Una nuova sfida attende la Commissione Didattica di Giurisprudenza nel 2016: modernizzare il percorso di studi. “Siamo sempre stati rimproverati per l’eccessivo tradizionalismo dei nostri insegnamenti – afferma la prof.ssa Francesca Reduzzi, Presidente della Commissione Paritetica – La forte formazione di base che ci ha sempre contraddistinto, si ritiene non sia più sufficiente per essere competitivi nel mercato del lavoro. Attualmente è richiesta una maggiore specializzazione. A questo punto, riprogrammare le scelte di base diventa necessario e costituirà il punto su cui battere quest’anno. Siamo alla ricerca di nuovi spunti, in un momento di grande transizione”. Più che ad insegnamenti specialistici, la docente fa riferimento ad un modo di pensare gli studi giuridici che va modificato. “Di sicuro saranno implementate alcune discipline specialistiche complementari. Una maggiore diversificazione dello studio e della formazione non può essere più ignorata. Tuttavia – sottolinea – ciò che più ci preme discutere è il nostro modo di affrontare il percorso. Il nostro modo di vedere le cose, la prospettiva degli obiettivi da raggiungere dovrà modificarsi”. In quale direzione? “Innanzitutto, dobbiamo rendere maggiormente interattiva la modalità di acquisizione delle conoscenze, proponendo nuovi modi di ‘imparare’, secondo le direttive europee. Inoltre, occorre potenziare l’orientamento in uscita con ulteriori stage e tirocini retribuiti. I laureati meritevoli devono poter contare sul nostro aiuto per riuscire bene una volta terminato il percorso”. Dopotutto, la fiducia degli studenti va sempre ripagata: “Siamo l’unico Dipartimento giuridico del sud Italia a non aver subito una flessione del numero di iscritti. Anzi, il nuovo anno accademico ci ha portato un leggero aumento di iscrizioni rispetto al passato. Da questi dati parte la convinzione che dobbiamo migliorare, offrendo nuove e più congrue possibilità ai futuri giuristi”.