Nuove sperimentazioni e recupero di radici storiche attraverso i vari continenti: si può riassumere in queste parole il fil rouge che lega i nove appuntamenti della rassegna ‘Musica Occidentale-Orientale’, curata dal prof. Giovanni La Guardia, partita il 21 ottobre.
Come ogni anno, anche per questa edizione verrà offerta agli studenti non solo la possibilità di ascoltare buona musica, ma anche di immergersi in realtà culturali nuove ed avvincenti e scavare nelle profondità dei rapporti tra musica e territorio. “Avranno modo – aggiunge il prof. La Guardia – di osservare i Paesi di cui studiano la lingua e cultura attraverso una lente diversa, un’apertura più larga che passa attraverso la musica, il ritmo, i movimenti corporei, la voce”.
Quest’anno, inoltre, la rassegna è anche arricchita dalla collaborazione con il Conservatorio di San Pietro a Majella, che regalerà una serie di concerti su composizioni di Chopin.
‘Musica Occidentale-Orientale’ dedica il suo programma soprattutto ai giovani studiosi di musica, che contribuiranno ai singoli eventi con le loro esperienze e i loro lavori: “Ad esempio, durante l’incontro del 25 novembre dedicato a ‘Musica e cultura nell’Iran di oggi’, si porteranno avanti approfondimenti di tipo etnico-musicale a cura di un giovane compositore napoletano, Andrea Rossi; ancora, nella giornata dell’11 novembre sul Giappone, verrà proiettato un video di Vincenzo Coppola, un giovane studioso, dove verrà sviluppata una ricerca di tipo linguistico-culturale e poetico. Questo appuntamento è direttamente collegato a quello del 9 dicembre, in collaborazione con il Conservatorio, su ‘Paul Verlain, Gabriel Fauré. Cinq Mèlodies de Venise’, attraverso il legame storico con la diffusione della poesia giapponese in Europa”. Altri appuntamenti in calendario spaziano dalle letture di Simone Weil e Ingborg Bachmann (18 novembre) al Minimalismo americano (2 dicembre) fino ai più classici violini di Strawinski.
“Chi si avvicina a noi – tiene a sottolineare La Guardia – incontra un attivo gruppo di lavoro dove si vive una stretta relazione tra docenti e giovani studenti, che sono spinti anche a presentare i loro lavori, e musicisti alle prime armi, che sperimentano nuove frontiere musicali. Stiamo cercando anche di dar vita ad un’associazione che curi l’apprendistato degli studiosi e sviluppi gli approfondimenti di tipo musicale”. In cantiere anche un gruppo redazionale che raccolga tutte le esperienze musicali delle rassegne degli ultimi anni, dando spazio anche a temi tangenziali a quello della musica, e che si possa esprimere attraverso una rivista. “Questi sono solo esempi per offrire l’idea dello studio che si sviluppa dietro ogni incontro”, evidenzia il docente.
Allora, per chi voglia sfruttare questa interessante opportunità offerta dall’Orientale, gli incontri-concerto si tengono ogni giovedì, fino al 16 dicembre, dalle ore 14 alle 16 presso Palazzo Giusso. La frequenza vale anche 4 crediti. “Stiamo valutando ancora il metodo di assegnazione – aggiunge il prof. La Guardia – ma credo che si esplicherà in un colloquio informale”.
Come ogni anno, anche per questa edizione verrà offerta agli studenti non solo la possibilità di ascoltare buona musica, ma anche di immergersi in realtà culturali nuove ed avvincenti e scavare nelle profondità dei rapporti tra musica e territorio. “Avranno modo – aggiunge il prof. La Guardia – di osservare i Paesi di cui studiano la lingua e cultura attraverso una lente diversa, un’apertura più larga che passa attraverso la musica, il ritmo, i movimenti corporei, la voce”.
Quest’anno, inoltre, la rassegna è anche arricchita dalla collaborazione con il Conservatorio di San Pietro a Majella, che regalerà una serie di concerti su composizioni di Chopin.
‘Musica Occidentale-Orientale’ dedica il suo programma soprattutto ai giovani studiosi di musica, che contribuiranno ai singoli eventi con le loro esperienze e i loro lavori: “Ad esempio, durante l’incontro del 25 novembre dedicato a ‘Musica e cultura nell’Iran di oggi’, si porteranno avanti approfondimenti di tipo etnico-musicale a cura di un giovane compositore napoletano, Andrea Rossi; ancora, nella giornata dell’11 novembre sul Giappone, verrà proiettato un video di Vincenzo Coppola, un giovane studioso, dove verrà sviluppata una ricerca di tipo linguistico-culturale e poetico. Questo appuntamento è direttamente collegato a quello del 9 dicembre, in collaborazione con il Conservatorio, su ‘Paul Verlain, Gabriel Fauré. Cinq Mèlodies de Venise’, attraverso il legame storico con la diffusione della poesia giapponese in Europa”. Altri appuntamenti in calendario spaziano dalle letture di Simone Weil e Ingborg Bachmann (18 novembre) al Minimalismo americano (2 dicembre) fino ai più classici violini di Strawinski.
“Chi si avvicina a noi – tiene a sottolineare La Guardia – incontra un attivo gruppo di lavoro dove si vive una stretta relazione tra docenti e giovani studenti, che sono spinti anche a presentare i loro lavori, e musicisti alle prime armi, che sperimentano nuove frontiere musicali. Stiamo cercando anche di dar vita ad un’associazione che curi l’apprendistato degli studiosi e sviluppi gli approfondimenti di tipo musicale”. In cantiere anche un gruppo redazionale che raccolga tutte le esperienze musicali delle rassegne degli ultimi anni, dando spazio anche a temi tangenziali a quello della musica, e che si possa esprimere attraverso una rivista. “Questi sono solo esempi per offrire l’idea dello studio che si sviluppa dietro ogni incontro”, evidenzia il docente.
Allora, per chi voglia sfruttare questa interessante opportunità offerta dall’Orientale, gli incontri-concerto si tengono ogni giovedì, fino al 16 dicembre, dalle ore 14 alle 16 presso Palazzo Giusso. La frequenza vale anche 4 crediti. “Stiamo valutando ancora il metodo di assegnazione – aggiunge il prof. La Guardia – ma credo che si esplicherà in un colloquio informale”.