L’orientamento post-diploma è il tema a cui la Seconda Università ha deciso di dedicare la giornata del 28 febbraio scorso, con un convegno che ha visto la partecipazione di docenti e delegati all’orientamento della Sun e dirigenti scolastici degli istituti superiori della zona del casertano. Nel Complesso Monumentale del Belvedere di S. Leucio, sede della Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet”, è stata presentata l’offerta formativa del Secondo Ateneo e le attività di orientamento previste per l’anno accademico in corso.
37 corsi di laurea, 29 corsi di laurea magistrali, 10 facoltà, 900 tra docenti e ricercatori, 28 mila studenti che provengono dal territorio tra Napoli e Caserta. Questa è la Sun. Si entra nel vivo dell’incontro con l’intervento del prof. Nicola Melone, Preside della Facoltà di Scienze, il quale procede con grande chiarezza in una panoramica sull’organizzazione didattica. Melone passa dalla spiegazione dei crediti formativi ai titoli di studio rilasciati dalle Università, passando per il nuovo ordinamento denominato ‘3+2’. “A sei anni dall’attivazione, assistiamo ad un fallimento parziale della riforma. Secondo la normativa, dopo aver conseguito un titolo di laurea triennale, i neo-laureati avrebbero avuto già possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Ad oggi, non è così. Tanto che i ragazzi scelgono di continuare con l’iscrizione ai corsi di laurea specialistica, perché il mercato del lavoro non è ancora pronto ad accogliere laureati triennali”. Dati alla mano, il professore illustra anche i numeri -in aumento, purtroppo– degli abbandoni e dei fuori-corso. L’intervento riscuote molto successo soprattutto tra i professori delle superiori, i quali chiedono che venga pubblicato on-line.
Prevista per quest’anno accademico un’attività di orientamento che prevede la partecipazione attiva della Sun a manifestazioni regionali, nazionali e internazionali. “Abbiamo attivato un collegamento on-line all’indirizzo www.sito.unina2.it – spiega il prof. Francesco Mazzocca, delegato del Rettore per l’Orientamento– dove ‘sito’ è l’acronimo di ‘Sistema Informativo Territoriale di Orientamento’. Ogni singola facoltà dispone, poi, di uno specifico sito al quale i ragazzi possono accedere per qualsiasi tipo di informazione, compresi commenti o chiarimenti nei vari forum degli studenti. Consapevoli, comunque, del fatto che sia il materiale cartaceo che i siti internet non bastano ad una completa funzione di orientamento, la Sun è e sarà presente nelle scuole superiori dove, attraverso incontri di orientamento, darà risposta a tutti i dubbi dei ragazzi che stanno per intraprendere gli studi universitari. Oltre ad aprire le porte delle facoltà in un programma che abbiamo chiamato ‘ApriLefacoltà’ che si svilupperà, nell’arco del mese di aprile, in varie giornate durante le quali ogni singola facoltà aprirà le porte e accoglierà le scolaresche che fanno domanda. Giornate in cui gli studenti potranno visitare le aule universitarie, i laboratori, assistere, rendersi conto, anche se in parte, della vita accademica”. L’Università in un contesto internazionale: ne ha parlato il prof. Sergio Minucci, docente alla Facoltà di Medicina. “Internazionalizzazione, per le Università, significa inserimento e integrazione – spiega Minucci – di una dimensione internazionale nella attività accademiche, circolazione dei cittadini e un conseguente elevato livello di occupabilità”. “Studiare al Secondo Ateneo per vivere l’Europa – aggiunge il professore – In questo ambito, il progetto Erasmus, nato ormai da vent’anni, continua nella sua attività col progetto Socrates e, ora, con LLP (Life Learning Program) che si occupa anche di tirocini di durata che varia da tre a dodici mesi”.
Il prof. Vincenzo Sarracino, docente alla Facoltà di Psicologia, evidenzia ancora una volta l’importanza di “lavorare insieme ottimizzando la didattica”. “E’ importante – dice – la comprensione, capire la situazione che vivono i ragazzi”.
E spesso orientamento significa, per i ragazzi, conoscere gli sbocchi occupazionali cui prepara un determinato percorso di studi. Secondo il dott. Giuseppe Staro, Consigliere incaricato di Confindustria-Caserta, “l’industria è vicina ai giovani, anche se il concetto di ‘lavoro’ deve cambiare, bisogna entrare in un’ottica di flessibilità e mobilità”. Una proposta pratica arriva dal dott. Luigi Rao, dirigente della Camera di Commercio di Caserta: “La Camera di Commercio può aiutare a comprendere le dinamiche affinché l’orientamento raggiunga i suoi obiettivi primari. Ma l’attività di orientamento non deve essere confinata ad un breve periodo nell’arco del quinto anno delle superiori, io proporrei un’ora a settimana. Dopo, controllerei se e in che misura sono variati, come credo, gli indici di dispersione”. “E’ necessario portare avanti un’efficace politica di orientamento – interviene il prof. Enrico Milani, Assessore alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Caserta – in quanto bisogna compiere passi decisivi per un sistema di formazione integrato. A tale proposito, stiamo lavorando affinché, nell’arco di quest’anno, ci sia una formula di orientamento e accoglienza anche presso i centri d’impiego della zona”. La fase di orientamento e comunicazione attuale tra università e scuola è definita “fredda e, a volte, di difficile comprensione” dai dati che espone la prof.ssa Eugenia Carfora, referente per l’Orientamento dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta. “L’orientamento è un fatto culturale, insito in tutte le discipline – aggiunge – e sono i comuni che devono occuparsene. Alle superiori, c’è bisogno di professori universitari che forniscano spiegazioni durante tutto l’anno, non bastano assolutamente i servizi cartacei, non sono sufficienti fogli con l’elenco dei corsi di laurea!”.
Gli orientatori come anello di congiunzione tra scuola-università-lavoro. Questo l’obiettivo che si spera di raggiungere. “C’è la volontà – conclude il Pro-Rettore Raffaele Martone – di assumere una volontà civica e sociale oltre che formativa”.
Maddalena Esposito
37 corsi di laurea, 29 corsi di laurea magistrali, 10 facoltà, 900 tra docenti e ricercatori, 28 mila studenti che provengono dal territorio tra Napoli e Caserta. Questa è la Sun. Si entra nel vivo dell’incontro con l’intervento del prof. Nicola Melone, Preside della Facoltà di Scienze, il quale procede con grande chiarezza in una panoramica sull’organizzazione didattica. Melone passa dalla spiegazione dei crediti formativi ai titoli di studio rilasciati dalle Università, passando per il nuovo ordinamento denominato ‘3+2’. “A sei anni dall’attivazione, assistiamo ad un fallimento parziale della riforma. Secondo la normativa, dopo aver conseguito un titolo di laurea triennale, i neo-laureati avrebbero avuto già possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Ad oggi, non è così. Tanto che i ragazzi scelgono di continuare con l’iscrizione ai corsi di laurea specialistica, perché il mercato del lavoro non è ancora pronto ad accogliere laureati triennali”. Dati alla mano, il professore illustra anche i numeri -in aumento, purtroppo– degli abbandoni e dei fuori-corso. L’intervento riscuote molto successo soprattutto tra i professori delle superiori, i quali chiedono che venga pubblicato on-line.
Prevista per quest’anno accademico un’attività di orientamento che prevede la partecipazione attiva della Sun a manifestazioni regionali, nazionali e internazionali. “Abbiamo attivato un collegamento on-line all’indirizzo www.sito.unina2.it – spiega il prof. Francesco Mazzocca, delegato del Rettore per l’Orientamento– dove ‘sito’ è l’acronimo di ‘Sistema Informativo Territoriale di Orientamento’. Ogni singola facoltà dispone, poi, di uno specifico sito al quale i ragazzi possono accedere per qualsiasi tipo di informazione, compresi commenti o chiarimenti nei vari forum degli studenti. Consapevoli, comunque, del fatto che sia il materiale cartaceo che i siti internet non bastano ad una completa funzione di orientamento, la Sun è e sarà presente nelle scuole superiori dove, attraverso incontri di orientamento, darà risposta a tutti i dubbi dei ragazzi che stanno per intraprendere gli studi universitari. Oltre ad aprire le porte delle facoltà in un programma che abbiamo chiamato ‘ApriLefacoltà’ che si svilupperà, nell’arco del mese di aprile, in varie giornate durante le quali ogni singola facoltà aprirà le porte e accoglierà le scolaresche che fanno domanda. Giornate in cui gli studenti potranno visitare le aule universitarie, i laboratori, assistere, rendersi conto, anche se in parte, della vita accademica”. L’Università in un contesto internazionale: ne ha parlato il prof. Sergio Minucci, docente alla Facoltà di Medicina. “Internazionalizzazione, per le Università, significa inserimento e integrazione – spiega Minucci – di una dimensione internazionale nella attività accademiche, circolazione dei cittadini e un conseguente elevato livello di occupabilità”. “Studiare al Secondo Ateneo per vivere l’Europa – aggiunge il professore – In questo ambito, il progetto Erasmus, nato ormai da vent’anni, continua nella sua attività col progetto Socrates e, ora, con LLP (Life Learning Program) che si occupa anche di tirocini di durata che varia da tre a dodici mesi”.
Il prof. Vincenzo Sarracino, docente alla Facoltà di Psicologia, evidenzia ancora una volta l’importanza di “lavorare insieme ottimizzando la didattica”. “E’ importante – dice – la comprensione, capire la situazione che vivono i ragazzi”.
E spesso orientamento significa, per i ragazzi, conoscere gli sbocchi occupazionali cui prepara un determinato percorso di studi. Secondo il dott. Giuseppe Staro, Consigliere incaricato di Confindustria-Caserta, “l’industria è vicina ai giovani, anche se il concetto di ‘lavoro’ deve cambiare, bisogna entrare in un’ottica di flessibilità e mobilità”. Una proposta pratica arriva dal dott. Luigi Rao, dirigente della Camera di Commercio di Caserta: “La Camera di Commercio può aiutare a comprendere le dinamiche affinché l’orientamento raggiunga i suoi obiettivi primari. Ma l’attività di orientamento non deve essere confinata ad un breve periodo nell’arco del quinto anno delle superiori, io proporrei un’ora a settimana. Dopo, controllerei se e in che misura sono variati, come credo, gli indici di dispersione”. “E’ necessario portare avanti un’efficace politica di orientamento – interviene il prof. Enrico Milani, Assessore alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Caserta – in quanto bisogna compiere passi decisivi per un sistema di formazione integrato. A tale proposito, stiamo lavorando affinché, nell’arco di quest’anno, ci sia una formula di orientamento e accoglienza anche presso i centri d’impiego della zona”. La fase di orientamento e comunicazione attuale tra università e scuola è definita “fredda e, a volte, di difficile comprensione” dai dati che espone la prof.ssa Eugenia Carfora, referente per l’Orientamento dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta. “L’orientamento è un fatto culturale, insito in tutte le discipline – aggiunge – e sono i comuni che devono occuparsene. Alle superiori, c’è bisogno di professori universitari che forniscano spiegazioni durante tutto l’anno, non bastano assolutamente i servizi cartacei, non sono sufficienti fogli con l’elenco dei corsi di laurea!”.
Gli orientatori come anello di congiunzione tra scuola-università-lavoro. Questo l’obiettivo che si spera di raggiungere. “C’è la volontà – conclude il Pro-Rettore Raffaele Martone – di assumere una volontà civica e sociale oltre che formativa”.
Maddalena Esposito