Rispetto per l’altro e costanza. Questi e molti altri i valori che il judo ha trasmesso ad una studentessa al secondo anno di Giurisprudenza al Suor Orsola Benincasa. Lei è Paola Del Giudice, classe ’91, judoka da quando aveva solo 8 anni. Ambiziosa e molto decisa sul suo futuro, l’aspirante avvocatessa, oltre ad allenarsi due volte a settimana sul tatami del CUS Napoli assieme ad altri universitari che competono, come lei, nell’agonistica, dall’anno scorso dà un supporto al suo Maestro, Massimo Parlato, durante le lezioni dei più piccini, in qualità di “futura” insegnante di judo. “E’ un tirocinio che dura due anni – spiega Paola – Il mio terminerà a gennaio del prossimo anno e dopo potrò sostenere stage ed esami di due settimane circa, a Roma. Se tutto andrà bene riuscirò ad ottenere il titolo di maestra di judo”. Sebbene sia una studentessa modello, con una media del 28 e perfettamente in regola con gli esami – “me ne mancano due per terminare il secondo anno di università” -, Paola da grande non ha intenzione di trascurare la sua grande passione per la disciplina sportiva a cui deve la sua vera e propria formazione, non solo dal punto di vista atletico e agonistico ma soprattutto caratteriale. “Mi sono avvicinata al judo per caso – racconta – È una disciplina che fa molto bene alla postura, soprattutto quando si inizia da piccoli”. A segnarla più di ogni altra cosa e a convincerla a non sostituire il judo con altre attività sportive, sono stati sicuramente gli insegnamenti del suo affezionatissimo Maestro. “Oltre ad allenare, è un vero atleta di grande spessore; di lui mi ha sempre colpito la purezza, la genuinità e lo stile di vita da cui ho ereditato tanto. È come se fosse parte della mia famiglia, è lui che mi ha fatto capire l’importanza del sapersi organizzare tra allenamento e studio, senza dover fare rinunce”. La sua giornata tipo? “La mattina, quando ci sono i corsi all’università, vado a seguire fino alle 14, non è obbligatorio ma è preferibile farsi vedere dai docenti per i quali non sei solo un numero di matricola ma uno studente. Questo è il vantaggio del numero programmato! Poi, verso le 16.30, il martedì e giovedì, raggiungo il CUS con il motorino, a piedi o in bici (da Fuorigrotta, dove abita) per il tirocinio e poi dalle 18.00 alle 20.00 ho l’allenamento con gli universitari”. Il tempo di studiare? “Nei giorni in cui non vado in palestra ad allenarmi, durante i quali, se riesco, mi diverto anche con gli amici”. In che consistono gli allenamenti? “C’è una prima parte di riscaldamento muscolare e di respirazione seguita, poi, dall’allenamento alle tecniche del judo e, infine, si arriva al combattimento. Questi ultimi due step sono intervallati da una fase più teorica sulle diverse tecniche”. Il judo, sottolinea, “non è una disciplina violenta, letteralmente è ‘l’arte dell’arrendevolezza’ perché sfrutti a tuo favore la forza dell’avversario”. Tre le fasi principali e basilari del judo: lo squilibrio dell’avversario, il contatto e la proiezione dell’altro. “Quando ero piccola, mi divertiva l’aspetto ludico di questa disciplina – spiega Paola – Crescendo ho fatto tesoro degli insegnamenti trasmessomi dal judo proiettandoli, poi, nella vita di tutti i giorni. Sia nel relazionarmi ai professori, all’università, che nel rigore con i ritmi dei miei studi”. In prossimità di gare e competizioni, soprattutto nel periodo invernale e primaverile, non c’è altra soluzione che organizzarsi al meglio. “Non ho mai rinunciato ad un campionato per un esame e viceversa, basta sapersi organizzare!”. La gara più importante a cui ha partecipato è stato il Campionato italiano nel 2005, dove è giunta al 5° posto, e nel marzo scorso, invece, al 7° ai campionati assoluti nazionali tenutisi a Verona.
Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare da uno sport individuale, al CUS Napoli si è formata una vera squadra di una quindicina di giovani judoka, accomunati dalla passione per le arti marziali e dagli studi da portare avanti. L’amicizia non finisce in palestra: “Spesso ci organizziamo per uscire tutti insieme per una pizza o per divertirci in giro”.
A breve, Paola avrà l’esame di Diritto del lavoro ma non ha alcuna intenzione di privarsi dell’ultima settimana di allenamenti, prima della pausa estiva. “Per non interrompere l’allenamento fino alla ripresa dei corsi a settembre, cerco di tenermi in forma andando a correre sulla pista di atletica del CUS o utilizzando gli attrezzi della sala fitness”. Questo il vantaggio di iscriversi in una struttura polisportiva! “Trovo che le infrastrutture del CUS siano migliorate negli anni. A judo, ad esempio, abbiamo avuto una sala completamente nuova e ben attrezzata anche negli spogliatoi”. Quanto ai prezzi, Paola tiene a sottolineare che “il vero vantaggio economico è solo per gli studenti universitari, disincentivando così tutti gli altri. D’altra parte, c’è un ottimo rapporto qualità-prezzo: in base alla mia esperienza, oltre a disporre di attrezzi di qualità, il CUS vanta anche validi istruttori ed insegnanti. Ed è questo che favorisce, poi, il passaparola”.
Fiorella Di Napoli
Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare da uno sport individuale, al CUS Napoli si è formata una vera squadra di una quindicina di giovani judoka, accomunati dalla passione per le arti marziali e dagli studi da portare avanti. L’amicizia non finisce in palestra: “Spesso ci organizziamo per uscire tutti insieme per una pizza o per divertirci in giro”.
A breve, Paola avrà l’esame di Diritto del lavoro ma non ha alcuna intenzione di privarsi dell’ultima settimana di allenamenti, prima della pausa estiva. “Per non interrompere l’allenamento fino alla ripresa dei corsi a settembre, cerco di tenermi in forma andando a correre sulla pista di atletica del CUS o utilizzando gli attrezzi della sala fitness”. Questo il vantaggio di iscriversi in una struttura polisportiva! “Trovo che le infrastrutture del CUS siano migliorate negli anni. A judo, ad esempio, abbiamo avuto una sala completamente nuova e ben attrezzata anche negli spogliatoi”. Quanto ai prezzi, Paola tiene a sottolineare che “il vero vantaggio economico è solo per gli studenti universitari, disincentivando così tutti gli altri. D’altra parte, c’è un ottimo rapporto qualità-prezzo: in base alla mia esperienza, oltre a disporre di attrezzi di qualità, il CUS vanta anche validi istruttori ed insegnanti. Ed è questo che favorisce, poi, il passaparola”.
Fiorella Di Napoli