La riforma del Regolamento Didattico promossa dal Dipartimento di Giurisprudenza ha ricevuto responso favorevole in seno al Senato Accademico. L’organo collegiale d’Ateneo ha ritenuto plausibile ed attuabile le modifiche apportate al Corso di Laurea. I cambiamenti entreranno in vigore dall’anno accademico 2017/2018. Dal prossimo settembre, dunque, gli studenti potranno svolgere 6 mesi di tirocinio anticipato, utile per la pratica forense, durante gli ultimi mesi del quinto anno in corso. Per consentire questa innovazione secondo quanto stabilito dall’Ordine Nazionale Forense, la disciplina di
Diritto dell’Unione Europea sarà anticipata dal V al III anno. L’esame di Scienza delle Finanze diventa, invece, facoltativo, lo sceglieranno gli studenti interessati all’ambito economico – giuridico. Poter anticipare un semestre di tirocinio durante gli studi è un’occasione ghiotta. Tuttavia la felicità ha un retrogusto amaro per moltissimi studenti: il cambiamento si avrà solo nel prossimo anno accademico e varrà solo per i nuovi immatricolati, non per i già iscritti. A meno che… le rappresentanze studentesche in seno al Consiglio di Dipartimento non riescano a convincere i docenti a rendere retroattiva l’attuazione del Regolamento. In questo modo, tutti sarebbero sullo stesso piano: potrebbero avere la possibilità di poter anticipare il tirocinio e di scegliere
se intraprendere un percorso giuridico – economico. “C’è tanta confusione in merito – afferma Renato Onorato, Presidente del Parlamentino studentesco di Giurisprudenza – C’è chi pensa che il cambiamento sia già valevole per tutti; altri si chiedono, invece, perché quest’occasione non possa essere appannaggio anche di chi è già iscritto. Diciamo che siamo in una fase di stand-by in modalità entusiasmo smorzato. Dobbiamo ancora capire se c’è un fondamento concreto per rendere retroattiva l’efficacia del nuovo Regolamento”. Alcuni docenti, ascoltate le ragioni studentesche, “si sono espressi, almeno in modo informale, a favore della irretroattività. Oltre alla questione del tirocinio anticipato, che permetterebbe di recuperare tempo utile per il post laurea, centrale è la facoltatività degli esami economici. Molti ragazzi non amano queste discipline e magari vorrebbero specializzarsi in altre, così come previsto dal nuovo assetto”. La questione sarà affrontata nel Consiglio di Dipartimento di fine marzo: “Speriamo in una decisione a nostro favore che ci permetta di gioire pienamente. Ci sono tanti ragazzi che hanno iniziato il quinto anno e non sanno come muoversi, si chiedono, ad esempio, se possano
già prendere contatti per il tirocinio anticipato. Al momento non vi sono certezze, la situazione è poco chiara. Consiglio di seguire i prossimi avvenimenti prima di avventurarsi in percorsi che potrebbero risultare poco fattibili”.
Diritto dell’Unione Europea sarà anticipata dal V al III anno. L’esame di Scienza delle Finanze diventa, invece, facoltativo, lo sceglieranno gli studenti interessati all’ambito economico – giuridico. Poter anticipare un semestre di tirocinio durante gli studi è un’occasione ghiotta. Tuttavia la felicità ha un retrogusto amaro per moltissimi studenti: il cambiamento si avrà solo nel prossimo anno accademico e varrà solo per i nuovi immatricolati, non per i già iscritti. A meno che… le rappresentanze studentesche in seno al Consiglio di Dipartimento non riescano a convincere i docenti a rendere retroattiva l’attuazione del Regolamento. In questo modo, tutti sarebbero sullo stesso piano: potrebbero avere la possibilità di poter anticipare il tirocinio e di scegliere
se intraprendere un percorso giuridico – economico. “C’è tanta confusione in merito – afferma Renato Onorato, Presidente del Parlamentino studentesco di Giurisprudenza – C’è chi pensa che il cambiamento sia già valevole per tutti; altri si chiedono, invece, perché quest’occasione non possa essere appannaggio anche di chi è già iscritto. Diciamo che siamo in una fase di stand-by in modalità entusiasmo smorzato. Dobbiamo ancora capire se c’è un fondamento concreto per rendere retroattiva l’efficacia del nuovo Regolamento”. Alcuni docenti, ascoltate le ragioni studentesche, “si sono espressi, almeno in modo informale, a favore della irretroattività. Oltre alla questione del tirocinio anticipato, che permetterebbe di recuperare tempo utile per il post laurea, centrale è la facoltatività degli esami economici. Molti ragazzi non amano queste discipline e magari vorrebbero specializzarsi in altre, così come previsto dal nuovo assetto”. La questione sarà affrontata nel Consiglio di Dipartimento di fine marzo: “Speriamo in una decisione a nostro favore che ci permetta di gioire pienamente. Ci sono tanti ragazzi che hanno iniziato il quinto anno e non sanno come muoversi, si chiedono, ad esempio, se possano
già prendere contatti per il tirocinio anticipato. Al momento non vi sono certezze, la situazione è poco chiara. Consiglio di seguire i prossimi avvenimenti prima di avventurarsi in percorsi che potrebbero risultare poco fattibili”.