Passione per l’arte, conoscenze storiche e scientifiche per diventare Guida turistica

Creare un valore aggiunto e fornire gli strumenti culturali per valorizzare il patrimonio della città: il Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale “Guida e progettazione di itinerari turistici” del Suor Orsola Benincasa mira a formare figure professionali ben definite nel campo del turismo. Giunto alla III edizione, a giugno partirà il nuovo ciclo riservato a 50 studenti (diplomati o laureati) che vogliano acquisire una maggiore duttilità da spendere nel mercato del lavoro. “In questo momento storico c’è un grande interesse sulla ricchezza del patrimonio partenopeo – dice il prof. Pasquale Rossi, Coordinatore scientifico del Corso – Per offrire servizi sempre più qualificati nel settore, occorre un approfondimento costante, sia per chi è già attivo nel campo, sia per chi voglia intraprendere la professione. Durante le lezioni, esaminiamo testi noti ed estratti recenti sulla storia dell’architettura comparando il tutto con l’aspetto laboratoriale della formazione”. Sopralluoghi e visite ai maggiori centri d’interesse della città sono il primo step da cui parte il percorso. “Il Real Orto Botanico, il Museo Civico di Castel Nuovo, il Museo di Capodimonte e il Monastero del Suor Orsola sono solo alcune delle straordinarie architetture oggetto di studio e di visita. Queste ultime, tappe imprescindibili per qualsiasi turista, sono contenitori museali differenti, ricchi di stratificazione storica con collezioni di inestimabile pregio”. 
Insegnare a leggere la storia che si cela dietro ogni opera è uno degli obiettivi. “In quest’ottica insegniamo a leggere la cartografia storica della città e l’iconografia del sito. Offriamo tutti i possibili strumenti scientifici per la progettazione di itinerari culturali, non disdegnando aspetti caratteristici come l’enogastronomia o le storie misteriose dell’arte. Disponiamo di un archeo-laboratorio e di strumenti atti a progetti grafici e multimediali, per rappresentare al meglio ciò che abbiamo da offrire”.
L’esperienza diretta però è sempre da preferire: “Conoscere e osservare dal vivo le storie narrate dai viaggiatori è un metodo che offre una possibilità di verifica e di immediato approfondimento. Osserviamo la città nelle sue trasformazioni, per riconoscere ciò che va tutelato e quanto dovrebbe essere ri-progettato nel rispetto dell’identità storica, con adeguate cognizioni di tutela”. Grazie ad un metodo che ha formato generazioni di architetti e che “nella Facoltà di Architettura della Federico II era adottato dal prof. Giancarlo Alisio sin dagli anni Ottanta – spiega il docente – Diamo una visione specialistica, per far capire cosa si deve fare e cosa non si deve fare nelle necessarie ristrutturazioni o adeguamenti di edifici storici e chiese, soprattutto per quanto riguarda gli interventi di restauro”. Nozioni queste che travalicano le conoscenze che si pensa debba possedere una guida turistica. “Cultura e turismo sono concetti fondamentali che non possono fermarsi alla spiegazione sterile di un’opera. Occorre conoscere la storia, ma anche le informazioni tecniche che aiutino ad inquadrare il sito nella sua epoca e nel contesto attuale”. Per emergere in questa professione, infatti, “è necessaria un’ottima preparazione scientifica, oltre all’amore di trasmettere la Bellezza,  e la passione per l’arte. Molti studenti dopo le lezioni guardano con occhio diverso la città di Napoli, una vera capitale culturale. Una città dalle tante anime, unica al mondo”. Il Corso di Perfezionamento si concluderà a settembre, il calendario ufficiale degli appuntamenti sarà disponibile a breve. “Come ogni anno, rispettando la tradizione, chiudiamo le lezioni con un sopralluogo alla Reggia di Caserta, straordinaria rappresentazione dello stile reale europeo. Per il resto occorrerà attendere il bando. Invito chi fosse interessato (anche chi avesse già il patentino della Regione) a controllare il sito d’Ateneo, per avere ulteriori delucidazioni circa le iscrizioni, le discipline e le modalità di svolgimento”. 
Susy Lubrano
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