Fa discutere, a Farmacia, la proposta di riforma dei criteri di assegnazione del punteggio di laurea elaborata dalla Commissione apposita che si è riunita il 23 maggio. L’elaborato prevede che il punteggio di laurea risulti da tre fattori: la media calcolata sugli esami (sono 22 a Farmacia e 28 a CTF), più un incremento che per la tesi sperimentale varia da 0 a 5 punti e per la tesi compilativa oscilla da 0 a 10 punti, più un secondo incremento tra 1 e 3 punti, nel caso lo studente si laurei rispettivamente entro il secondo semestre del VI anno, entro il I semestre del VI anno oppure entro il V anno. Solo agli allievi i quali, sommando i tre fattori, abbiano raggiunto il 110 può essere attribuita la lode, che richiede l’unanimità della Commissione.
Senza considerare il “premio velocità”, il laureando che parta da un punteggio base tra 66 e 77 potrà avere fino ad un massimo di due punti, per la tesi compilativa, e di 4, per la sperimentale. Se il punteggio base oscilla tra 78 ed 88 la tesi compilativa potrà essere premiata con un massimo di tre punti, la sperimentale fino a sei. Per la media compresa tra 89 e 99 la tesi compilativa darà fino a 4 punti; otto la sperimentale. Infine, chi arriva alla seduta con una media di base dal 100 in su, avrà fino a cinque punti per la compilativa e fino a 10 punti per la sperimentale.
La proposta sarà discussa nel Consiglio di corso di laurea, durante il quale il Presidente del Consiglio degli Studenti della Facoltà Walter Musella leggerà un documento di protesta. “Il regolamento accresce il peso dell’iter accademico dello studente, perché considera prioritaria la media e la durata degli studi – spiegano gli studenti- Tali parametri, però, sono già considerati come base dei punteggi di laurea”. Insistono: “la cosa più inaccettabile è che la classe docente vuole imporre la retroattività del regolamento”. Propongono almeno che – se approvato – non entri in vigore prima di due o tre anni. Questo al fine di non penalizzare chi è a studi ormai avanzati e sarebbe messo di fronte ad un mutamento delle regole, a partita abbondantemente iniziata.
Senza considerare il “premio velocità”, il laureando che parta da un punteggio base tra 66 e 77 potrà avere fino ad un massimo di due punti, per la tesi compilativa, e di 4, per la sperimentale. Se il punteggio base oscilla tra 78 ed 88 la tesi compilativa potrà essere premiata con un massimo di tre punti, la sperimentale fino a sei. Per la media compresa tra 89 e 99 la tesi compilativa darà fino a 4 punti; otto la sperimentale. Infine, chi arriva alla seduta con una media di base dal 100 in su, avrà fino a cinque punti per la compilativa e fino a 10 punti per la sperimentale.
La proposta sarà discussa nel Consiglio di corso di laurea, durante il quale il Presidente del Consiglio degli Studenti della Facoltà Walter Musella leggerà un documento di protesta. “Il regolamento accresce il peso dell’iter accademico dello studente, perché considera prioritaria la media e la durata degli studi – spiegano gli studenti- Tali parametri, però, sono già considerati come base dei punteggi di laurea”. Insistono: “la cosa più inaccettabile è che la classe docente vuole imporre la retroattività del regolamento”. Propongono almeno che – se approvato – non entri in vigore prima di due o tre anni. Questo al fine di non penalizzare chi è a studi ormai avanzati e sarebbe messo di fronte ad un mutamento delle regole, a partita abbondantemente iniziata.
