“Se non si ha una certa predisposizione per le materie quantitative non ci si può iscrivere a questo corso di laurea”. Su questo punto la prof.ssa Maria Rosaria Coppola, Presidente del Corso di Laurea in Statistica, è categorica. Ma attenzione: non si parla di preparazione ma di predisposizione. La matematica è sì un insegnamento fondamentale del primo anno ma si comincia dalle basi. “Si parte dalle equazioni di secondo grado per arrivare al calcolo differenziale o degli integrali. Quindi l’esame può essere affrontato da studenti con qualunque provenienza. Bisogna avere però passione per le materie quantitative perchè la matematica è lo strumento per poter affrontare poi tutti gli insegnamenti di impianto statistico”, sottolinea la professoressa.
Amore per i numeri e per il calcolo, dunque, ma è pur sempre un Corso di Laurea della Facoltà di Science Politiche. Quindi: “ci sono diversi esami trasversali, come Economia o Diritto, che completano la formazione dello statistico, figura molto flessibile”. Al primo anno, allora, lo studente dovrà affrontare oltre all’esame di Matematica, di cui la prof.ssa Coppola è titolare, anche Economia, Statistica, Inglese e, da quest’anno, anche il Francese. “Non si tratta di un esame ma di attività integrative. I nostri studenti quando frequentano il laboratorio statistico-informatico si trovano ad usare programmi in lingua inglese o francese per cui si è reso necessario lo studio di un francese tecnico. L’esame di inglese è previsto nel piano di studio, mentre il francese, come attività a scelta, verrà strettamente finalizzato all’utilizzo del programma per il laboratorio per una corretta lettura ed interpretazione del software”, specifica la prof.ssa Coppola.
Saper utilizzare il computer è ormai d’obbligo per chiunque, ma per lo studente di Statistica è anche importante conoscere i programmi specifici. Così durante i tre anni di corso: “tutto quello che gli studenti vanno a studiare dal punto di vista teorico, poi lo affrontano da quello pratico con attività di laboratorio. Inoltre, abbiamo molti docenti che provengono dal mondo del lavoro: ad esempio dirigenti Istat che sottopongono ai ragazzi casi concreti su cui discutere”.
Grazie al ridotto numero di iscritti, più o meno una trentina l’anno, si ha la possibilità di essere seguiti molto da vicino. “Fin dal primo anno si formano delle vere e proprie classi. I ragazzi possono essere seguiti individualmente, come una sorta di tutoraggio all’inglese. Vengono continuamente spronati ed incoraggiati. Tant’è che quasi tutti i nostri studenti si laureano nei tre anni previsti ed anche dopo la laurea continuiamo a mantenerci in contatto”.
I dati sono incoraggianti anche dal punto di vista degli sbocchi occupazionali: circa l’80% dei laureati trova impiego in tempi abbastanza brevi anche con la triennale. “I settori d’inserimento sono svariati perchè la figura dello statistico è molto richiesta sia nelle aziende private che pubbliche: ormai ovunque è essenziale il supporto di uno specialista che partendo dalle relazioni dei dati riesca a sintetizzare le informazioni necessarie all’azienda. Molti studenti trovano inserimento, dunque, anche con la laurea triennale e nel frattempo continuano con la specialistica”. In attesa della attuazione, nei prossimi uno o due anni, della Specialistica a Scienze Politiche, i laureati possono accedere con il riconoscimento totale dei crediti al biennio di specializzazione presso la Facoltà di Economia.
Amore per i numeri e per il calcolo, dunque, ma è pur sempre un Corso di Laurea della Facoltà di Science Politiche. Quindi: “ci sono diversi esami trasversali, come Economia o Diritto, che completano la formazione dello statistico, figura molto flessibile”. Al primo anno, allora, lo studente dovrà affrontare oltre all’esame di Matematica, di cui la prof.ssa Coppola è titolare, anche Economia, Statistica, Inglese e, da quest’anno, anche il Francese. “Non si tratta di un esame ma di attività integrative. I nostri studenti quando frequentano il laboratorio statistico-informatico si trovano ad usare programmi in lingua inglese o francese per cui si è reso necessario lo studio di un francese tecnico. L’esame di inglese è previsto nel piano di studio, mentre il francese, come attività a scelta, verrà strettamente finalizzato all’utilizzo del programma per il laboratorio per una corretta lettura ed interpretazione del software”, specifica la prof.ssa Coppola.
Saper utilizzare il computer è ormai d’obbligo per chiunque, ma per lo studente di Statistica è anche importante conoscere i programmi specifici. Così durante i tre anni di corso: “tutto quello che gli studenti vanno a studiare dal punto di vista teorico, poi lo affrontano da quello pratico con attività di laboratorio. Inoltre, abbiamo molti docenti che provengono dal mondo del lavoro: ad esempio dirigenti Istat che sottopongono ai ragazzi casi concreti su cui discutere”.
Grazie al ridotto numero di iscritti, più o meno una trentina l’anno, si ha la possibilità di essere seguiti molto da vicino. “Fin dal primo anno si formano delle vere e proprie classi. I ragazzi possono essere seguiti individualmente, come una sorta di tutoraggio all’inglese. Vengono continuamente spronati ed incoraggiati. Tant’è che quasi tutti i nostri studenti si laureano nei tre anni previsti ed anche dopo la laurea continuiamo a mantenerci in contatto”.
I dati sono incoraggianti anche dal punto di vista degli sbocchi occupazionali: circa l’80% dei laureati trova impiego in tempi abbastanza brevi anche con la triennale. “I settori d’inserimento sono svariati perchè la figura dello statistico è molto richiesta sia nelle aziende private che pubbliche: ormai ovunque è essenziale il supporto di uno specialista che partendo dalle relazioni dei dati riesca a sintetizzare le informazioni necessarie all’azienda. Molti studenti trovano inserimento, dunque, anche con la laurea triennale e nel frattempo continuano con la specialistica”. In attesa della attuazione, nei prossimi uno o due anni, della Specialistica a Scienze Politiche, i laureati possono accedere con il riconoscimento totale dei crediti al biennio di specializzazione presso la Facoltà di Economia.