Solo due panchine nel cortile di Mezzocannone 8

“È una vergogna che gli studenti bivacchino sulle scale del cortile, dove sono soliti intrattenersi per la pausa pranzo, e che si fermino sulla scalinata davanti al Laboratorio 4, dove impediscono il passaggio. È uno scempio vedere carte lasciate a terra e ammassi di borse gettate in cortile. Bisogna trovare una soluzione, i cartelli ‘Vietato Sedersi’ non sono sufficienti. Vengono sistematicamente ignorati”, irrompe così il prof. Gaetano Ciarcia, che denuncia la difficile situazione a Scienze Biologiche, in via Mezzocannone 8.
Il cortile è attorniato da panchine in pietra (dietro le macchine parcheggiate) ma non bastano per tutti gli studenti. I ragazzi del primo anno di Scienze Biologiche, interpellati, rispondono: “mancano i posti a sedere e siamo costretti ad utilizzare le scale o i marciapiedi del cortile, quando le panchine sono occupate”, afferma Erika. “Potrebbero aggiungerne altre al posto del parcheggio”, aggiunge Daniela. “Sulle scale è vietato sedersi, ci sono solo due panchine in cortile, nelle aule non puoi mangiare, dove dobbiamo andare?”, Lamenta Giusi. “Lo spacco per pranzo è di tre quarti d’ora, in questo lasso di tempo possiamo solo portarci qualcosa da casa e mangiarla in cortile, o andarla a comprare fuori, tornando a consumarla ugualmente qui”, sottolinea Alice. “Il problema principale è che nel cambio tra un’ora e l’altra, e a pranzo, non sappiamo dove andare, non esiste mensa”, continua Paolo, al secondo anno di Magistrale in Biologia delle Produzioni Marine. “A Monte Sant’Angelo ogni complesso ha la sua mensa, perché qui non accade? È normale sedersi a terra quando non hai dove sostare”, continua Angelo. “La difficoltà non riguarda solo l’ora di pranzo o spacco, ma anche il post-lezioni, quando siamo costretti a tornare a casa per studiare, poiché l’aula Z3 chiude alle 16.00, e al quarto piano solo un’aula studio resta aperta fino alle 18.30, perciò ci appoggiamo al cortile”, conclude Neri Fattorini.
Lo scempio in cortile segnalato dal docente viene confermato dal personale addetto alla pulizia: “effettuiamo il servizio pulizia regolarmente, di mattina presto. Troviamo bicchierini da caffè, piattini di plastica e carte dappertutto in cortile, senza contare che durante le lauree stappano bottiglie di spumante e disseminano coriandoli”.
Accesso
al Laboratorio 4
Se in cortile la situazione è tale, in Laboratorio 4, al personale addetto alla gestione non pesa molto la sosta degli studenti per le scale: “per circa dieci minuti, nell’attesa della fine di un’esercitazione e l’inizio dell’altra, gli studenti usano sedersi sulle scale, la qual cosa non ci ha mai creato problemi, ma mi rendo conto che possano ostruire il passaggio. Basterebbero poche panche in legno per risolvere il problema, stando attenti a non incorrere nell’arma a doppio taglio: più panchine nel cortile, all’ingresso, o tra i piani potrebbero trasformarsi in ulteriori luoghi di ritrovo, come già è successo con i distributori di cibi e bevande nel cortile, che causano assemblamenti e conseguente confusione”, spiega la dottoressa Marina Improta. “Senza contare che non si tratta sempre di studenti nostri, che al massimo prendono un caffè o mangiano nel cortile; esterni spesso vengono qui a rubare borse, indossando camici per confondersi con i nostri”, prosegue. 
Il dott. Giovanni Migliaccio segnala un’altra difficoltà inerente al sovraffollamento in cortile: “la finestra del Lab4 non si può aprire, verso ora di pranzo si crea una concentrazione di studenti in corrispondenza della stessa, ed oltre alla confusione, che qui dentro rimbomba, causa eco, si rischia di romperla, per la pressione esercitata abitualmente da chi vi si appoggia. Questi problemi non vengono mai risolti perché ci danno notizie contrastanti sullo spostamento del Dipartimento a Monte Sant’Angelo, nel frattempo ci lasciano in attesa”.
La prof.ssa Laforgia
“È una sede monumentale”
Sulle difficoltà segnalate si esprime la voce autorevole della prof.ssa Vincenza Laforgia, Responsabile dell’area laboratoriale: “non è normale che gli studenti si siedano per le scale, sono d’accordo con il prof. Ciarcia sull’argomento, anche perché sono vicini all’accesso ai Musei. Che figura ci facciamo con chi li viene a visitare? L’Ateneo ha un antico decoro da mantenere. La sede è storica e monumentale, infatti la questione panche in cortile, come all’ingresso, deve valutarla la Soprintendenza Archivistica, dopo presentazione di un’interpellanza al Rettore”. La mancanza di educazione degli studenti è il problema principale per la docente: “non lasciano pulito quello che usano. È una questione di civiltà, che dipende dalle annate, questa è più scostumata. Infatti sostano davanti all’ingresso del Dipartimento di Zoologia, e, quando passi, solo alcuni si spostano, altri restano dove sono. Se la situazione è tale ogni giorno, è ovvio che ti spazientisci”. I ragazzi devono stare attenti a preservare ciò che ricevono in prestito: “hanno ad esempio portato via lavandini, saponiere e porta rotoli dai bagni. Purtroppo non abbiamo modo di verificare se si tratta di esterni o interni al Dipartimento”. In tutto questo marasma le rappresentanze studentesche sono spesso assenti: “ho richiesto la discussione in Consiglio sullo spostamento di un esame, ma si è presentato solo uno dei rappresentanti”. Per quel che riguarda le aule studio: “a via Mezzocannone 16 chiudono alle 19.30, così come al numero 8. Solo le aule M9 ed M10, su via Palladino, chiudono alle 16.00 per motivi di sicurezza, sono troppo isolate e quando va via il custode non è possibile lasciarle aperte”.
Allegra Taglialatela
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