Una seria motivazione all’esercizio della professione, è il requisito indispensabile per gli studenti di Economia che desiderino accedere agli stage nati nell’ambito della convenzione siglata tra il Navale e l’Ordine dei Dottori Commercialisti. Ha inteso sondare proprio questa predisposizione, il colloquio cui i 93 aspiranti stagisti si sono sottoposti il 7 novembre. “Quasi tutti i candidati erano a conoscenza dell’importanza del ruolo di un valido dottore commercialista in una economia in movimento – afferma il dottor Riccardo Izzo, segretario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli- Noi selezioniamo studenti che abbiano, oltre i requisiti richiesti dal bando, anche una forte spinta motivazionale all’esercizio della libera professione, che siano consapevoli dei sacrifici che questa comporta, affinché siano pronti ad esercitarla successivamente e l’impegno per la loro formazione professionale non vada perso”.
Nonostante non sia un esame ma un colloquio, la tensione nell’affollata Aula 4 del Navale è molto alta. “Non mi hanno posto domande di cultura, mi hanno chiesto, invece, se conoscevo la professione di dottore commercialista, quali sono secondo me i vantaggi e gli svantaggi – racconta Laura Abbondandolo, laureanda in Economia del Commercio Internazionale e Mercati Valutari- Vista la grande opportunità che questi stage offrono, spero proprio di essere selezionata”. “Gli stage sono una vera e propria esperienza di lavoro, una marcia in più per chi vuole fare il dottore commercialista” sottolinea Daniele Acampora laureando in Economia e Commercio; “una professione che rappresenta il naturale sbocco dei nostri studi” interviene Costanzo Cerrotta, laureando in Economia del Commercio Internazionale e Mercati Valutari con una tesi in Revisione Aziendale.
L’esito dei colloqui e la verifica dei requisiti richiesti dal bando, consentiranno di stilare una graduatoria degli idonei agli stage.
Nell’ambito della convenzione, la prima nel genere con gli atenei, è stato allestito anche uno sportello informativo (box nell’atrio della segreteria studenti, aperto al pubblico il martedì ed il giovedì dalle ore 15.00 alle 17.00) curato dalla Corporate, l’Associazione Nazionale Praticanti Dottori Commercialisti e Dottori Commercialisti. “Il nostro compito è quello di fornire agli studenti di Economia informazioni sugli stage e sull’esercizio della professione allo scopo di creare un primo ponte di collegamento tra università e mondo del lavoro”, spiega Alessandro Golia, presidente dell’Associazione.
(G. Di P.)
Nonostante non sia un esame ma un colloquio, la tensione nell’affollata Aula 4 del Navale è molto alta. “Non mi hanno posto domande di cultura, mi hanno chiesto, invece, se conoscevo la professione di dottore commercialista, quali sono secondo me i vantaggi e gli svantaggi – racconta Laura Abbondandolo, laureanda in Economia del Commercio Internazionale e Mercati Valutari- Vista la grande opportunità che questi stage offrono, spero proprio di essere selezionata”. “Gli stage sono una vera e propria esperienza di lavoro, una marcia in più per chi vuole fare il dottore commercialista” sottolinea Daniele Acampora laureando in Economia e Commercio; “una professione che rappresenta il naturale sbocco dei nostri studi” interviene Costanzo Cerrotta, laureando in Economia del Commercio Internazionale e Mercati Valutari con una tesi in Revisione Aziendale.
L’esito dei colloqui e la verifica dei requisiti richiesti dal bando, consentiranno di stilare una graduatoria degli idonei agli stage.
Nell’ambito della convenzione, la prima nel genere con gli atenei, è stato allestito anche uno sportello informativo (box nell’atrio della segreteria studenti, aperto al pubblico il martedì ed il giovedì dalle ore 15.00 alle 17.00) curato dalla Corporate, l’Associazione Nazionale Praticanti Dottori Commercialisti e Dottori Commercialisti. “Il nostro compito è quello di fornire agli studenti di Economia informazioni sugli stage e sull’esercizio della professione allo scopo di creare un primo ponte di collegamento tra università e mondo del lavoro”, spiega Alessandro Golia, presidente dell’Associazione.
(G. Di P.)