Studenti al voto per il CNSU il 21 e 22 maggio

Alle urne il 21 e 22 maggio. Si vota per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, la più importante sede di rappresentanza studentesca istituzionale. Saranno eletti 28 membri, in base a raggruppamenti delle Università nazionali in quattro distretti territoriali, divisi su base regionale. Gli Atenei campani confluiscono, con quelli di Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e isole, nel quarto distretto. Sette le liste in corsa, diversi i candidati degli Atenei campani.
Politicamente orientate a destra Azione Universitaria, che ha deciso di appoggiare il candidato barese Nicola Minerva, e Studenti per le Libertà con i suoi candidati Andrea Nicola Ciardulli, attualmente senatore accademico della SUN, iscritto al secondo anno di Economia e Management, e Giuseppe Fontana, al terzo anno di Giurisprudenza dello stesso Ateneo, già consigliere di Facoltà. “Al primo punto del nostro programma c’è l’implementazione di scambi internazionali tramite la visita di travel professor, docenti stranieri che vengono nelle Università italiane a tenere corsi in madrelingua”, spiega Giuseppe. Poi c’è bisogno di “borse di studio per tesi all’estero e più corsi in lingua inglese”, continua lo studente. Legata al problema locale dei trasporti “una travel card, che possa consentire di utilizzare mezzi pubblici collegati al Polo Didattico attraverso convenzioni stabilite tra Atenei ed enti dislocati sul territorio ed usufruire dei parcheggi adiacenti alle strutture”. Altro punto del programma: “incentivare l’imprenditoria partendo dalle giovani idee e dalle risorse del singolo Ateneo, in modo che ci sia un sistema di scambio osmotico con investitori esterni”. Sulle tasse, “bisognerebbe innalzare le fasce di reddito delle borse di studio, in modo che più studenti possano averne diritto e l’emissione di queste deve avvenire in due tranche”. Ci dev’essere, inoltre, “una rimodulazione della tassa regionale in base alla certificazione ISEE”, conclude Fontana. Importante anche la ridistribuzione dei fondi ministeriali proporzionata alle virtuosità degli Atenei e “l’istituzione di bandi part-time per tutoraggio nelle aree tematiche che più affliggono gli studenti”, aggiunge Andrea. 
Liste orientate a sinistra sono: RUN – Studenti di Sinistra, Liste indipendenti -Link ed UDU – Rete Universitaria Nazionale. Per la RUN la candidata è Francesca Esposito, ex rappresentante del Senato Accademico alla Federico II, iscritta a Lettere, attualmente al primo anno di Magistrale in Filologia Moderna. La studentessa si fa portavoce delle idee della sua lista. Primo punto in programma, le borse di studio. “Proponiamo una fascia minima di reddito nazionale e più borse, dato che quest’anno l’Adisu Federico II ha avuto più di 11mila richieste di assegnazione ed è riuscito ad elargirne solo 499, quindi l’elargizione dev’essere proporzionale al numero di iscritti, non ai fondi stanziati dalle Regioni”. Sugli alloggi universitari: “in Campania abbiamo solo 209 posti letto in strutture fatiscenti. Le residenze universitarie sono semplici dormitori e non alloggi veri e propri. È necessario, dunque, un aumento di questi ultimi ed una messa in sicurezza degli attuali”. Per quanto riguarda i trasporti: “gli studenti non possiedono sconti sugli abbonamenti mensili. Un nostro abbonamento urbano costa 48 euro, mentre a Milano 17. Gli sconti sul servizio di trasporto pubblico studentesco devono pertanto essere sanzionati dallo Stato”. Sistema più equo di tassazione: “vogliamo che la variazione della tassa regionale sia proporzionale all’ISEE dell’iscritto e che tutti gli Atenei italiani adottino un’unica modulazione per il pagamento delle tasse”. Ultimo punto in programma, i tirocini: “chiediamo che i tirocinanti abbiamo una retribuzione minima di 500 euro al mese, stabilita su scala nazionale”.
La lista UDU – Rete Universitaria Nazionale candida Giuseppe Sbrescia, iscritto al secondo anno di Management e Controllo alla Parthenope. Giuseppe espone il programma partendo dall’abolizione del numero chiuso. “Crediamo in un modello simile a quello europeo, con un sistema di sbarramento non all’entrata, ma durante il percorso”. Anche sulle tasse ha le idee chiare: “è necessario un sistema di tassazione unico su base nazionale e l’estensione della riduzione alle famiglie che hanno il secondo figlio iscritto all’Università. In più, vogliamo il rimborso per i ragazzi che hanno genitori invalidi o inabili”. Chiede un aumento delle sessioni d’esame per tutti gli Atenei e diverse politiche di cittadinanza studentesche, rispetto all’attuale: “vogliamo una tessera studenti che garantisca sconti, biblioteche aperte fino alle 21.00 e Uffici Placement più attivi, con convenzioni reali attinenti ai singoli percorsi di studio”.
Compare per la prima volta al Consiglio Liste indipendenti – Link con il candidato Stefano Kenji Iannillo, studente del secondo anno di Filosofia alla Federico II. “Quest’anno ci siamo presentati allo scopo di metterci in contrapposizione con la privatizzazione e mercificazione dei saperi”. La candidatura è stata definita “a progetto”, “perché parte dai limiti dal CNSU, finora preso in considerazione solo come organo consultivo. Noi proveremo in un anno e mezzo a modificare le cose”. I rappresentanti del Consiglio Nazionale vengono eletti in macro-circoscrizioni regionali “che non facilitano il rapporto con gli studenti. Riteniamo necessario, invece, mantenere un ampio e costante confronto tra gli eletti e gli studenti di tutte le università del collegio attraverso momenti assembleari precedenti e successivi ad ogni riunione del Consiglio, a seconda dei temi trattati”. In più, “richiediamo un’immediata cancellazione dell’indennità di carica prevista dal Regolamento del CNSU per il Presidente ed il Vice-Presidente e la trasformazione di tutti i gettoni di presenza in semplici rimborsi spesa per i viaggi di coloro che devono partecipare alle sedute, a favore della creazione di una Conferenza Studenti – Miur”. Nella Conferenza saranno presenti diversi rappresentanti degli studenti di ogni Ateneo. “Se dovessimo vedere che la nostra presenza non smuove le acque, ci dimetteremmo”. Nel programma diverse proposte relative a: diritto allo studio, contribuzione studentesca, didattica, “ma non possono essere attuate senza un piano di rifinanziamento universitario, che preveda l’abrogazione della Riforma Gelmini e l’opposizione ai decreti attuativi di quest’ultima”.
Si definiscono Liste apolitiche ed apartitiche: Ateneo Studenti – Obiettivo Studenti e Confederazione degli Studenti. La prima candida Soccorso Napoli, iscritto al quarto anno di Ingegneria alla Federico II, che esprime una necessità di agire. “Il difficile momento storico che stiamo vivendo ha favorito uno scetticismo e disinteresse verso le istituzioni da parte di studenti e docenti. Noi pensiamo che nell’Università si può scegliere di esserci, cercando di affrontare ogni giorno le sfide che abbiamo davanti”. La strada sarà dura. “Non pensiamo di risolvere i problemi con un colpo di bacchetta magica, ma siamo disposti a lavorare senza scoraggiarci, a partire dal rapporto studenti-docenti. I temi da affrontare urgentemente sono: il diritto allo studio, la valutazione didattica, l’associazionismo studentesco”, conclude.
Alla guida di Confederazione degli studenti, Francesco Testa, ex rappresentante del Consiglio di Ateneo della Federico II, iscritto al secondo anno di Economia. “Il nostro programma non segue una linea partitica, perciò lo abbiamo fatto scrivere alle diverse Associazioni Studentesche dei singoli Dipartimenti”. I punti su cui focalizzeranno l’attenzione sono quattro. 1 – Diritto allo studio. “La Costituzione vuole che i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, abbiano diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi, quindi è necessario eliminare la tassa regionale e formare un Fondo Nazionale, imporre l’obbligo di saldo delle borse nell’anno accademico da parte degli enti preposti, ed eliminare la figura dell’idoneo non assegnatario”. Trasporti e materiale didattico “devono essere integrati nel diritto allo studio, inoltre bisogna estendere agevolazioni per merito e reddito”. 2 – Didattica: “dobbiamo incentivare forme alternative alla lezione frontale, istituire l’obbligo del Paper Show (analisi congiunta docente-studente degli elaborati cartacei), introdurre un Garante degli studenti che si occupi del rispetto della Carta dei Diritti”. 3 – Internazionalizzazione: “ci vuole un aumento della voce di Bilancio UE destinata al programma Erasmus ed una semplificazione dell’iter burocratico snervante per i borsisti con l’introduzione del semestre all’estero pagato ed un ampliamento dei sistemi di double degree”. 4 – Opportunità e lavoro: “È necessario potenziare l’orientamento in ingresso ed in uscita, favorendo l’integrazione tra scuola superiore, Università e lavoro. Importante è anche valorizzare il collegamento tra Università e ordini professionali e sviluppare un sistema di premialità e penalità per le aziende dove si svolgono attività di tirocinio”.
Allegra Taglialatela
- Advertisement -




Articoli Correlati