Studiare in compagnia fa bene

Seguire i corsi, studiare in compagnia, vivere il più possibile l’Università: sono questi i consigli del prof. Gerardo Ragone, docente di Sociologia I annualità. “Frequentare i corsi aiuta molto gli studenti che per la prima volta si avvicinano allo studio della società. A scuola hanno fatto riflessioni sulla società solo in storia, filosofia. Oggi, si trovano ad affrontare lo studio di una materia nuova  -afferma il prof. Ragone-. Frequentare offre molti vantaggi. Innanzitutto aiuta nella comprensione dei testi di esame”. A proposito di libri, il docente anticipa “quello che ho scelto per la parte generale è abbastanza semplice, ho sostituito il testo adottato lo scorso anno con uno dello stesso autore ma più piccolo e più concentrato. Più complesso è il testo sulle teorie: ho scelto di approfondire una teoria sociologica che è quella della scelta razionale”. Nell’approccio con le scienze umane è importante non solo studiare ma anche saper esporre i concetti. “Studiare secondo me significa seguire tre fasi: capire ciò che si legge; memorizzare ciò che si è letto; riuscire ad esporre con chiarezza”. Per riuscire bene agli esami è perciò importante studiare in compagnia. “Bisogna abituarsi a studiare in due o in tre, discutere e confrontarsi su singoli argomenti, essere critici. Credo che studiare soli all’Università produca un rendimento molto basso, a meno che non si sia molto intelligenti, costanti e determinati”. Il docente ritiene che per migliorare la formazione degli studenti sia necessario un coordinamento tra i programmi delle varie discipline: “ad esempio credo che il programma di Sociologia II annualità non debba essere una ripetizione del primo esame di Sociologia, ma piuttosto avere un forte orientamento epistemologico, oppure rappresentare un approfondimento teorico”. Sarebbe opportuno secondo Ragone che i docenti nell’affrontare l’analisi di un argomento, specificassero il loro orientamento teorico “da quale punto di vista stanno affrontando il problema”. Solo questo può portare lo studente ad una formazione consapevole e perciò migliore.
È consigliabile vivere la facoltà: “frequentare il dipartimento, prendere contatto con docenti e assistenti, non farsi vedere solo al momento dell’esame. Ma anche frequentare la biblioteca, i vari laboratori, curare un po’ quello che è l’aspetto informale della vita universitaria”.
Abbiamo chiesto al prof. Ragone della sua esperienza universitaria, se ci sono errori che non rifarebbe. “Sono stato studente di Economia. E credo che allora non seguii l’ordine degli esami più giusto per me. Credo ci sia un ordine di esami nel percorso formativo che aiuti lo studente a non perdersi. A chi si è iscritto alla facoltà di Sociologia consiglierei di sostenere per prima Sociologia I, e, di seguito, Matematica, Statistica e Metodologia, Antropologia culturale e Psicologia Sociale possono essere studiate insieme”.
Doriana Garofalo
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