TELECOMUNICAZIONI

Sono state pubblicate di recente sul sito del Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni le linee guida per la compilazione della tesi di laurea. “Non ci sono novità da segnalare rispetto al passato. Abbiamo raccolto le domande più ricorrenti poste dagli studenti, fra i quali c’è spesso molta disinformazione”, spiega il rappresentante degli studenti Marco Landi. Tante le precisazioni che gli studenti del ramo Telecomunicazione e, più in generale, della Facoltà possono trovare. A cominciare dalle differenze fra la tesi sperimentale – che ha la struttura di un lavoro scientifico, sviluppato nell’ambito di un progetto più ampio, d’interesse del relatore, e propone soluzioni innovative – ed una compilativa – che, si sottolinea nel testo, “può essere altrettanto interessante ed impegnativa, sebbene la prima appaia più prestigiosa” – Il carico di lavoro complessivo per la preparazione dell’elaborato va commisurato al numero di crediti previsti dal Manifesto degli Studi. Fondamentale la chiarezza della presentazione: dal frontespizio all’indice dei capitoli, delle figure e delle tabelle. Raccomandato, per l’organizzazione dei capitoli, il modello IMRAD (Introduction, Methods, Results and Discussion) seguito in ogni pubblicazione scientifica, impostato secondo lo schema logico: conclusioni, bibliografia, appendici. Per chi ha voglia di dare un taglio internazionale al proprio elaborato, è importante che l’inglese sia chiaro e corretto; in questo caso il manoscritto dovrà essere corredato di un sommario in italiano. In seduta di laurea, il candidato è chiamato a presentare alla Commissione il proprio lavoro, generalmente in dieci minuti, con l’ausilio di uno slide show (es. PowerPoint) o di un riassunto cartaceo. Infine, il voto. Alla formulazione del voto finale, espresso in centodecimi, concorrono, in generale, tre aliquote: la media base negli esami di profitto, la carriera dello studente, l’esame di laurea, inclusa la presentazione.
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