Una piattaforma e-learning per tutte le discipline del I anno

Obiettivo del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale è “lo studio delle lingue collegato al sapere linguistico, letterario e culturale. L’accuratezza, l’operare autonomamente con le lingue e culture studiate, è la finalità a cui tende”, spiega la prof.ssa Oriana Palusci, docente di Lingua e Linguistica Inglese e Coordinatrice del CdL. Test d’inglese a parte, resta ampio il ventaglio delle lingue da inserire, come alternativa, nel piano di studi: francese, portoghese, spagnolo, tedesco, svedese e olandese per l’area occidentale; romeno, ungherese, finlandese, polacco, russo e arabo per quella orientale.
Significativi i numeri relativi alle immatricolazioni dello scorso anno accademico: 749 iscritti. In una didattica dai grandi numeri, per garantire un continuo dialogo con i docenti, “da quest’anno è stata attivata una piattaforma e-learning per tutte le discipline del primo anno. In questo modo il nostro triplo pubblico di studenti – chi frequenta con costanza, chi saltuariamente e non frequentanti – reperisce in egual misura le informazioni necessarie”. La piattaforma si avvale anche “di un efficace sistema di messaggistica interna”. Tra le attività formative obbligatorie rientra il tirocinio: “l’ufficio SORT facilita la mediazione tra tirocinanti e siti ospitanti”. I possibili sbocchi professionali dopo la laurea di primo livello: “prepariamo i nostri studenti a figure quali mediatori linguistici culturali, interpreti, traduttori, corrispondenti di lingue straniere nelle aziende, guide turistiche”.
Qualche raccomandazione ai futuri iscritti: “monitorate il sito per verificare le date di orientamento di settembre: spiegheremo l’abc dell’università. Stabilite un contatto con i docenti, non esitate a farvi avanti, siamo tutti molto disponibili nell’accogliervi”.
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