Appello di Farmacologia I e II, problema risolto

Si è concluso positivamente per gli studenti il tira e molla per conservare il quarto appello di Farmacologia e Tossicologia Medica I e II. Salvo nuovi dietrofont o cambiamenti in itinere, il 7 marzo si terrà regolarmente lo scritto che sarà seguito, sette giorni più tardi, dall’orale. Questo l’epilogo di una vicenda iniziata qualche settimana fa, quando i professori Lucio Annunziato e Gianfranco Maria Luigi Di Renzo hanno comunicato la decisione di sospendere il quarto appello, quello del 7 marzo, appunto. Pronta la risposta dei rappresentanti degli studenti. La reazione di AsMed, l’associazione che riunisce i rappresentanti di Medicina, ha avuto un nome preciso: mailbombing, un “bombardamento” tramite posta elettronica al quale sono stati chiamati tutti gli studenti. Destinatari delle mail i due docenti titolari del corso che si tiene al quarto anno, il professor Sabino de Placido, Coordinatore del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, e il Rettore Gaetano Manfredi. A disposizione di chi ha preso parte alla causa è stato fornito un testo, scritto in prima persona, da sottoporre al classico copia e incolla e che riportava in poche righe il motivo del disappunto. Iscritti a vari anni hanno fatto squadra, come sottolineato da uno dei rappresentanti, Rosario Ferrigno: “abbiamo invitato chiunque a mostrare il proprio disappunto, mettendo a disposizione la lettera di protesta. Bastava copiarla, incollarla e inviarla agli indirizzi indicati”. Tra i quali, come anticipato, quello del Rettore: “abbiamo voluto fargli presente la situazione così da poter arrivare alla conclusione più giusta”. Sul metodo adottato, più deciso del solito, sottolinea: “è una scelta che non ci ha fatto felici, perché noi ci vogliamo sempre interfacciare con tutti in maniera diplomatica ed efficace”. Massiccia la risposta dei ragazzi: “abbiamo avuto un feedback di centinaia di studenti di vari anni, non solo del quarto, perché, a prescindere dal se si deve sostenere o meno l’esame in questione, non si può accettare che le regole vengano sovvertite in tal modo. Ci vuole compattezza, perché è importante non creare il precedente”. Una compattezza che è andata oltre le vie telematiche. L’invio di mail non ha sortito l’effetto sperato. Motivo per il quale un gruppo corposo di studenti ha raggiunto, il 3 marzo, i docenti: “entrambi hanno cambiato idea quando si sono ritrovati cinquanta persone fuori al proprio studio. Abbiamo organizzato una protesta, sulla base della quale i docenti hanno…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 4/2016)
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