A Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche rieletto il prof. Iolascon
Il 5 aprile il prof. Giovanni Iolascon, 64 anni, ordinario di Medicina fisica e riabilitativa all’Università Vanvitelli, è stato riconfermato alla direzione del Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche. Sono state elezioni senza sorprese, perché era candidato unico. Il docente ha ottenuto un ottimo risultato perché circa l’ottanta per cento degli aventi diritto ha partecipato al voto. Una scheda nulla. Tutti gli altri hanno votato per il direttore uscente. “È stato un triennio difficile a causa della pandemia – commenta – Il responso delle urne, e gli attestati di stima che ho ricevuto prima e dopo il voto, confermano la mia sensazione di avere svolto un buon lavoro. Non mi sono pentito, in sostanza, della seconda candidatura e di aver dato seguito alle sollecitazioni ed agli inviti a proseguire che mi erano pervenuti da vari colleghi. Il ruolo del direttore di un Dipartimento universitario oggi è certamente molto impegnativo, ma lo affronto forte del consenso e dell’appoggio di tutti”. Tra i risultati positivi che ha conseguito nel primo mandato, cita “l’assunzione di una decina di giovani ricercatori. Si sta cercando di realizzare in Dipartimento la famosa piramide ideale con molti ricercatori, meno associati ed un basso numero di ordinari. C’è ancora da lavorare su questo versante, ma mi pare che il percorso sia stato intrapreso e che l’obiettivo sia chiaro”.
Ricerca: “nel primo triennio ho cercato di mettere in campo varie iniziative per aiutare i giovani. In particolare, le risorse provenienti dall’Ateneo sono state distribuite anche per favorire le pubblicazioni dei giovani, che, come è noto, spesso richiedono investimenti economici non da poco. Oggi le riviste chiedono soldi”. Entra nel dettaglio: “In particolare il Dipartimento ha dato una mano ai cosiddetti inattivi, i ricercatori che non avevano pubblicato e non avevano prodotto, per stimolarli. Se possibile, siamo intervenuti anche fornendo loro l’opportunità di pubblicazioni gratuite. Nel loro interesse e nel nostro, perché i Dipartimenti sono valutati anche sul parametro dei ricercatori non attivi”. Un ruolo importante di sostegno “è quello che ha svolto la coordinatrice della Commissione ricerca, la prof.ssa Francesca Simonelli, una oculista protagonista di importanti ricerche di frontiera”. Relativamente alla ricerca, prosegue l’excursus, “siamo ben messi, con punte di eccellenza, sebbene siamo tra i pochi senza istologi, anatomisti e biochimici. Non abbiamo scienze di base, ma solo clinici. La professoressa Simonelli, solo per citare il caso più noto, gestisce un centro di riferimento europeo. Siamo forti anche nella parte riabilitativa, per esempio nella cura dell’osteoporosi”.
Terza Missione.Altrettanto importante il supporto “della prof.ssa Letizia Perillo nell’ambito della Terza Missione. Anche grazie al suo straordinario impegno, tra l’altro, abbiamo ottenuto che un anno fa lo storico Complesso di San Gaudioso con l’Arco Monumentale del Fanzago fosse riconosciuto come uno dei luoghi del Fai. Ha ottenuto circa 8mila e 300 voti”. Il sito monumentale è il simbolo del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria e si è classificato al primo posto a Napoli, secondo in Campania e trentacinquesimo tra i Monumenti Fai d’Italia. “Un risultato – ricordava un anno fa l’Ateneo – che offre la possibilità di finanziare il restauro dell’Arco del Fanzago”. Tra gli obiettivi della Terza missione: “rafforzare il contatto e le collaborazioni che abbiamo già da tempo con le scuole. Possiamo e dobbiamo fare tanto per collaborare con il territorio della regione. Il nostro Ateneo, d’altronde, risponde ad esigenze territoriali ampie. Abbiamo pazienti che provengono da tutta la Campania, dalla Basilicata e dalla Calabria”.
Didattica. “Ci sono state sofferenze, inutile negarlo, ma indipendenti dal Dipartimento. Il problema delle aule utilizzabili con una capienza limitata ha creato difficoltà organizzative. A volte, poi, abbiamo potuto garantire solo la didattica a distanza. Con essa è mancato il contatto umano e sociale indispensabile per i giovani. Ora, però, ci stiamo rimettendo in carreggiata. Tutte le attività sono ricominciate in presenza: esami e lezioni. Il mio primo mandato è coinciso con un periodo piuttosto duro per i nostri studenti, che spero sia stato superato”. Tra gli obiettivi del prossimo triennio, il Direttore indica “una ristrutturazione della didattica. Abbiamo vari Corsi di Laurea Triennali in sedi differenti. Per questo sarà importante il ruolo del coordinatore delle attività didattiche che ci accingiamo a nominare e che svolgerà una funzione in particolare per le attività di tirocinio dei fisioterapisti. Quello è un Corso di Laurea Professionalizzante, una laurea abilitante, e per questo gli studenti devono trovarsi in condizione, il giorno dopo la laurea, di svolgere la propria attività. Non mi sbilancio, perché il discorso è appena avviato. Certamente posso anticipare che è probabile una nuova modalità di gestione dei Corsi di Laurea”. Non dovrebbe cambiare granché, invece, per quanto concerne il Corso di Laurea a ciclo unico in Odontoiatria: “Quella è una realtà ormai consolidata”.
Conclude: “Mi conforta, in previsione del prossimo triennio, che nel Dipartimento ci sia un clima di serenità e collaborazione forte tra le discipline e tra i docenti. Siamo una cinquantina tra professori e ricercatori e formiamo una squadra unita”.
Fabrizio Geremicca
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