“Aver frequentato il corso in lingua inglese ‘The Substantive Law of the European Union’ del prof. Amedeo Arena ha portato ad una svolta la mia carriera universitaria”. Gianluigi Vona, laureato a 24 anni in Giurisprudenza nel dicembre del 2019 con 110/110, racconta quanto sia stato importante aver avuto un approccio internazionalistico durante gli studi: “Il corso ha avuto un ruolo fondamentale perché mi ha fornito la prima scintilla europea. Mi ha indirizzato in modo chiaro nel post laurea, aiutandomi a capire il percorso che volevo intraprendere. Bruxelles era nei miei piani, avrei potuto toccare con mano ciò che avevo studiato”. Partiamo dall’inizio: “quando ero al terzo anno, ho deciso di dedicarmi all’inglese giuridico. Seguire le lezioni del prof. Arena non è stato semplice, l’inglese legale è completamente un’altra lingua. Non ero abituato a leggere ed analizzare casi, la frequenza costante mi ha permesso di entrare nell’ottica dell’avvocato grazie al metodo analitico deduttivo, sono partito dai casi e per uno studente è stato molto stimolante”. D’altronde: “Il Diritto dell’Unione Europea è molto più vicino a noi di quanto si possa pensare. Da studente alcune decisioni possono apparire lontane, mi sono reso conto di quanto, ad esempio, il potersi muovere liberamente fra gli Stati membri è diventato normale solo grazie al volere dell’Unione. Anche ordinare un semplice pacco su internet e vederselo arrivare da un altro Stato in pochi giorni è un lusso conquistato negli anni. Il corso mi ha permesso di entrare in queste dinamiche che spesso si danno per scontate ma che, invece, non lo sono”. Inoltre, “a lezione ho incontrato tanti studenti Erasmus. Abbiamo anche ospitato per dieci giorni dei ragazzi provenienti dall’Università di Denver ed abbiamo potuto assistere ad un’udienza presso la Corte di Giustizia di Lussemburgo. Esperienze bellissime che mi hanno formato in modo diverso”. Da studente, così, ha iniziato un tirocinio di tre mesi presso: “l’Ufficio Regionale Unione Europea della Regione Campania. Finito lo stage e dopo la laurea, a gennaio 2020, ho iniziato una prima esperienza come intership a Bruxelles. L’avvento del Covid l’ha interrotta ma non sono voluto tornare a Napoli. Ho cercato altre opportunità lavorative e alla fine sono diventato ‘Public affairs consultant’, con contratto a tempo indeterminato. Tocco con mano il diritto delle Istituzioni europee e ho contatti diretti con il Parlamento e il Consiglio Europeo”. Un mercato del lavoro che, pur non essendo semplice, “permette di avere tante opportunità, alcune possono aver vita solo in questa città. Sono stato molto fortunato, la mia tenacia deve spronare i ragazzi a non abbattersi. A Bruxelles i neo laureati possono trovare diverse strade che non sono percorribili altrove. Parliamo di una città frizzante dove un cammino professionale può solo migliorare”. In un percorso così spedito ci sarà stata qualche battuta d’arresto… “C’è stato un periodo particolare con un esame che ha rallentato per alcuni mesi il mio percorso. Questo intoppo mi ha dato forza, forse, se non mi fossi fermato, non avrei avuto poi la voglia di recuperare e di laurearmi in tempo”.
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