PhDay: una giornata per i dottorandi alla Vanvitelli

Sono giovani, sono al centro dei programmi di ricerca e l’università punta su di loro: sono i dottorandi della Scuola di Dottorato di Scienze della Vita a cui l’Ateneo, il 31 gennaio, ha dedicato il PhDay, una giornata di confronto e di idee, quest’anno alla seconda edizione. A dare il via all’incontro, aula Bottazzi presso il complesso di Sant’Andrea delle Dame al completo, il Rettore Giuseppe Paolisso con un intervento incentrato sulle numerose opportunità di ricerca che l’Ateneo offre: “Con i nostri fondi abbiamo aumentato le borse di dottorato sia per gli italiani che per gli stranieri. Dal 2016 abbiamo il programma Valere in cui abbiamo investito, al 31 dicembre 2018, ben 41 milioni di euro. Si tratta, anche in questo caso, di fondi di Ateneo per assegni di ricerca, dottorati e ricercatori di tipo A. In tre anni abbiamo reclutato 303 giovani. Sono numeri di alto spessore che testimoniano quanto l’Ateneo si impegni a favore della ricerca. Speriamo di portare avanti questo lavoro”. Un consiglio rivolto a tutti, studenti e docenti: “La comunicazione è fondamentale. Consultate ogni giorno il sito di Ateneo, è l’unico modo per essere sempre informati. Non tutti, ad esempio, conoscono il nostro percorso MdPhD dedicato ai dieci migliori studenti di Medicina. Questo percorso dura cinque anni e noi abbiamo finanziato già i primi due cicli. E ancora per Architettura: c’è l’Information Lab per gli studenti che dimostrano di possedere un’alta capacità di generare prodotti di interesse nel campo del design e della moda. C’è stato un investimento di un milione di euro per dieci ragazzi che, oltre ad avere una media alta, devono realizzare un progetto che sarà valutato da una commissione. Non lasciatevi ingannare da chi dice che la laurea non serve perché fare un percorso di qualità è fondamentale per avere un futuro ragionevolmente sereno”, ha concluso il Rettore annunciando, prossimamente, corsi dedicati alla comunicazione e corsi di lingua inglese e italiana per studenti stranieri. Sulla stessa lunghezza d’onda, i docenti Dario Giugliano, Direttore della Scuola di Dottorato di Scienze della Vita – “le famiglie investono da cinque a seicentomila euro nell’istruzione dei figli. Quando questi emigrano per cercare lavoro all’estero creano un danno alla nostra società. Nel corso degli anni, la politica italiana ha sempre mostrato poca attenzione ai problemi dell’università e della formazione” – e Lucia Altucci, Delegato del Rettore per la Ricerca, che ha rivolto ai dottorandi parole di incoraggiamento augurando loro un futuro di successo. Un intervento ricco di informazioni quello della prof.ssa Marina Porcelli, Delegato del Rettore per i Dottorati: “Quest’anno, la Regione ha bandito…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dall'8 febbraio (n. 2/2019)
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