La finalità del Corso è “il conseguimento di conoscenze nelle scienze giuridiche, storiche, economiche, politiche, sociali e infine linguistiche d’utilità strategica nella società in rapida trasformazione”, asserisce il prof. Michele Gallo, Coordinatore e docente di Statistica, dando il benvenuto ai giovani diplomati interessati alla presentazione del Corso di Laurea Triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. “Si tratta di discipline utilissime nella pubblica amministrazione o nella comunicazione internazionale, anche se il sogno di tutti gli studenti è la carriera diplomatica, senza tralasciare la possibile occupazione nella gestione delle risorse umane. Molti enti privati ci contattano chiedendo persone capaci di cogliere le relazioni tra i sistemi economico, politico e istituzionale ma che abbiano anche una certa dimestichezza con le lingue straniere, perché oggi diverse aziende si stanno internazionalizzando”. Per quanto riguarda i dati statistici, “più dell’80% dei nostri laureati triennali decide di continuare gli studi, laddove il 20% lavora per una retribuzione media inferiore ai mille euro”. Nello specifico, il Corso di Laurea si ramifica in due percorsi di studio con approccio interdisciplinare: entrambi propongono l’insegnamento obbligatorio di Lingua Inglese al primo anno. La differenza tra i due curricula consiste soprattutto nello studio della lingua areale di specializzazione (Europa, Asia, Africa o Medio Oriente), che nel curriculum Studi Internazionali è prevista solo al secondo anno (a scelta tra: francese, spagnolo, portoghese, tedesco, svedese, olandese, romeno, albanese, ungherese, finlandese, bulgaro, ceco, polacco, russo, serbo-croato, turco), mentre nel curriculum Asia-Africa si estende su tutto il triennio (a scelta tra: swahili, hausa, berbero, arabo, persiano, hindi, cinese, indonesiano, coreano). Gli esami sono…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 13-14/2015)
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