I consigli della prof.ssa Gala Maria Follaco, nuova Delegata all’Erasmus+

Scade il 20 dicembre la selezione Erasmus+ Studio per l’anno accademico 2020-2021. In concomitanza con il bando, il passaggio di testimone nel ruolo di coordinatore per i progetti di mobilità internazionale. Dal 2 dicembre è infatti la prof.ssa Gala Maria Follaco, docente di Lingua Giapponese, la nuova delegata della Rettrice Elda Morlicchio per il Programma Erasmus+ de L’Orientale, che subentra al germanista Sergio Corrado, dopo un mandato durato cinque anni e un mese. “Una grande responsabilità perché calata all’interno di un Ateneo che si caratterizza per la sua storia di rapporti e scambi con tutto il globo”, afferma la prof.ssa Follaco. Alla notizia della delega, che è stata demandata alla decisione della Rettrice dopo l’elezione del prof. Corrado al Senato Accademico, “sono stata molto contenta e allo stesso tempo preoccupata, perché passa da oggi nelle mie mani l’eredità di una macchina che funziona già molto bene, grazie al merito e al lavoro svolto dal collega che mi ha preceduto, in sinergia con gli Uffici e i docenti della Commissione Erasmus”. Agli studenti “dico sempre che la mia vita è cambiata dopo una mobilità in Giappone: un’esperienza di cui conservo un bellissimo ricordo, non solo perché mi ha sicuramente arricchito in termini di formazione e conoscenze, ma soprattutto per la lezione di vita appresa durante quel soggiorno, a cui hanno fatto seguito molti altri”.
A febbraio il bando per le convenzioni internazionali
La mobilità studentesca, “ma anche quella di dottorandi e docenti – continua la docente – gioca, inoltre, un ruolo centrale nella definizione delle peculiarità degli studi condotti da ciascun Dipartimento”. Anche il Bando unico per le convenzioni internazionali (che uscirà subito dopo le vacanze di Natale, insieme al Bando per la Svizzera) vuole “testimoniare l’impegno dell’Ateneo ad aprire prospettive che vanno ben oltre l’Europa”. Ed è un motivo per il quale “credo che la scelta del nuovo delegato sia ricaduta su di me, una nipponista”. In genere, “l’Erasmus era percepito erroneamente come un’opportunità rivolta ai soli studenti di Studi Letterari, Linguistici e Comparati, per via della scelta tra mete esclusivamente europee, laddove per gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea del Dipartimento dal quale io provengo (Asia, Africa e Mediterraneo) la rosa delle destinazioni pareva più limitata”.  L’introduzione di un Bando unico sul modello Erasmus, che “riunisce l’insieme degli accordi stipulati dall’Ateneo, dall’Estremo al Medio Oriente e all’America latina, ha visto…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 10 dicembre (n. 19/2019)
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