Esami scritti, una riflessione in corso anche con la Crui

“I ragazzi sono piuttosto ottimisti, partecipano numerosi alle nuove modalità di didattica online, hanno compreso e apprezzato le soluzioni che l’Ateneo ha trovato e non si sono sentiti abbandonati”. È un bilancio positivo quello che traccia il prof. Antonio Garofalo, Prorettore per la Didattica e Affari Istituzionali, a quasi un mese dal trasferimento di docenti e studenti sulla piattaforma Teams di Microsoft.
Interattività e coinvolgimento sono la chiave per gestire quella che, in teledidattica, poteva rivelarsi una difficoltà: gli alti numeri di studenti. Il docente fa riferimento alla sua esperienza: “Questo semestre ho il corso di Politica Economica. Nell’arco di dodici ore ho avuto circa 150 registrazioni di studenti che frequentano le lezioni. Quando i numeri sono elevati la chat è lo strumento più adatto. Durante la lezione faccio una pausa e chiedo ai ragazzi di condividere, in chat, dubbi e difficoltà”. La strategia si è rivelata vincente. “Oggi – prosegue il prof. Garofalo facendo riferimento alla lezione del 25 marzo – in tre ore abbiamo fatto due pause e guardato una serie di esercizi. Ho utilizzato vari strumenti come la lavagna elettronica, Paint. I ragazzi sono stati soddisfatti e hanno chiesto, per le prossime lezioni, di svolgere più esercizi”. L’Ateneo, intanto, sta lavorando per portare a termine altri obiettivi. È in atto una riflessione sugli scritti: “Pensiamo alle esercitazioni intermedie, alle prove intercorso. Sono uno strumento consolidato soprattutto per gli studenti dei primi anni perché consente loro di rimanere attivi nello studio e non rimandare l’approfondimento di determinati argomenti. Chi svolge le prove intercorso, in genere, supera anche l’esame in tempi certi e con votazioni soddisfacenti. Replicarle in remoto non è semplice, ma stiamo ragionando su possibili soluzioni da adottare”. Al momento, anche gli esami sono orali e lo saranno ancora nelle prossime sessioni di aprile e maggio: “Il nostro Ateneo ha numeri consistenti e avere solo esami orali porta a calendari piuttosto lunghi. Vogliamo capire se sarà possibile introdurre anche una parte scritta”. La riflessione sulla parte scritta è anche l’oggetto dell’incontro con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) del 1° aprile, ovviamente in teleconferenza, con i Prorettori per la Didattica a confronto. 
Al vaglio, intanto, anche possibili soluzioni con cui permettere allo studente di conseguire i crediti per le attività di stage e tirocinio: “Per la Scuola di Economia e Giurisprudenza si stanno proponendo agli studenti dei seminari. Recentemente, ad esempio, ne abbiamo tenuto uno sugli effetti macroeconomici degli shock e abbiamo parlato delle implicazioni economiche del Covid-19 a livello nazionale, europeo e mondiale. Per ciascuna specificità, poi, deve essere trovata una soluzione. Stiamo ragionando su come soddisfare le esigenze, ad esempio, di Scienze Motorie.  La soluzione va trovata anche confrontandosi con i colleghi delle specifiche aree disciplinari”. 
Si stanno svolgendo in modalità telematica anche i Master. Stanno proseguendo il loro percorso, poi, i dottorandi con la partecipazione, in remoto, a lezioni avanzate e seminari, per il primo anno, e tenendo i contatti con il docente tutor e con i colleghi stranieri, per chi è già stato all’estero. Quanto ai dottorati industriali, che prevedono un periodo minimo di sei mesi in azienda: “Il dottorando che è in già in contatto con l’azienda sta trovando, con il suo referente scientifico, delle soluzioni da gestire in remoto. Lo studente, ad esempio, accedendo ad una serie di informazioni dell’azienda fornite dal tutor può portare avanti il suo percorso”.
 
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