Tanta attività tecnico pratica a Scienze Motorie ma “bisogna approcciarsi alla teoria con interesse”

Lo sport non solo come passione, ma come scelta professionale e progetto di vita. Chi ha questo obiettivo ha trovato il Corso giusto: Scienze Motorie. L’accesso è programmato. 540 le nuove leve che verranno accolte previo superamento di un test d’ingresso. La prova dovrebbe svolgersi in presenza tra il 5 e il 10 ottobre ma, se il numero delle domande di ammissione sarà minore o uguale al numero dei posti disponibili, non si terrà. Cultura generale e discipline scientifiche di base sono gli argomenti su cui si sfideranno le aspiranti matricole. I vincitori, poi, saranno suddivisi in tre gruppi da 180 persone, un numero adeguato per svolgere le lezioni teoriche e le attività tecnico-pratiche. Cinque posti sono riservati ad atleti riconosciuti dalle federazioni nazionali. Questo ha portato presso il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, diretto dal prof. Andrea Soricelli, nel tempo, importanti atleti nazionali e internazionali.
“Il Corso prevede insegnamenti di Anatomia, Biologia, Biochimica, Neurologia, discipline psicologiche e pedagogiche oltre che esami di ambito economico e giuridico. Gli studenti, inoltre, dovranno avere conoscenze anche di aspetti farmacologici e traumatologici. Sin da subito, poi, partono le attività tecnico-pratiche”, illustra il prof. Soricelli. Un laureato in Scienze Motorie deve avere una conoscenza della materia davvero a 360 gradi: “Lo studente deve sapere cos’è l’organizzazione di una struttura complessa, come si gestisce una squadra e come si segue un atleta o una società”. Le lezioni si svolgono tra via Acton e via Medina, le scarpe da ginnastica si indossano, invece, in via Campegna dove ha sede il Centro Universitario Sportivo di Napoli (CUS): “Qui i ragazzi trovano sia i loro docenti che tecnici identificati in collaborazione con le federazioni. Al Cus si possono svolgere moltissime attività diverse come nuoto, calcio, pallavolo, hockey, fitness, atletica leggera, ostacolistica”. Sbocchi occupazionali: “Il più ovvio è legato alla scuola, ma anche alle palestre e alle società sportive. I nostri laureati possono continuare il percorso di studio con le nostre Magistrali in Scienze e Management dello sport e delle attività motorie e Scienze motorie per la prevenzione ed il benessere”. Con il nuovo anno accademico, poi, partirà anche una nuova Magistrale: si chiama Progettazione dei servizi Educativi, Formativi, Media education e Tecnologie per l’inclusione nei contesti formali e non formali e vuol fornire competenze nell’ambito delle scienze pedagogiche, sociali, economiche, manageriali, informatiche, giuridiche, motorie e sportive con l’obiettivo di qualificare nell’area del management formativo, delineando la figura del pedagogista per la prevenzione educativa e per l’inclusione. Attenzione a non commettere l’errore di considerare “Scienze Motorie come un Corso in cui si fa un po’ di palestra o di attività all’aria aperta. Questo settore è estremamente competitivo”. Il consiglio: “Seguire le lezioni e utilizzare i libri di testo. Bisogna approcciarsi alla teoria con interesse poiché tutte le conoscenze che si acquisiscono hanno una ricaduta pratica e nella professione che si andrà a svolgere. Ecco perché è importante costruire solide basi”.
 
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