“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” (Anthelme Brillat-Savarin); “La cucina e il cibo sono espressioni potenti dei nostri legami con il passato e con la nostra identità attuale” (Donna Gabaccia); “Il cibo è cultura quando viene prodotto, preparato e mangiato” (Massimo Montanari). Massime e riflessioni che hanno guidato, probabilmente, all’incontro, lo scorso 14 maggio, con la prof.ssa Suzanne Romaine per discutere sul tema: “La pizza chiena tra due mondi”, appuntamento che si è inserito nell’ambito del seminario “In punta di lingua. Lessici dell’alimentazione e culture d’Europa”. Tra i presenti gli studenti di Lingue e culture moderne, Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale e vari dottorandi in collaborazione con il Centro di ricerca interuniversitario I-LanD e CRILL – Centre for Research in Language and Law. La notizia si è divulgata anche sui social: “Ho letto l’annuncio su Facebook e ho girato la notizia per diffonderla il più possibile. La professoressa è molto brava e la lezione è stata interessante. Oltre alla visualizzazione di una serie di diapositive…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 25 maggio (n. 8/2018)
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