Matematica, Matematica e Informatica, Scienze biologiche e Biotecnologie (interfacoltà con Medicina e Scienze Ambientali): sono i quattro Corsi di Laurea triennale attivati presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, che ha sede presso il Polo scientifico di via Vivaldi, a Caserta, ai quali si aggiunge l’ultimo nato: il Corso di Laurea Magistrale in Farmacia (interfacoltà con Medicina e Chirurgia), l’unico a numero chiuso (i posti disponibili sono 150), di durata quinquennale “Quest’anno – spiega il prof. Nicola Melone, Preside della Facoltà– ci sarà un adeguamento sostanziale dei Corsi di Laurea al decreto 270, anche se non aderiamo formalmente in quanto mancano alcuni requisiti minimi che cercheremo di colmare per il 2010”. Adeguamento sostanziale, praticamente, significa numero degli esami ridotti a 20 per i corsi di laurea triennale, come d’altronde già dallo scorso anno.
Test di
autovalutazione
il 10 settembre
autovalutazione
il 10 settembre
La novità di quest’anno sono i test di autovalutazione, obbligatori ma non selettivi. “Pur rimanendo a libero accesso, – dice Melone – la Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze ha deciso di avviare da quest’anno un test di accesso obbligatorio che si svolgerà presso sede della Facoltà in via Vivaldi, il 10 settembre alle ore 9:30. Sono domande di Matematica, Fisica, Chimica e Logica che hanno lo scopo di far riflettere le future matricole sulla scelta che stanno facendo e qualificare la loro preparazione. Anche i ragazzi a cui le prove andranno male, potranno iscriversi ai Corsi di Laurea senza alcun debito o obbligo formativo”. In ogni caso, per colmare le carenze nelle discipline scientifiche, prima dell’inizio delle lezioni vere e proprie, la Facoltà organizza dei precorsi di Matematica e Fisica, due materie ostiche ma fondamentali, della durata di venticinque ore ognuno, la cui frequenza fa guadagnare tre crediti. Biotecnologie e Scienze Biologiche sono i Corsi di Laurea più gettonati, a discapito di quelli a stampo matematico. “E’ vero, a Scienze Biologiche le immatricolazioni superano le 300 unità l’anno, ma a Matematica, quest’anno, abbiamo avuto 104 iscritti e non è poco – afferma Melone – e poi questa è una tendenza a livello europeo. Per incentivare lo studio della Matematica, la Facoltà ha aderito al Progetto Nazionale Lauree Scientifiche, il cui obiettivo primario è quello di promuovere azioni di orientamento, didattica attraente, seminari, stage, volti ad incoraggiare i giovani allo studio delle discipline scientifiche. Quest’anno, la Facoltà ha aperto i propri laboratori a novanta studenti di terzo e quarto anno delle superiori che hanno avuto, così, l’opportunità di osservare le attività che vengono svolte con un approccio problematico alle discipline”. In effetti, gran parte delle attività teoriche sono associate ad attività di laboratorio. “Nel corso del triennio, allo studente, è assicurato un minimo di trenta crediti di attività laboratoriali – afferma la prof.ssa Antonia Lanni, Presidente del Corso di Laurea in Scienze Biologiche – che vengono svolte nei diversi attrezzatissimi laboratori didattici presenti al Polo scientifico, dove ogni studente può lavorare da solo o in coppia. Le attività iniziano già dal primo anno in modo che lo studente acquisisca una discreta familiarità con operazioni semplici e fondamentali in tutti i laboratori, anche se la maggior parte vengono svolte durante il terzo anno e si differenziano in base al percorso formativo scelto dallo studente. Per esempio, Scienze biologiche si articola in tre curricula: Biosanitario, Biomolecolare ed Ecologico che consentono allo studente di orientare i propri interessi verso i vari settori scientifici della Biologia”.
Coloro che si avvicinano a questa tipologia di discipline con un occhio anche agli sbocchi occupazionali, è bene sappiano che laurearsi in Matematica non significa solo e inevitabilmente insegnare (questo, chiaramente, sempre solo dopo aver conseguito anche la laurea specialistica). “Il mondo del lavoro non ha recepito l’importanza delle lauree triennali, ecco perché un’alta percentuale, circa l’80% dei ragazzi, decide di proseguire con una Specialistica a scelta tra Biologia, Matematica e Biotecnologie industriali e alimentari – afferma il Preside- I laureati in Matematica e Matematica e Informatica non devono pensare solo all’insegnamento come canale di inserimento professionale, anche perché, per diventare docente, oltre ad aver conseguito una laurea specialistica, occorre frequentare la SISS (Scuola di Specializzazione per l’insegnamento) e ottenere l’abilitazione. Questi laureati, invece, sono spesso assunti dalle aziende informatiche…”. Lo studio dell’Informatica diventa più specifico per coloro che scelgono il corso di laurea triennale in Matematica e Informatica. “Al terzo anno, vengono inserite discipline che riguardano strettamente l’informatica, dalla Programmazione alle Basi di dati, insomma tutti insegnamenti professionalizzanti. Accanto alle conoscenze di Informatica, le aziende richiedono una solida preparazione matematica in quanto quest’ultima fornisce un giusto approccio nella risoluzione dei casi e delle problematiche”, anche se c’è da dire che “attualmente, il settore dell’informatica vive una crisi che va avanti già da qualche anno, mentre fino a tre anni fa ha vissuto un periodo d’oro, nelle province di Napoli e Caserta. Purtroppo, le opportunità lavorative sono gravate dalle problematiche comuni ai laureati che risiedono nel territorio casertano… anche il settore dell’agro-alimentare non vive un buon periodo. Una cosa, però, è certa: se è difficile per un laureato trovare lavoro, lo è ancora di più per un diplomato”, spiega il Preside.
Scienze Biologiche è caratterizzato, invece, da un approccio multidisciplinare. “E’ un Corso in cui le attività formative di base -come Chimica e Matematica-, forniscono il substrato culturale e gli strumenti per sviluppare le materie biologiche. Senza dubbio gli studenti incontrano difficoltà proprio con la Chimica e la Matematica, tanto che arrivano con ritardo al conseguimento della laurea o, addirittura, abbandonano gli studi. Ecco perché la Conferenza dei Presidi di Scienze, visto che il problema è a livello nazionale, ha dato vita al progetto che prevede la somministrazione di un test di verifica in ingresso che aiuti gli studenti ad acquisire una maggiore consapevolezza relativamente alle materie che si accingono a studiare”. E dopo i test, professoressa cosa consiglia ai ragazzi per fare in modo che si avviino verso un buon percorso di studi? “Devono essere consapevoli di stare per intraprendere un corso di studio universitario che implica un maggior grado di responsabilità e di impegno nell’acquisizione ed approfondimento delle conoscenze”. Nella pratica: “partecipare attivamente ai corsi, rispettando il percorso formativo proposto ed impegnandosi nello studio dall’inizio e quotidianamente. Interagire con i docenti e contare sulla loro disponibilità sia per superare le difficoltà che per essere stimolati e guidati nel cammino intrapreso”. Ciò per cui si sta attivando la Facoltà, e lo dice lo stesso Preside, sono corsi di recupero. “Ci impegneremo per organizzare lezioni di recupero per fuori-corso durante il secondo semestre”. E poi, sempre dal prof. Melone, un ultimo consiglio: “Scegliete col cuore! Studiare è già complicato ma diventa un problema se si studiano materie che non piacciono…”.
Maddalena Esposito
Coloro che si avvicinano a questa tipologia di discipline con un occhio anche agli sbocchi occupazionali, è bene sappiano che laurearsi in Matematica non significa solo e inevitabilmente insegnare (questo, chiaramente, sempre solo dopo aver conseguito anche la laurea specialistica). “Il mondo del lavoro non ha recepito l’importanza delle lauree triennali, ecco perché un’alta percentuale, circa l’80% dei ragazzi, decide di proseguire con una Specialistica a scelta tra Biologia, Matematica e Biotecnologie industriali e alimentari – afferma il Preside- I laureati in Matematica e Matematica e Informatica non devono pensare solo all’insegnamento come canale di inserimento professionale, anche perché, per diventare docente, oltre ad aver conseguito una laurea specialistica, occorre frequentare la SISS (Scuola di Specializzazione per l’insegnamento) e ottenere l’abilitazione. Questi laureati, invece, sono spesso assunti dalle aziende informatiche…”. Lo studio dell’Informatica diventa più specifico per coloro che scelgono il corso di laurea triennale in Matematica e Informatica. “Al terzo anno, vengono inserite discipline che riguardano strettamente l’informatica, dalla Programmazione alle Basi di dati, insomma tutti insegnamenti professionalizzanti. Accanto alle conoscenze di Informatica, le aziende richiedono una solida preparazione matematica in quanto quest’ultima fornisce un giusto approccio nella risoluzione dei casi e delle problematiche”, anche se c’è da dire che “attualmente, il settore dell’informatica vive una crisi che va avanti già da qualche anno, mentre fino a tre anni fa ha vissuto un periodo d’oro, nelle province di Napoli e Caserta. Purtroppo, le opportunità lavorative sono gravate dalle problematiche comuni ai laureati che risiedono nel territorio casertano… anche il settore dell’agro-alimentare non vive un buon periodo. Una cosa, però, è certa: se è difficile per un laureato trovare lavoro, lo è ancora di più per un diplomato”, spiega il Preside.
Scienze Biologiche è caratterizzato, invece, da un approccio multidisciplinare. “E’ un Corso in cui le attività formative di base -come Chimica e Matematica-, forniscono il substrato culturale e gli strumenti per sviluppare le materie biologiche. Senza dubbio gli studenti incontrano difficoltà proprio con la Chimica e la Matematica, tanto che arrivano con ritardo al conseguimento della laurea o, addirittura, abbandonano gli studi. Ecco perché la Conferenza dei Presidi di Scienze, visto che il problema è a livello nazionale, ha dato vita al progetto che prevede la somministrazione di un test di verifica in ingresso che aiuti gli studenti ad acquisire una maggiore consapevolezza relativamente alle materie che si accingono a studiare”. E dopo i test, professoressa cosa consiglia ai ragazzi per fare in modo che si avviino verso un buon percorso di studi? “Devono essere consapevoli di stare per intraprendere un corso di studio universitario che implica un maggior grado di responsabilità e di impegno nell’acquisizione ed approfondimento delle conoscenze”. Nella pratica: “partecipare attivamente ai corsi, rispettando il percorso formativo proposto ed impegnandosi nello studio dall’inizio e quotidianamente. Interagire con i docenti e contare sulla loro disponibilità sia per superare le difficoltà che per essere stimolati e guidati nel cammino intrapreso”. Ciò per cui si sta attivando la Facoltà, e lo dice lo stesso Preside, sono corsi di recupero. “Ci impegneremo per organizzare lezioni di recupero per fuori-corso durante il secondo semestre”. E poi, sempre dal prof. Melone, un ultimo consiglio: “Scegliete col cuore! Studiare è già complicato ma diventa un problema se si studiano materie che non piacciono…”.
Maddalena Esposito