Con 360 voti su 380 (8 schede bianche e 6 nulle), il prof. Edoardo Cosenza – 50 anni, professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni – l’11 giugno è stato rieletto Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, per il triennio 2008/2011. Hanno votato in 380 su 452 aventi diritto (9 professori fuori ruolo o in aspettativa erano assenti), 6 le schede andate ad altri docenti (2 Naso, 1 Erto, 1 Raffa, 1 D’Apuzzo, 1 Salatino). Fra le nulle un voto chiedeva “basta classifiche”, una era per “Stalin” ed una, immancabile, anche nelle elezioni per il Rettore, all’indimenticato “Diego Armando Maradona”.
“Un plebiscito per il Preside in carica”, ha affermato il prof. Gennaro Volpicelli – che, come vice decano, in assenza del decano prof. Giorgio Franceschetti, ha coordinato le operazioni di spoglio -, “un voto quanto mai compatto, unitario”, ha detto al neo eletto, ufficializzandogli l’esito elettorale. Hanno votato tutti, in tanti, e di tutte le categorie: 158 professori ordinari, 117 associati, 95 ricercatori, 6 studenti, 4 del personale tecnico-amministrativo.
Ad Ateneapoli, appena eletto, visibilmente soddisfatto, mentre stringe le mani dei colleghi, del personale, del fido ‘allievo’ – geniale (e in forte ascesa), nonché direttore di Dipartimento- prof. Gaetano Manfredi, degli studenti, afferma: “vede, questa è la grande famiglia di Ingegneria, dove si lavora tutti insieme, con senso dell’istituzione, nell’interesse della Facoltà e dei suoi principali utenti: gli studenti”. Una sintonia a cui ha molto lavorato in questi tre anni, partendo dalle “esigenze primarie”: i bagni, non sembri strano, – “riguardano la dignità e il rispetto per le persone, oltre che una necessità primaria” – per i 15.000 studenti “presenti tutti i giorni, da mattina a sera”, uno dei fiori all’occhiello della sua Presidenza (per la storia della Facoltà non è cosa da poco ed in questa direzione c’è ancora da fare). Del risultato elettorale dice: “sono molto contento. Ho ricevuto il 95% dei voti, è un risultato molto importante, non per me ma per la Facoltà, che significa un forte attaccamento all’istituzione se pensate che siamo a giugno inoltrato ed oltre una quindicina di colleghi sono, per motivi scientifici, negli Stati Uniti o in altri Paesi esteri, e tanti colleghi sono impegnati tra lezioni, laboratori didattici, ricerca scientifica e assistenza alle tesi di laurea”. E cita un dato: “nell’anno 2007 abbiamo avuto 3.000 studenti immatricolati e 2.477 laureati: 1.215 triennali, 378 specialistici, 883 quinquennali. E nel solo mese di marzo scorso, abbiamo laureato 550 studenti – quanto Ingegneria di Salerno in un intero anno –: 450 triennali e 100 specialistici. E di questi ultimi ben 55 con 110 e lode”. Questi sono i numeri di Ingegneria dai primati europei, ai primi posti anche nella classifica mondiale dell’Università di Shanghai.
“Un plebiscito per il Preside in carica”, ha affermato il prof. Gennaro Volpicelli – che, come vice decano, in assenza del decano prof. Giorgio Franceschetti, ha coordinato le operazioni di spoglio -, “un voto quanto mai compatto, unitario”, ha detto al neo eletto, ufficializzandogli l’esito elettorale. Hanno votato tutti, in tanti, e di tutte le categorie: 158 professori ordinari, 117 associati, 95 ricercatori, 6 studenti, 4 del personale tecnico-amministrativo.
Ad Ateneapoli, appena eletto, visibilmente soddisfatto, mentre stringe le mani dei colleghi, del personale, del fido ‘allievo’ – geniale (e in forte ascesa), nonché direttore di Dipartimento- prof. Gaetano Manfredi, degli studenti, afferma: “vede, questa è la grande famiglia di Ingegneria, dove si lavora tutti insieme, con senso dell’istituzione, nell’interesse della Facoltà e dei suoi principali utenti: gli studenti”. Una sintonia a cui ha molto lavorato in questi tre anni, partendo dalle “esigenze primarie”: i bagni, non sembri strano, – “riguardano la dignità e il rispetto per le persone, oltre che una necessità primaria” – per i 15.000 studenti “presenti tutti i giorni, da mattina a sera”, uno dei fiori all’occhiello della sua Presidenza (per la storia della Facoltà non è cosa da poco ed in questa direzione c’è ancora da fare). Del risultato elettorale dice: “sono molto contento. Ho ricevuto il 95% dei voti, è un risultato molto importante, non per me ma per la Facoltà, che significa un forte attaccamento all’istituzione se pensate che siamo a giugno inoltrato ed oltre una quindicina di colleghi sono, per motivi scientifici, negli Stati Uniti o in altri Paesi esteri, e tanti colleghi sono impegnati tra lezioni, laboratori didattici, ricerca scientifica e assistenza alle tesi di laurea”. E cita un dato: “nell’anno 2007 abbiamo avuto 3.000 studenti immatricolati e 2.477 laureati: 1.215 triennali, 378 specialistici, 883 quinquennali. E nel solo mese di marzo scorso, abbiamo laureato 550 studenti – quanto Ingegneria di Salerno in un intero anno –: 450 triennali e 100 specialistici. E di questi ultimi ben 55 con 110 e lode”. Questi sono i numeri di Ingegneria dai primati europei, ai primi posti anche nella classifica mondiale dell’Università di Shanghai.
Cosenza: “i nostri
laureati debbono anche saper fare impresa”
laureati debbono anche saper fare impresa”
E fra gli obiettivi per il futuro indica: “studenti preparati e meno stressati”. “Poi dovremo andare avanti con l’internazionalizzazione, l’informatizzazione, ma anche nel produrre ingegneri che sappiano anche fare impresa”. E naturalmente “c’è la legge di riforma 270 da applicare per bene”. Quindi “la bella idea, del Rettore Trombetti – tiene a specificare, n.d.r. – di realizzare un Politecnico della Campania. Dal dibattito sui giornali ho letto che gli industriali e gli imprenditori ci tengono molto” ed a questo aggancia un punto a cui lui tiene molto: “è bello laureare tanti ingegneri di qualità, però dispiace che il 40-50% vada a lavorare altrove, portando fuori dalla Campania la loro ricchezza intellettuale”. Che fare dunque? “Bisogna creare, nella nostra Regione, nuove imprese e spostare qui una parte dei centri decisionali. In parte come si sta già facendo con i centri ricerche di Boeing, Microsoft, S.T., etc.”. Conclude con i ringraziamenti al personale tecnico-amministrativo di Ingegneria: “personale di qualità e di straordinaria efficienza. Svolgono un lavoro impressionante, spaventoso, nonostante le carenze di organico. I risultati della Facoltà sono anche merito loro”. Infine una osservazione, sintomatica “dell’attaccamento alla Facoltà di tutti i suoi docenti: nonostante gli impegni istituzionali, al voto sono stati presenti anche i professori-assessori presenti nelle Giunte di Regione e Comune di Napoli: Ennio Cascetta, Nicola Mazzocca e Mario Raffa”.
Paolo Iannotti
Paolo Iannotti