Un lavoro certosino per rimodellare il calendario dei corsi. “Gli orari erano strutturati male – sottolinea Mattia Silvestre, rappresentante degli studenti – perché le lezioni finivano per accavallarsi con gli esami della prima metà di gennaio e la prima metà di giugno. Il lavoro svolto dai rappresentanti Agostino Bonauro, Costantino Mancusi e Gennaro Pagano, insieme ai docenti, è stato quello di modificare gli orari per anticipare la fine dei corsi”. “E’ stato un lavoro lungo, ma abbiamo avuto la piena disponibilità da parte della prof.ssa Paola Izzo, Presidente del Corso di Laurea, e del prof. Guglielmo Borgia”, racconta Costantino Mancusi.
Se prima, quindi, i corsi andavano a sforare finendo per entrare nei mesi considerati finestre d’esame, e quindi gennaio-febbraio e giugno-luglio, con la nuova formulazione si riesce a chiudere le lezioni entro dicembre ed entro maggio. “Gli orari giornalieri sono stati leggermente allungati, protraendo le lezioni fino alle 15.30. – continua Silvestre – Per ora sono stati definiti, però, solo i calendari di lezione per i primi tre anni, mentre si sta ancora lavorando per quarto, quinto e sesto anno”. Lezioni frontali, internato e tirocinio: i tre momenti della didattica a Medicina che spesso finiscono per accavallarsi negli ultimi anni. Già in altre occasioni, gli studenti avevano sollevato il problema degli orari durante i quali si svolge il tirocinio. “Attualmente i tirocini sono previsti in un orario che va dalle 12.30 alle 14.30 – evidenzia Mancusi – quindi proprio durante il pranzo dei degenti. E’ chiaro che in quella fascia oraria le attività di reparto sono ridotte al minimo, quindi per noi non c’è niente da fare né da imparare. La nostra richiesta è che il tirocinio venga spostato nelle prime ore della mattina, quindi verso le 8.30, in modo da partecipare a pieno all’attività del reparto. Nonostante la grande disponibilità della prof.ssa Izzo e del prof. Borgia, però abbiamo incontrato una forte resistenza da parte degli altri docenti e, comunque, molte difficoltà nell’organizzare i tirocini per gli oltre 200 studenti del corso. Stiamo comunque lavorando in maniera intensa e contiamo, per il prossimo anno, di arrivare ad una soluzione del problema”.
L’impegno degli studenti è anche su un altro fronte, quello della Biblioteca Centrale di Facoltà che “va rimodernata – dice Mancusi – perché adesso è in condizioni davvero pietose. La struttura è carente in tutto, mancano persino le sedie, e riesce ad accogliere un massimo di 100 studenti su un bacino d’utenza di circa 5000 universitari, tra le Facoltà di Medicina e di Scienze Biotecnologiche. Inoltre, i computer sono pochi e vecchi, ma soprattutto il fondo della biblioteca è scarso e superato quindi va ammodernato con altri volumi. Abbiamo avanzato le nostre richieste anche al Consiglio di Polo, in modo da riuscire a recuperare qualche risorsa”.
Valentina Orellana
Se prima, quindi, i corsi andavano a sforare finendo per entrare nei mesi considerati finestre d’esame, e quindi gennaio-febbraio e giugno-luglio, con la nuova formulazione si riesce a chiudere le lezioni entro dicembre ed entro maggio. “Gli orari giornalieri sono stati leggermente allungati, protraendo le lezioni fino alle 15.30. – continua Silvestre – Per ora sono stati definiti, però, solo i calendari di lezione per i primi tre anni, mentre si sta ancora lavorando per quarto, quinto e sesto anno”. Lezioni frontali, internato e tirocinio: i tre momenti della didattica a Medicina che spesso finiscono per accavallarsi negli ultimi anni. Già in altre occasioni, gli studenti avevano sollevato il problema degli orari durante i quali si svolge il tirocinio. “Attualmente i tirocini sono previsti in un orario che va dalle 12.30 alle 14.30 – evidenzia Mancusi – quindi proprio durante il pranzo dei degenti. E’ chiaro che in quella fascia oraria le attività di reparto sono ridotte al minimo, quindi per noi non c’è niente da fare né da imparare. La nostra richiesta è che il tirocinio venga spostato nelle prime ore della mattina, quindi verso le 8.30, in modo da partecipare a pieno all’attività del reparto. Nonostante la grande disponibilità della prof.ssa Izzo e del prof. Borgia, però abbiamo incontrato una forte resistenza da parte degli altri docenti e, comunque, molte difficoltà nell’organizzare i tirocini per gli oltre 200 studenti del corso. Stiamo comunque lavorando in maniera intensa e contiamo, per il prossimo anno, di arrivare ad una soluzione del problema”.
L’impegno degli studenti è anche su un altro fronte, quello della Biblioteca Centrale di Facoltà che “va rimodernata – dice Mancusi – perché adesso è in condizioni davvero pietose. La struttura è carente in tutto, mancano persino le sedie, e riesce ad accogliere un massimo di 100 studenti su un bacino d’utenza di circa 5000 universitari, tra le Facoltà di Medicina e di Scienze Biotecnologiche. Inoltre, i computer sono pochi e vecchi, ma soprattutto il fondo della biblioteca è scarso e superato quindi va ammodernato con altri volumi. Abbiamo avanzato le nostre richieste anche al Consiglio di Polo, in modo da riuscire a recuperare qualche risorsa”.
Valentina Orellana