Tirano un sospiro di sollievo gli studenti di Ingegneria. Avranno, da giugno, grazie al nuovo Regolamento, la possibilità di ripetere gli esami dopo 15 giorni e di veder ridotto il periodo intercorrente tra scritto e orale per gli insegnamenti che prevedono la doppia prova. “Rifiutare un voto perché non consono alla media – racconta Matteo Esposito, all’ultimo anno della Magistrale in Ingegneria Gestionale – significa comunque aspettare due mesi per poterlo ripetere, a causa del salto d’appello. Posso comprendere che per passare dal minimo della votazione al massimo non basta una settimana, ma per migliorare un voto già buono come un 26 un paio di settimane sono più che sufficienti; ora, con l’entrata in vigore di questo Regolamento, il problema non si pone più”. A causa del salto d’appello c’è anche chi ha dovuto posticipare la laurea: “A febbraio dovevo sostenere l’ultimo esame per potermi laureare – riferisce amareggiato Mattia De Simone, all’ultimo anno della Triennale in Ingegneria Aerospaziale – Purtroppo non è andato bene ed è slittato a maggio, ritardando anche la data della laurea. Mi fa molto piacere che sia stato introdotto questo Regolamento, ma ho il timore che i docenti possano trovare lo stesso un modo per non far ripetere l’esame dopo 15 giorni!”. In alcuni casi anche il solo prenotarsi fa slittare l’esame alla sessione successiva. “Alcuni miei colleghi – riferisce Luana Rinaldi, all’ultimo anno della Triennale in Ingegneria Edile – mi hanno raccontato di essersi prenotati ma non presentati ad un appello, ed il docente, per questo motivo, non ha più permesso loro di sostenere l’esame durante tutta la sessione. Sinceramente la trovo una cosa molto ingiusta soprattutto…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 20 aprile (n. 6/2018)
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