Risponde la Preside Alida Labella

Alle questioni segnalate dagli studenti, risponde la prof.ssa Alida G. Labella, Preside della Facoltà. 
Ritardi nella pubblicazione del diario d’esami. “In questo momento – chiarisce la Labella – gli amministrativi sono in una fase di ri-organizzazione. In ogni caso, il problema è quello di riuscire, ogni volta, a rispettare le esigenze di 150 commissioni. Il tutto si aggiusterà automaticamente con l’applicazione della nuova Riforma che apporterà una diminuzione del numero degli esami. Per adesso, i ragazzi sanno che ci sono sempre circa venti giorni per l’appello di gennaio e altri venti a marzo. Non capisco cosa cambia se le date si conoscono nei primi giorni di dicembre o il 12, com’è successo questa volta…”. Altra questione: il disorientamento delle matricole. Sembra sia una problematica di cui si è già discusso anche con i rappresentanti degli studenti. “Per ovviare a questa situazione e dare un aiuto alle matricole, si era pensato ad uno sportello presso il quale i rappresentanti più maturi potessero guidare i ragazzi iscritti al primo anno fornendo loro chiarimenti e consigli. Mi sembra una buona idea. In seguito, però, non è stato fatto più nulla”.
Ulteriori chiarimenti per gli studenti che scelgono di proseguire gli studi iscrivendosi ad uno dei Corsi di Laurea Specialistica presso la Facoltà di Caserta (Psicologia Clinica e dello Sviluppo e Psicologia dei Processi Cognitivi e del Recupero Funzionale). Argomento già ampiamente dibattuto con i Presidenti dei Corsi di Laurea, ma evidentemente ancora non assorbito dagli studenti. La prof.ssa Labella dà un’altra delucidazione. “Sono disposizioni ministeriali. I Corsi di Laurea Specialistica sono su trecento crediti. Quindi, risultano necessari alcuni insegnamenti che fanno parte di questi crediti. Le integrazioni sono idoneità (non viene assegnato, infatti, alcun voto) tramite le quali lo studente deve dimostrare la conoscenza relativamente a determinate tematiche”. 
Occupiamoci, ora, degli studenti del vecchio ordinamento, i quali ci avevano segnalato che una delle cause del loro rallentamento degli studi è “il salto della sessione” a cui obbligano la maggioranza di docenti. La Preside ribatte:  “non è assolutamente vero. Il problema è che gli studenti del vecchio ordinamento vengono a tentare gli esami. Piuttosto, devono capire che non si può andare avanti per tentativi presentandosi ogni mese in seduta d’esame. A seconda dei casi, poi, il docente può dare la possibilità allo studente di sostenere l’esame il mese successivo, ma chiariamo che questa non è la regola”. Per i laureandi è, inoltre, prevista ogni anno una sessione straordinaria “a cui aderisce il 90% dei docenti”. 
I servizi: partiamo dalla biblioteca che, sempre secondo gli studenti, negli ultimi quattro anni non è stata fornita di nuovi testi. “La maggioranza dei fondi è spesa proprio per l’aggiornamento della biblioteca – dice la Preside meravigliata – Abbiamo abbonamenti ad importanti riviste… è evidente che i ragazzi non sanno fare le loro ricerche. Quanto alla sorveglianza, abbiamo due responsabili molto rigorosi perché gli studenti, purtroppo, danneggiano le attrezzature… anche i testi. Molti volumi che venivano prestati ritornavano rovinati e strappati alla biblioteca. E’ per questo che non abbiamo più consentito il prestito dei libri”. La consultazione delle tesi viene definita dalla Preside una “situazione anomala”. “La tesi è un documento interno, ma non un atto ufficiale. A quale proposito i laureandi vorrebbero consultare le tesi? Per copiarle?”. Accesso all’aula multimediale: “è vero, per accedere all’aula gli studenti devono presentare una richiesta il giorno prima, perché quella stessa aula è usata per le lezioni di Informatica e come laboratorio esperienziale”. 
Gli annosi problemi logistici, come sottolineato dalla rappresentanza studentesca, sembra si facciano sentire soprattutto per l’assenza di aule studio, punti strategici di ritrovo e socializzazione. Ma la richiesta di lasciare aperte le aule dopo le lezioni non è una buona soluzione per la Preside. “Spesso sono scomparsi dalle aule computer e microfoni. Inoltre, gli studenti, a fine corso, lasciano le aule in modo pietoso, con sporcizia dappertutto… Piuttosto, visto che, per ora, sono costretti a studiare in una struttura che non riesce a contenere l’ampio numero degli iscritti, chiedano, con una buona raccolta di firme, che il Rettore indichi loro un’altra aula studio presso il nuovo aulario di viale Lincoln, all’interno del quale ci sono solo due aule destinate alla Facoltà di Psicologia”.
Intanto, i tanto attesi lavori presso l’ex Ufficio delle Poste di Caserta, futura sede della Facoltà, sono stati nuovamente rinviati “forse a gennaio”, ci aggiorna la Preside pronta a combattere insieme agli studenti per la nuova sede. Ma, per fare in modo che i Corsi di Laurea funzionino, c’è bisogno che anche i ragazzi siano parte attiva. “Mi dispiace di queste sfasature, ma anche gli studenti devono essere partecipi, manifestando il loro senso di appartenenza in modo responsabile, io non li penalizzerò mai, anzi sarò fiera di rappresentarli”.
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