Vigliena: le idee progettuali degli studenti

Idee progettuali per il risanamento di Vigliena, il tema della quinta edizione di Concorso Gravina, il premio riservato agli studenti di Architettura, voluto dalla Facoltà e dalla Napoletanagas, che prende il nome proprio dalla storica sede di via Monteoliveto edificata tra il 1513 e il 1549 da Ferdinando Orsini, duca di Gravina.
La cerimonia di premiazione dei vincitori dell’edizione 2007 si è svolta il 12 marzo nell’Aula Gioffredo, alla presenza di istituzioni accademiche e politiche.
“Con questo Concorso abbiamo voluto reinventare la tradizione – spiega il Preside Benedetto Gravagnuolo – Una tradizione che risale al 1800 quando gli studenti di Architettura usavano redigere progetti e partecipare a concorsi. Così da cinque anni organizziamo questo Premio che interessa aree marginali della città”. 
Quest’anno si è lavorato sul Forte di Vigliena nel quartiere San Giovanni, ultima roccaforte dei giacobini della Repubblica Napoletana del 1799 attaccati dalle truppe Sanfediste del Cardinale Ruffolo, e quindi importante elemento di memoria storica e monumentale per l’intera città di Napoli, attualmente in completo stato d’abbandono.
“Il Concorso rappresenta un punto fondamentale del nostro impegno nella didattica come nel rapporto con la città – evidenzia il prof. Francesco Bruno, Presidente della Commissione Giudicatrice – Il tema di quest’anno è stato particolarmente difficile perché interessa una situazione molto compromessa. Il progetto, però, non riguarda il restauro del Forte ma il risanamento ambientale del contesto”. Gli studenti sono stati, quindi, invitati a cimentarsi nell’individuazione d’idee progettuali per il risanamento urbanistico dell’area, per la fruizione e visita del Forte.
“Oggi il quartiere di San Giovanni è un deserto. Molte fabbriche che prima erano presenti sul territorio sono scomparse e sono rimasti solo capannoni vuoti. Negli anni sono stati messi in campo tanti progetti – un porto turistico e l’Università – ed in quest’ottica il recupero del Forte rappresenta il completamento e la razionalizzazione di questi sforzi. Ragionamenti sul Forte Vigliena troppe volte sono stati fatti e poi sono caduti nel vuoto, come il progetto di restauro che spero possa ripartire presto. Questa iniziativa è sicuramente di spinta”, sottolinea la dott.ssa Anna Cozzino, Presidente VI Municipalità Barra-San Giovanni-Ponticelli. Ma cosa si può creare intorno a questo progetto? Si chiede l’on. Andrea Geremicca, Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, il quale teme che tutto possa andare perso in una bolla di sapone. “La mia paura – dice – è che tra qualche anno questa venga ricordata solo come una bella idea, poi dimenticata: noi potremmo fare uno sforzo per legare i valori generali del Concorso con la fattibilità dell’iniziativa”.
“Forte Vigliena è stato un luogo molto importante nella Rivoluzione del 1799 – afferma l’avv. Vittorio Brun, Vice Presidente amministratore delegato della Napoletanagas – e proprio da lì deve partire una nuova rivoluzione culturale, che risollevi la città. La compagnia Napoletanagas, già da cinque anni, ha intrapreso un percorso di avvicinamento al territorio ed ai giovani attraverso diverse iniziative. Il nostro contributo al Concorso Gravina rientra proprio in questa ottica”.
Il Concorso dunque come momento per dare spazio ai giovani, alle loro idee innovative, e per aprire la Facoltà al mondo esterno.
“L’idea alla base del Concorso può diventare anche uno stimolo programmatico in vista della nuova Presidenza della Facoltà di Architettura per far sì che – azzarda l’Assessore provinciale all’Urbanistica che è anche docente della Facoltà, prof. Domenico Moccia – questa Istituzione si ponga il problema della sua utilità sociale ed esca dalla sua introversione. La Facoltà si deve sentire pienamente titolata a dare un contributo significativo per risolvere i problemi cittadini, anche in campo energetico”.
“Bisogna individuare le strategie con cui siamo in grado di capire la realtà e – aggiunge il prof. Michelangelo Russo, membro della Commissione Giudicatrice – oggi siamo di fronte a sguardi giovani che sono riusciti a vedere il monumento del Forte in rapporto con la città. Il sapere tecnico si mette, così, a disposizione per una ricostruzione dei valori”.
Idee “originali” e 
un po’ di “poesia”
Di tutti i progetti inviati, tre sono stati premiati, con una targa e un premio in denaro: 3.500, 2.500 e 1.500 euro, rispettivamente per il primo, il secondo e il terzo posto. Pierpaolo Pagliano, Tiziana Vitiello e Salvatore Perrucci sono i vincitori del primo premio per il progetto ‘Attrazione Tettonica’, giudicata come “l’idea che meglio sviluppa le aspettative del bando” – spiega il prof. Bruno; Maura Caturano con ‘Fractures’ ha conquistato il secondo posto con un “lavoro che presenta un’idea molto originale”; bronzo per Carla Grimaldi e Fabio Buonocore con ‘Dramma e Poema’, lavoro che “mostra una sensibilità al dialogo con il contesto e una certa dose di poesia”.
“Avremmo sempre voluto partecipare ad un concorso del genere perché offre un’opportunità di approfondimento diversa dai corsi in aula”, spiega Pagliano, studente al quinto anno di Architettura e capogruppo dei vincitori. Continua: “abbiamo elaborato il nostro progetto in circa un mese e mezzo, con un lavoro d’équipe. Abbiamo effettuato sopralluoghi e confrontato tutti i piani precedenti per metterli in relazione con le nostre idee. E’ stato molto stimolante”. Entusiasmo anche nelle parole di Maura Caturano che sottolinea come queste esperienze didattico-pratiche siano “una grande opportunità per i giovani che possono, così, mettere alla prova se stessi e le proprie conoscenze. E questo è anche il motivo per cui ho scelto di partecipare da sola. Comunque sarebbe andata, la responsabilità sarebbe stata solo mia. L’Università dovrebbe organizzare più iniziative del genere”.
Valentina Orellana
- Advertisement -




Articoli Correlati