‘I venerdì della sicurezza’

Investire in sicurezza aiuta a prevenire gli infortuni sul lavoro. Questa l’ottica che ha dato vita al corso i “Venerdì della sicurezza”, ciclo formativo gratuito per gli studenti, giunto alla sesta edizione. A coordinare le lezioni, tenute da docenti volontari, sono il prof. Fabrizio Leccisi, docente di Organizzazione del Cantiere, e Paola Francesca Nisticò, vice coordinatore Commissione Sicurezza dell’Ordine degli Ingegneri. L’iniziativa, nata dall’intesa tra l’INAIL, il Centro Formazione Sicurezza Napoli (CFS) e la Scuola Politecnica, è rivolta agli studenti del secondo anno della Magistrale in Ingegneria Edile che hanno seguito l’esame di Sicurezza nei Cantieri Mobili e a quelli del quinto anno di Ingegneria Edile-Architettura che hanno frequentato Organizzazione del Cantiere. Un’imperdibile opportunità perché al termine degli incontri e dopo aver sostenuto un test si acquisisce la qualifica di Coordinatori della  sicurezza per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. “L’idea di istituire questo ciclo di seminari – riferisce il prof. Leccisi – è nata da un percorso lunghissimo iniziato nel 2008, anno in cui è stato emanato il Decreto Legislativo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Passo dopo passo, siamo finalmente riusciti ad inaugurare la prima edizione nel 2012”. La partecipazione a questi dieci incontri, che si svolgono rigorosamente di venerdì, è doppiamente vantaggiosa per gli studenti, sia dal punto di vista didattico, per gli insegnamenti trasmessi, sia da quello economico. “La qualifica – continua Leccisi – viene rilasciata solo in seguito ad un corso di 120 ore, obbligatorio per legge, che costa sui cinquecento euro, mentre per gli studenti è gratuito. Inoltre, per i neolaureati significa partire con una marcia in più! Nel mondo lavorativo, infatti, si presta sempre più attenzione alla sicurezza dei lavoratori; essere esperti in materia è un notevole vantaggio anche per la partecipazione alle gare d’appalto”. Passione ed etica spingono i coordinatori a farsi in quattro per continuare a realizzare il corso: “Se anche un solo studente, con le nozioni apprese durante questi seminari, può evitare che un operaio si faccia male – riferisce l’ing. Nisticò – è stato tempo ben speso. Certo, l’organizzazione di queste attività richiede un notevole dispendio di energie, ma lo faccio con piacere anche perché sono esperienze formative per i ragazzi”. 
Positivo è anche il riscontro degli studenti. “Alcune lezioni hanno superato di gran lunga le aspettative iniziali, adesso non vedo l’ora di partecipare alla prossima visita in cantiere. Non c’è niente di più formativo che unire la teoria con la pratica! Quando siamo entrati nel cantiere della metropolitana a Capodichino è stato bellissimo vedere praticamente l’organizzazione del lavoro”, racconta Marialuisa Palumbo. È molto interessante, fa notare Erica De Caprio, “anche interfacciarsi con i vari enti, infatti, durante questi incontri stiamo approfondendo diversi aspetti utili per la professione”. Una proposta: “far andare di pari passo questi seminari con il laboratorio che seguiamo per l’esame di Organizzazione del cantiere. Molti argomenti spiegati durante il corso sono utili per redigere gli elaborati”. L’iniziativa costituisce anche un’occasione per rafforzare il curriculum vitae degli studenti: “Ho deciso di frequentare il seminario – afferma Gaia Vioto – perché è sicuramente una competenza in più e consente di lasciare aperta un’altra strada”. Dello stesso parere è Andrea Pastore: “Il tema della sicurezza per noi ingegneri è fondamentale, nella mia vita professionale non vorrei precludermi alcuna possibilità. Quindi, perché no, sarebbe molto bello essere un giorno cse o csp”. Le possibilità lavorative in questo settore, d’altra parte, non mancano. Lo evidenzia Daniela Volpe: “Basta effettuare una ricerca sui motori per trovare lavoro, come Indeed, per capire quanto siano richieste le figure in ambito sicurezza”. Avvalora la sua tesi la testimonianza di Alessio Riccio, partecipante alla prima edizione dei ‘Venerdì’ e oggi libero professionista, che racconta: “Grazie alla qualifica, ho potuto fare sicurezza su due cantieri e lavorare come direttore dei lavori su piccoli cantieri. Per fortuna ho seguito questo corso quando ero ancora studente. Quando si lavora diventa difficile trovare il tempo, ma anche la concentrazione, per seguire un corso così impegnativo”. Sono stati attribuiti, negli anni, ben 223 attestati. Numero destinato a crescere con i partecipanti della sesta edizione.
Maria Maio
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