Sono iniziati solo da qualche giorno i corsi alla Facoltà di Giurispruenza, eppure, tra le aule gremite e i corridoi affollati dell’aulario di via Perla, a S. Maria Capua Vetere, si respira un’atmosfera da anno accademico inoltrato. Ritornano alla routine alcuni studenti, mentre altri, le matricole, iniziano un nuovo cammino: ormai lontani dai banchi del vecchio liceo, i neo-diplomati si trovano catapultati in una realtà lontana anni luce dall’esperienza appena conclusa, ma non per tutti questo cambiamento avviene in modo traumatico. Carichi di speranze e, immancabilmente, anche di qualche timore, questa schiera di inesperti studenti, sembra avere le idee chiare riguardo il proprio futuro. Luisa Vicigrato, da Casapesenna, pur provenendo da un istituto tecnico, non si è fatta spaventare nella scelta di una Facoltà prettamente umanistica: “Sono consapevole che potrei trovare qualche difficoltà: dovrò cambiare il mio metodo di studio e puntare molto di più sull’abilità linguistica di quanto i miei studi precedenti mi abbiano imposto. Però sono convinta che la mia strada sia quella dell’avvocatura. Fino ad ora sono pienamente soddisfatta della mia scelta: l’organizzazione è ottima e gli spazi assolutamente idonei”. Molti studenti arrivano anche da altre province, come Elena Santoro, da Limatola (Benevento): “Ho vissuto in modo assolutamente sereno il passaggio dal liceo all’università: i corsi e gli orari sono organizzati ottimamente e siamo divisi in due gruppi in ordine alfabetico A-L ed M-Z. Se proprio dovessi trovare qualcosa che mi spaventa, beh, sarebbe l’esame di Diritto Privato”. Non tutti gli studenti, però, condividono gli stessi timori: “Mi spaventano i 5 anni e la possibilità di non riuscire a restare in regola con gli esami – afferma Elena Toscano – La mia non è stata una scelta facile, ma mi sono informata a lungo prima di decidere e devo ammettere che sono abbastanza contenta della decisione presa, anche se ho qualche difficoltà nel comprendere alcuni termini specifici usati dai professori”. Singolare anche la scelta di molti studenti, che hanno preferito la tranquillità di Santa Maria Capua Vetere al caos della metropoli partenopea. Anna Martire, da Frignano, ha preferito la SUN “perchè riesco ad arrivarci più facilmente ed è meno caotica della Federico II. Mi trovo benissimo qui, c’è un ambiente splendido: ci sono tutte le condizioni per cui possa realizzare il mio sogno di diventare avvocato”. E’ dello stesso parere Rosa Piscopo di Caivano: “Anche se più lontana, mi hanno consigliato molti di scegliere la SUN, per ambiente ed organizzazione migliori ed ho potuto constatarlo io stessa. Il mio sogno sarebbe quello di dventare un notaio, incrociamo le dita anche se la strada sarà in salita”. Maria Vargas, da Casaluce, invece, ha aspettative diverse: “il mio obiettivo è quello di arruolarmi: amo l’arma e la vita militare, ma ho scelto Giurisprudenza perchè adoro il diritto. Nonostante all’inizio fossi un pò titubante, all’Ufficio di Orientamento mi hanno dato tutte le delucidazioni di cui avevo bisogno”. Se le matricole promuovono a pieni voti la loro nuova Facoltà, le cose sembrano cambiare discutendo con chi in questa Facoltà studia da più anni: Michele Lombardi, da Maddaloni, dopo due anni di corso è in procinto di trasferisi ad Economia: “Sono arrivato a questa scelta perché mi sono reso conto che trovare lavoro nel settore giuridico è troppo difficile. Ci sono troppi giuristi e troppo spesso la professione è tramandata di padre in figlio. Sono dell’idea che si dovrebbe adottare il numero chiuso perchè troppe persone, non avendo superato i test in altre Facoltà, scelgono questa come ripiego. Ero convinto che quella dell’avvocatura fosse la mia strada, potendo contare su un’ottima dialettica, ma la Facoltà si è dimostrata diversa da quello che mi aspettavo. Se dovessi dare un consiglio alle matricole, sarebbe proprio di iscriversi solo se si ha voglia di studiare e di seguire in particolare il corso di Diritto Privato, un esame quasi impossibile da superare”. Concetta Roberti, di S. Maria C.V., iscritta al secondo anno, afferma: “Al secondo anno c’è quasi una selezione naturale, non siamo più divisi in gruppi ma seguiamo tutti insieme. Ai nuovi iscritti posso solo consigliare di non perdersi d’animo se non riescono subito ad allacciare nuove amicizie: questo è un ambiente dove regna un pò di diffidenza. Per quanto riguarda la didattica, attenzione a Diritto Pubblico e Diritto Privato”.
Anna Verrillo
Anna Verrillo