Sacrificio, volontà e passione. Sono questi gli ingredienti indispensabili per portare avanti con successo gli studi in una Facoltà scientifica con 18mila iscritti e almeno 2500 fuori corso. “All’università bisogna imparare ad autoresponsabilizzarsi, un sacrifico immane, perché te lo devi infliggere da solo. Superare l’esame è l’unica soddisfazione, ma può anche darsi che non si superi e allora la volontà non basta, serve la passione”, dice Domenico Petrazzuoli, Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà. “All’inizio bisogna essere pronti ad affrontare un carico di nozioni la cui utilità sarà chiara solo in seguito. Con la riforma dello scorso anno, l’Università ha fatto un passo indietro verso una formazione molto più densa e corposa e credo sia un bene perchè so le lacune che lascia fare trenta esami di corsa. Per questo credo che i ragazzi debbano sapere che si apprestano a vivere sulla propria pelle un’innovazione di cui nessuno può immaginare gli esiti. È dura e forse è un bene non ascoltare i predecessori”. Altri consigli per vivere appieno questa esperienza? “Come dicono spesso i nostri professori, l’Università è l’ultimo ascensore sociale della nostra società, che mette in contatto persone di provenienza ed estrazione sociale diverse. Per questo consiglio di vivere l’Università, di organizzarsi e fare nuove amicizie. Condividere la stessa sorte aiuta, altrimenti è una tragedia”. Il maggior numero dei rappresentanti degli studenti di Ingegneria è iscritto all’Associazione ASSI, che svolge una serie di iniziative di orientamento rivolte alle matricole, che vanno dalla presentazione dei Corsi di Laurea all’aiuto nella compilazione dell’ISEE. “Quest’anno lanceremo il portale dovedormo.info, con tutte le informazioni relative agli alloggi disponibili intorno alle sedi della Facoltà ed ai contratti, perché nessuno sa che la legge prevede un contratto per studenti, che non richiede alcuna maggiorazione sul prezzo”.