“E’ un’occasione da non perdere”

“Rivolgetevi pure al Com ma non trascurate l’occasione di poter parlare direttamente con uno dei docenti che fanno parte del corso di laurea scelto. E’ un’occasione che serve a schiarirsi la mente, ad ampliare i propri orizzonti, a cominciare con il piede giusto il proprio percorso universitario”, afferma convinto il professor Salvatore Cerasuolo, docente di Filologia Greca e Latina e Presidente della Commissione per l’Orientamento ed i Piani di Studio. Anche quest’anno, dagli inizi di ottobre, riprende il calendario degli incontri settimanali curati dallo stesso corpo docente. Un calendario per ogni Corso di laurea che consentirà a matricole e non, di presentare e vedere approvato il proprio piano di studio, che va consegnato già dal primo anno e che può essere aggiornato e modificato a seconda delle esigenze. In altri casi lo studente può presentare il piano direttamente alla segreteria studenti entro il 31 dicembre ma senza avere la garanzia che non ci siano errori. Un’operazione che richiede tempo e file estenuanti agli sportelli. Il professor Cerasuolo ci ha, infatti, illustrato i dati riferiti allo scorso anno in merito alle domande dei piani presentate entro i termini statutari. Dati che si commentano da soli e che mostrano come un servizio tanto importante venga disatteso proprio dagli studenti i quali, per disinformazione o per timidezza – c’è anche quest’aspetto che va considerato –, disertano l’incontro con i docenti. Lo scorso anno sono stati presentati 3.507 piani di studio; di questi solo il diciotto per cento ha ottenuto il via libera direttamente dalla commissione esaminatrice entro 31 dicembre ’99: esattamente 600 domande. Tutte le altre sono state approvate da gennaio  in poi. Vale a dire all’incirca 2.900 piani di studio che corrispondono all’ottantadue per cento. Mentre, invece, le domande respinte per vizio di forma e che hanno richiesto la convocazione degli studenti sono state 503, cioè il quattordici per cento. Duecento i piani consegnati da studenti che hanno fatto richiesta di passaggio e di trasferimento da una facoltà all’altra. Seicento quelli fatti pervenire da studenti fuori corso.
“Non capisco perché gli studenti non vengano ai colloqui, magari forse è davvero per timidezza, non so darmi un’altra spiegazione -conclude il presidente della Commissione-Anche perché ogni anno viene data sempre una grandissima informazione. Lo si fa nell’interesse di chi sceglie i nostri corsi, per dare una mano in una scelta che può essere decisiva. All’informazione generale si deve affiancare un momento di riflessione che solo un docente è in grado di offrire. Non ci si può limitare ai consigli generici, alle indicazioni che restano in superficie, occorre saperne di più, in particolar modo quando si opta per un piano di studio libero, non statutario, dove è fondamentale avere una guida precisa per presentare un disegno di studio pieno di incertezze e contraddizioni. Senza dimenticare, poi, che la scelta di un esame rispetto ad un altro può essere determinante anche in termini di concorsi, visto la riforma delle attuali classi concorsuali, sulle quali continuiamo ad aggiornarci di continuo”.   (E.Di M.)
- Advertisement -




Articoli Correlati