“Erasmus Hour” ogni giovedì per gli studenti del Dipartimento di Ingegneria Chimica

Keep calm e Supera gli esami è l’incoraggiamento – scherzoso, ma non troppo – che ha dato il via alla giornata di presentazione delle attività Erasmus del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale (DICMaPI), tenutasi il 26 settembre presso la sede di Piazzale Tecchio. La dott.ssa Paola Desidery, capo Ufficio Supporto alla direzione e alla gestione e valutazione della didattica e della ricerca, ha presentato, in una cinquantina di diapositive, il programma Erasmus+ che prevede la mobilità per fini di studio o per svolgere tirocini all’estero e ha fornito le informazioni fondamentali relative agli accordi con le università straniere, a tempistiche e modulistiche e ai contatti utili per gli studenti. All’incontro, indirizzato agli studenti dei Corsi di Laurea in Ingegneria Chimica, Scienza ed Ingegneria dei Materiali, Ingegneria dei Materiali e Industrial Bioengineering, hanno preso parte anche alcuni docenti promotori degli accordi. “Molti studenti si approcciano all’Erasmus con ansia. Il primo consiglio che voglio darvi: l’ansia lasciatela a casa e vivete questa esperienza con gioia. Prestate attenzione a questa diapositiva e leggete cosa c’è scritto: Be an Erasmus Student and enjoy this way of life. L’Erasmus è una grande opportunità di crescita personale, culturale e professionale che vi aiuterà a perfezionare le lingue straniere e a capire come sono organizzate le altre università”, ha esordito la dott.ssa Desidery.
Gli studenti interessati dovranno attendere gennaio per la pubblicazione del nuovo bando con le indicazioni relative alle destinazioni, al numero e alla durata delle borse Erasmus e alle conoscenze linguistiche richieste.
Terminate le slide, la dott.ssa Desidery ha comunicato l’avvio di una iniziativa: l’Erasmus Hour che si tiene da ottobre ogni giovedì dalle 14.00 alle 15.00 presso l’Aula Malquori. Durante quest’ora gli studenti potranno incontrare i promotori degli accordi e il responsabile amministrativo Erasmus e porre le loro domande.
“Siate intraprendenti e non vi scoraggiate. Conoscere un’altra società e un sistema universitario differente dal vostro vi aiuterà a capire chi siete, da dove venite e ad apprezzare il vostro Corso di Laurea. Sappiate anche questo… siete apprezzatissimi all’estero, molte università straniere ci chiedono di inviare più studenti. Siatene orgogliosi!”, ha detto il prof. Stefano Guido che ha poi risposto alle domande degli studenti insieme ai suoi colleghi Roberto Teti e Valentina Ambrogi. 
“Sono una studentessa di Industrial Bioengineering. Quali opportunità ci sono per me e i miei colleghi?”. “Attualmente è prevista una sola destinazione, ma il nostro desiderio è attivare nuovi accordi. Vi invitiamo ad essere parte attiva di questo processo e farvi promotori presso il Consiglio del vostro Corso di studio”.
“È possibile partecipare sia al bando per la mobilità di studio che a quello per l’Erasmus Traineeship?”. “Potete partecipare sia all’uno che all’altro, naturalmente non a tutti e due in contemporanea”.
“L’algoritmo di selezione è lo stesso per entrambi i bandi?”. “Si tiene conto della media, ma anche degli esami e delle attività che intendete svolgere all’estero. Nel caso della mobilità per fini di studio c’è un contesto già organizzato. Non è così per l’Erasmus Traineeship: l’accordo non si materializza automaticamente e lo studente deve verificare prima di poter effettivamente svolgere l’attività che ha previsto. Lo stesso vale per chi vuole preparare la tesi all’estero. Bisogna verificare che dall’altra parte ci sia un docente disponibile, ma questa verifica va fatta prima di firmare il contratto e non certo arrivati sul posto”.
Carol Simeoli
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