“La frequenza, un’ancora di salvataggio”

“Il diritto si orienta su strutture logiche un po’ diverse da quelle insegnate nelle scuole superiori. Al primo anno, per questo, cerchiamo di  compiere una ‘riconciliazione’ con il mondo giuridico. Le matricole vengono avvicinate, fin dai primi giorni, a nuovi concetti e nuove metodologie, affinché comprendano la specificità del linguaggio giuridico e si preparino a modificare la propria forma mentis”, afferma il prof. Angelo Puglisi, delegato all’orientamento della Facoltà. Scegliere la strada del diritto cambia la prospettiva della propria vita. “Mentre il fisico può stare chiuso nel proprio laboratorio – argomenta il docente – il giurista deve relazionarsi con il mondo esterno. Un buon studente è colui che ha una forte propensione umana a relazionarsi, che è vicino alla politica e alle Istituzioni. La nostra Facoltà, più che proiettata verso tecnicità estreme, cerca di trovare il punto d’unione fra norme e socialità”. Il docente sfata il luogo comune che gli studi giuridici siano del tutto statici: “questi studi impegnano il pensiero critico-logico. Le capacità mnemoniche sono sicuramente vantaggiose, ma del tutto insufficienti se, accanto alle nozioni classiche, non siano state acquisite nozioni logico-mentali”. 
Certo, la strada da intraprendere è lunga e insidiosa. “Nelle prime settimane di corso si vede la tempra dello studente. L’affollamento momentaneo può scoraggiare, ma la voglia di sapere, di conoscere, deve essere un buon motivo per restare in aula e seguire le lezioni. La frequenza è la prima ancora di salvataggio”. Perché gli studenti che hanno ottimi risultati sono “Quelli che resistono, frequentano con passione ed hanno pazienza”. Ancora tantissimi, purtroppo, coloro che abbandonano: ben il 30-40 per cento degli studenti cambia rotta dopo il primo biennio. “Un dato certamente allarmante – commenta il prof. Puglisi – ma nella maggior parte dei casi chi lascia non è motivato”. Per limitare la dispersione, la Facoltà attiva un servizio di tutorato con la collaborazione di laureandi, specializzandi e dottorandi. “Dal prossimo anno l’organico dell’Ufficio Orientamento si amplierà del 65%, proprio per offrire maggiore accoglienza alle matricole. Da settembre avremo la rosa dei componenti e una location ben definita”. Si pensa ad “una sorta di assistenza personalizzata, fatta da giovani che abbiano un’esperienza fresca, da studenti. Non uno sportello burocratico, ma un punto di riferimento per ogni matricola”. 
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