Un’opportunità carina e stimolante da cogliere durante il primo anno di corso è la Moot Court Competition, simulazione processuale, in ordine ad un caso di diritto civile, che coinvolge le matricole alle prese col Diritto Privato. Promossa dall’associazione studentesca Elsa Napoli, la simulazione dà modo agli studenti di cimentarsi con un vero e proprio processo civile. Indossate le toghe e sfoderate le arringhe, le matricole si confrontano per la prima volta con il mondo delle aule giudiziarie. “La simulazione per gli studenti del primo anno è molto importante. Perché da un lato aiuta a capire che il diritto è regolazione di rapporti sociali, dall’altro aiuta il gruppo a formarsi e sostenersi. Fare pratica in questo modo avvantaggia sicuramente chi si appresta a sostenere l’esame”, dice il prof. Fernando Bocchini, docente di Diritto Privato, nonché promotore con l’Elsa della manifestazione. Grazie alle arringhe, “gli studenti prendono familiarità col diritto scritto e imparano a discutere in pubblico. Invito le matricole del prossimo anno a partecipare, anche se non frequentano il mio corso”. Soddisfatta la studentessa che quest’anno si è aggiudicata il premio come ‘Miglior Difensore’. “Un’esperienza entusiasmante che mi ha aiutato ad affrontare con positività l’esame più difficile del primo anno. Grazie alla simulazione, mi sento più forte e molto più preparata”, racconta Loredana Biannucci. La studentessa consiglia ai suoi prossimi colleghi di “seguire i seminari giuridici che si tengono in Facoltà perché gli argomenti trattati sono veramente molto attuali; partecipare al cineforum – dopo la proiezione dei film si apre un lungo dibattito con esperti e docenti”. E’ un modo, sottolinea, per aprire la mente “riscontrando il diritto in tutte le azioni del vivere quotidiano. Gli incontri danno quella concretezza che manca ai manuali e rendono il percorso di studi meno monotono e monocorde”.