“Lo sciopero per noi studenti è stato una catastrofe!”

Disagi per lo sciopero dei docenti, carenza di aule studio e sovrapposizione di alcuni corsi: questi i punti del cahier de doléance dei rappresentanti in Consiglio di Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici (Disae). “L’anno è iniziato con il problema della data di esame di settembre, annullata da molti docenti che hanno aderito allo sciopero nazionale – racconta Francesca Manna – Abbiamo vissuto un’estate in bilico, non sapendo se e cosa studiare. E solo le ultime settimane di settembre abbiamo avuto la conferma che la maggior parte degli appelli erano saltati. Quindi, fino a fine mese non sapevamo nulla. Chi doveva dare l’ultimo esame prima di laurearsi ha vissuto questa situazione con molta ansia. Adesso sono state stabilite delle date straordinarie ad ottobre per i fuori corso, mentre per gli altri sarà a discrezione dei docenti. Lo sciopero per noi studenti è stato una catastrofe! Adesso ci troveremo, bene che va, a sostenere gli esami durante i corsi o a dicembre-gennaio direttamente, saltando un appello”. Tiene ad aggiungere: “i docenti sono stati per lo più molto disponibili, rispondendo alle nostre mail e mettendoci al corrente della situazione, ma ci sono stati anche casi in cui i ragazzi sono andati in Dipartimento per sostenere l’esame e hanno trovato l’avviso dell’annullamento senza alcun preavviso da parte del docente”. “Molti docenti hanno fissato gli appelli ad ottobre, dando precedenza a chi si deve laureare – sottolinea anche Adriana Tufano – Credo che, dopo una confusione iniziale, il disagio sia stato recuperato”. Tra le problematiche avanzate dagli studenti, anche la sovrapposizione di alcuni corsi, in particolare quelli opzionali: “Tra le 12.30 e le 16.30 ci sono ben quattro corsi che si accavallano. Si tratta di materie a scelta, però noi del terzo anno, ad esempio, ne dobbiamo scegliere due e, quindi, le opzioni si restringono. Abbiamo chiesto ai docenti se si può organizzare diversamente l’orario, ma ci rendiamo conto che non è facile trovare la giusta
disponibilità di aule”, racconta Manna. Poi segnala: “Abbiamo anche chiesto un maggiore utilizzo delle prove intercorso. Io quest’anno la sosterrò con la prof.ssa Canale, ma in tre anni è la prima prova intercorso che svolgo! Si tratta di uno strumento molto utile per valutare la nostra preparazione prima dell’esame e anche per suddividere il carico di lavoro, ma la maggior parte dei docenti non lo utilizza”. Pochi problemi sulle strutture dove, ricorda Tufano, “al Disae siamo in pochi, quindi non abbiamo grandi disagi per quanto riguarda le aule. Sicuramente dei problemi ci sono sulle aule studio. Ce n’è una, ma non è sufficiente e non ci fermiamo mai a studiare a Monte di Dio”. “La nostra è una struttura bellissima, che ha molte potenzialità, ma purtroppo poco sfruttate – conferma Manna – Abbiamo una sola sala lettura che è impraticabile, troppo piena e rumorosa. Ci vorrebbe, quanto meno, una vigilanza per mantenere il silenzio. In generale la nostra sede non ha spazi di aggregazione: basti pensare che molti di noi vanno a studiare alla vicina Biblioteca Nazionale! Poi anche la mancanza di un bar o macchinette ci crea disagi. Anche per una bottiglietta d’acqua bisogna uscire. Ta una lezione e l’altra, però, ci sono circa 10 minuti di pausa, spesso insufficienti per arrivare al bar a Monte di Dio”. “Sulla strada ci sono almeno due bar molto forniti che offrono diverse alternative anche per il pranzo”, afferma, invece ,Tufano, che non ritiene un grave disagio la mancanza di spazi ristoro interni. Ultimo neo: nei bagni manca sempre la carta igienica.
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