Inizio corsi regolare alla Scuola di Economia e Giurisprudenza della Parthenope, dove, dopo precorsi e test, si è dato il via alle lezioni nell’ultima settimana di settembre per i Corsi di Laurea Triennali e per le Specialistiche. “Il mese di settembre ci ha visti impegnati nell’accoglienza e nelle prove di autovalutazione svolte il 22. Sono già in programma nell’anno accademico incontri con esperti ed esponenti delle categorie professionali per presentare ulteriormente il Corso e approfondire le tematiche studiate attraverso testimonianze dirette”, spiega il prof. Floro Ernesto Caroleo, Coordinatore del Corso di Studi Triennale in Management delle Imprese Turistiche del DISAE (Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici). Il Corso vede una novità importante: la possibilità, al terzo anno, di scegliere dei percorsi specifici, tra cui uno in Gestione delle imprese turistiche e uno in Gestione degli enti culturali.
“Puntiamo molto su questi percorsi perché una problematica urgente che investe gli enti – musei o siti archeologici – è la mancanza di professionisti nella gestione, che curino aspetti di comunicazione o di marketing. Prevediamo, quindi, degli incontri e delle iniziative volte ad approfondire queste tematiche,
in modo da dare un quadro più ampio e puntuale delle prospettive offerte sia nell’ambito delle organizzazioni culturali che delle imprese turistiche. Il gruppo di Assicurazione della Qualità del Dipartimento sta lavorando su questo e presto ci sarà un calendario delle iniziative”. La novità di quest’anno per quanto
riguarda il Corso di Economia Aziendale, spiega, invece, la prof.ssa Maria Fortuna Pietroluongo, docente di Metodi di Matematica Applicata, “è la divisione su tre canali, in base al cognome. Abbiamo iniziato le lezioni con circa 100 studenti per aula, i quali si sono potuti sedere tutti senza difficoltà. Con classi più piccole si riesce sicuramente a seguire meglio i ragazzi, ad avere un contatto più diretto, e questo è molto importante soprattutto per materie come la mia dove la spiegazione deve arrivare ben chiara a tutti. Durante la mia prima giornata di lezione, il 27 settembre, ho cercato di introdurre i ragazzi a quella che è la vita universitaria e come sarà strutturato il corso, per loro infatti è stata la prima lezione in assoluto. Il passaggio dal liceo all’università è sempre traumatico, quindi la prima è sicuramente una lezione introduttiva, durante la quale illustro anche la mia disciplina e gli obiettivi del corso, le modalità d’esame e rispondo alle loro domande”.
“Puntiamo molto su questi percorsi perché una problematica urgente che investe gli enti – musei o siti archeologici – è la mancanza di professionisti nella gestione, che curino aspetti di comunicazione o di marketing. Prevediamo, quindi, degli incontri e delle iniziative volte ad approfondire queste tematiche,
in modo da dare un quadro più ampio e puntuale delle prospettive offerte sia nell’ambito delle organizzazioni culturali che delle imprese turistiche. Il gruppo di Assicurazione della Qualità del Dipartimento sta lavorando su questo e presto ci sarà un calendario delle iniziative”. La novità di quest’anno per quanto
riguarda il Corso di Economia Aziendale, spiega, invece, la prof.ssa Maria Fortuna Pietroluongo, docente di Metodi di Matematica Applicata, “è la divisione su tre canali, in base al cognome. Abbiamo iniziato le lezioni con circa 100 studenti per aula, i quali si sono potuti sedere tutti senza difficoltà. Con classi più piccole si riesce sicuramente a seguire meglio i ragazzi, ad avere un contatto più diretto, e questo è molto importante soprattutto per materie come la mia dove la spiegazione deve arrivare ben chiara a tutti. Durante la mia prima giornata di lezione, il 27 settembre, ho cercato di introdurre i ragazzi a quella che è la vita universitaria e come sarà strutturato il corso, per loro infatti è stata la prima lezione in assoluto. Il passaggio dal liceo all’università è sempre traumatico, quindi la prima è sicuramente una lezione introduttiva, durante la quale illustro anche la mia disciplina e gli obiettivi del corso, le modalità d’esame e rispondo alle loro domande”.
Il metodo di studio
I ragazzi – continua la docente – il più delle volte non sanno come muoversi: “nonostante i tanti incontri di orientamento, hanno necessità
di indicazioni pratiche e consigli sul metodo di studio da utilizzare. Ad esempio, molto spesso non sanno della possibilità di recarsi dal docente durante il ricevimento per chiedere chiarimenti”. Inoltre, la matematica è sempre una materia che spaventa: “noi svolgiamo test e precorsi proprio per assicurare agli iscritti una preparazione comune di base, da cui poi si svilupperanno le lezioni. Illustro sempre gli argomenti che saranno trattati durante l’anno proprio per tranquillizzare i ragazzi, informarli e far capire perché un insegnamento come Metodi di matematica applicata sarà utile loro durante il percorso
accademico e quanto sia finalizzato allo studio degli altri esami. Sarà lo strumento per capire quello che verrà dopo, ma all’inizio sembra una materia inutile”. Aule molto più vivibili e un inizio senza scossoni anche per la prof.ssa Daniela Mancini, docente di Economia Aziendale al primo anno e di Sistemi Informativi Manageriali alla Specialistica di Amministrazione e Consulenza Aziendale: “I ragazzi sono tutti molto attenti e curiosi, anche se siamo solo all’inizio. Sicuramente il fatto di essere circa 100 in aula aiuta molto: siamo ancora in attesa degli ultimi iscritti, ma con un tetto di utenza sostenibile per il corso di Economia Aziendale che arriva a 500 unità, mi aspetto di arrivare ad un massimo di 170 studenti”. Le prime lezioni sono di introduzione non solo al corso, ma alla vita universitaria: “I ragazzi entrano in aula la mattina e vanno via nel pomeriggio, quindi non hanno molto tempo per guardarsi attorno. Ho cercato di dar loro alcuni consigli pratici su esami, corsi e servizi, ad esempioquelli informatici. Su questi argomenti sono spesso a digiuno”. Novità che la prof.ssa Mancini pensa di introdurre quest’anno è “portare testimonianze in aula. Con numeri più ridotti, come mi aspetto, si può pensare anche in base alla ricezione dei contenuti da parte dei ragazzi e alla possibilità di svolgere esercitazioni, di organizzare incontri con esponenti del mondo del lavoro”. Alla Specialistica, il corso, invece, si articola “in una parte più teorica sulle misurazioni delle performance ed una più applicativa nella quale di sviluppa in excel, quindi si fa lezione in aula informatica. I ragazzi sono coinvolti nella realizzazione di un progetto, devono elaborare con excel un applicativo in base a dei dati che fornisco”. Quest’anno la docente ha intenzione di introdurre una modalità nuova: “Una volta andata a regime la frequenza, di solito di una quindicina di persone, vorrei coinvolgere un’azienda su un problema specifico, quindi far raccontare direttamente agli studenti, da parte di un manager di
un’azienda, la problematica e metterli di fronte ad un caso concreto. I dati che ho sempre fornito loro sono presi da archivi di azienda, quest’anno però vorrei fare qualcosa di ancora più concreto. Tutto sempre finalizzato all’elaborazione di report con excel”. Oltre un maggiore coinvolgimento da parte del mondo del lavoro, quest’anno diversi docenti stanno pensando anche all’introduzione di prove intercorso, tanto richieste dagli studenti. “Vorrei coinvolgere
maggiormente i ragazzi, presentando maggiori casi pratici – annuncia il prof. Salvatore Ferri, docente di Analisi di Bilancio e Finanza Operativa al corso di Economia e Amministrazione delle Aziende – Stiamo valutando, inoltre, insieme ai ragazzi la possibilità di introdurre delle prove intercorso, anche se dobbiamo riuscire a conciliare i loro tempi di studio per la prova con l’impegno didattico. Io ho dato la mia disponibilità. Si potrebbe fissare per inizio novembre. Un’alternativa sarebbe fissare una data d’esame a dicembre, immediatamente dopo il corso. In ogni caso, cercheremo di lavorare più intensamente adesso per ritagliare degli spazi da destinare ad esercitazioni utili per far comprendere come si sviluppa l’esame e per valutare la propria preparazione”. Anche la prof.ssa Rosaria Rita Canale, docente di Politica Economica e Mercati Finanziari al DISAE, ha annunciato durante le prime lezioni la possibilità di inserire prove intercorso: “con domande teoriche. Il messaggio che voglio far arrivare attraverso il corso è quello di imparare a ragionare su temi attuali. Quindi gli esercizi non saranno numerici, ma domande che implicano logica e ragionamento, per dare agli studenti strumenti per interpretare i fatti. Al di là del superamento dell’esame, vorrei fornir loro gli strumenti di analisi del mondo. La prova, che sarà probabilmente a novembre, dipende da
come risponderanno, permetterà di suddividere il corso, che è lungo e di 10 crediti formativi, in una parte più strettamente analitica da quella relativa alla conoscenza delle istituzioni e del sistema bancario”.
Valentina Orellana
I ragazzi – continua la docente – il più delle volte non sanno come muoversi: “nonostante i tanti incontri di orientamento, hanno necessità
di indicazioni pratiche e consigli sul metodo di studio da utilizzare. Ad esempio, molto spesso non sanno della possibilità di recarsi dal docente durante il ricevimento per chiedere chiarimenti”. Inoltre, la matematica è sempre una materia che spaventa: “noi svolgiamo test e precorsi proprio per assicurare agli iscritti una preparazione comune di base, da cui poi si svilupperanno le lezioni. Illustro sempre gli argomenti che saranno trattati durante l’anno proprio per tranquillizzare i ragazzi, informarli e far capire perché un insegnamento come Metodi di matematica applicata sarà utile loro durante il percorso
accademico e quanto sia finalizzato allo studio degli altri esami. Sarà lo strumento per capire quello che verrà dopo, ma all’inizio sembra una materia inutile”. Aule molto più vivibili e un inizio senza scossoni anche per la prof.ssa Daniela Mancini, docente di Economia Aziendale al primo anno e di Sistemi Informativi Manageriali alla Specialistica di Amministrazione e Consulenza Aziendale: “I ragazzi sono tutti molto attenti e curiosi, anche se siamo solo all’inizio. Sicuramente il fatto di essere circa 100 in aula aiuta molto: siamo ancora in attesa degli ultimi iscritti, ma con un tetto di utenza sostenibile per il corso di Economia Aziendale che arriva a 500 unità, mi aspetto di arrivare ad un massimo di 170 studenti”. Le prime lezioni sono di introduzione non solo al corso, ma alla vita universitaria: “I ragazzi entrano in aula la mattina e vanno via nel pomeriggio, quindi non hanno molto tempo per guardarsi attorno. Ho cercato di dar loro alcuni consigli pratici su esami, corsi e servizi, ad esempioquelli informatici. Su questi argomenti sono spesso a digiuno”. Novità che la prof.ssa Mancini pensa di introdurre quest’anno è “portare testimonianze in aula. Con numeri più ridotti, come mi aspetto, si può pensare anche in base alla ricezione dei contenuti da parte dei ragazzi e alla possibilità di svolgere esercitazioni, di organizzare incontri con esponenti del mondo del lavoro”. Alla Specialistica, il corso, invece, si articola “in una parte più teorica sulle misurazioni delle performance ed una più applicativa nella quale di sviluppa in excel, quindi si fa lezione in aula informatica. I ragazzi sono coinvolti nella realizzazione di un progetto, devono elaborare con excel un applicativo in base a dei dati che fornisco”. Quest’anno la docente ha intenzione di introdurre una modalità nuova: “Una volta andata a regime la frequenza, di solito di una quindicina di persone, vorrei coinvolgere un’azienda su un problema specifico, quindi far raccontare direttamente agli studenti, da parte di un manager di
un’azienda, la problematica e metterli di fronte ad un caso concreto. I dati che ho sempre fornito loro sono presi da archivi di azienda, quest’anno però vorrei fare qualcosa di ancora più concreto. Tutto sempre finalizzato all’elaborazione di report con excel”. Oltre un maggiore coinvolgimento da parte del mondo del lavoro, quest’anno diversi docenti stanno pensando anche all’introduzione di prove intercorso, tanto richieste dagli studenti. “Vorrei coinvolgere
maggiormente i ragazzi, presentando maggiori casi pratici – annuncia il prof. Salvatore Ferri, docente di Analisi di Bilancio e Finanza Operativa al corso di Economia e Amministrazione delle Aziende – Stiamo valutando, inoltre, insieme ai ragazzi la possibilità di introdurre delle prove intercorso, anche se dobbiamo riuscire a conciliare i loro tempi di studio per la prova con l’impegno didattico. Io ho dato la mia disponibilità. Si potrebbe fissare per inizio novembre. Un’alternativa sarebbe fissare una data d’esame a dicembre, immediatamente dopo il corso. In ogni caso, cercheremo di lavorare più intensamente adesso per ritagliare degli spazi da destinare ad esercitazioni utili per far comprendere come si sviluppa l’esame e per valutare la propria preparazione”. Anche la prof.ssa Rosaria Rita Canale, docente di Politica Economica e Mercati Finanziari al DISAE, ha annunciato durante le prime lezioni la possibilità di inserire prove intercorso: “con domande teoriche. Il messaggio che voglio far arrivare attraverso il corso è quello di imparare a ragionare su temi attuali. Quindi gli esercizi non saranno numerici, ma domande che implicano logica e ragionamento, per dare agli studenti strumenti per interpretare i fatti. Al di là del superamento dell’esame, vorrei fornir loro gli strumenti di analisi del mondo. La prova, che sarà probabilmente a novembre, dipende da
come risponderanno, permetterà di suddividere il corso, che è lungo e di 10 crediti formativi, in una parte più strettamente analitica da quella relativa alla conoscenza delle istituzioni e del sistema bancario”.
Valentina Orellana