Partecipazione attiva e notevole affluenza di pubblico all’Open Day 2017, oltre 600 le adesioni registrate. Esperienze internazionali, storie di successo e consulenza personalizzata sono solo alcuni degli ingredienti del consueto appuntamento annuale in cui L’Orientale apre le porte a neo diplomati e studenti delle scuole superiori, in attesa dell’inizio ufficiale delle lezioni. Numerose le attività in programma nella due giorni – 25 e 26 settembre – organizzata nei minimi dettagli dall’Università in collaborazione con l’Ufficio del SOrT, Servizio di Orientamento e Tutorato (sede: Palazzo del Mediterraneo, piano VIII, stanza 5). Hanno inaugurato i lavori nella mattinata di lunedì 25 vari docenti presso la Basilica di San Giovanni Maggiore presentando nello specifico l’offerta formativa attivata per quest’anno accademico. Sei Corsi di Laurea Triennale, ciascuno dei quali con peculiarità proprie e spiccata caratterizzazione su una mappa di oltre 40 lingue, compongono il quadro completo illustrato rispettivamente da ogni Coordinatore. ‘Quali strategie migliori per non fallire nella scelta?’, il quesito più gettonato dai ragazzi (e genitori) presenti. “Optare per il Corso che si confà maggiormente alle proprie attitudini e inclinazioni del presente, senza trascurare le materie preferite finora e la professione ambita nel domani”, il parere conforme degli orientatori. Insomma, anche in fatto di Università e lingue prevalgono le affinità elettive. Nel corso della manifestazione, inoltre, ampio spazio è stato riservato ai progetti di mobilità (europea e non), gli accordi con l’estero, i servizi e tutte le altre proficue opportunità messe in campo dall’Ateneo, nonché seminari ed eventi culturali a latere. Tuttavia, sbocchi occupazionali e certa garanzia del lavoro per laureati in discipline a sfondo umanistico sono punti interrogativi che non abbandonano la platea. Il caso esemplare di una ex studentessa metterà a tacere in un lampo persistenti dubbi sulla questione ‘occupabilità’.
Servizio di Sabrina Sabatino