“Open Day” a Psicologia

Promuovere attività di orientamento e placement, favorire l’accesso ai servizi erogati dall’Università, facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e della formazione post-universitaria. Questi gli obiettivi che si prefigge il C.O.P., il neo-nato Centro Orientamento e Placement della Facoltà di Psicologia, che ha sede al piano terra della Facoltà, accanto ai locali della Biblioteca. “L’attività del Centro sarà avviata al più presto – afferma il prof. Bruno Schettini, delegato all’Orientamento – siamo solo in attesa della firma dei contratti delle due risorse, laureate in materie umanistiche, che hanno avuto l’incarico per un anno, alle quali si affiancheranno cinque giovani volontari del servizio civile, impegnati soprattutto durante gli eventi di Facoltà come gli Open Day”. Orientamento in entrata, in itinere ma anche in uscita e dunque un orientamento che va oltre l’iter accademico. “L’obiettivo principale è quello di creare una rete sul territorio in collaborazione con i Centri per l’impiego e la Camera di Commercio – continua Schettini – per, poi, indirizzare laureandi e laureati in attività di tirocinio concrete che, se fatte bene, possano permettere loro di inserirsi nel mondo del lavoro perché gli sbocchi occupazionali di un laureato in Psicologia non sono solo relativi alla Psicoterapia, ma c’è anche la Psicologia del lavoro, la selezione del personale…”.
Due “Open Day” si sono svolti il 18 e 25 febbraio. La Facoltà ha aperto le porte agli studenti del quinto anno delle superiori. Due giornate organizzate allo scopo di far conoscere ai diplomandi i corsi, gli spazi, le attività, i laboratori, i piani di studio e parlare di test d’ingresso, sbocchi occupazionali, esami, insomma illustrare la Facoltà tutta. “Abbiamo pensato di usufruire di questo stacco tra primo e secondo semestre, periodo in cui non ci sono corsi, per organizzare queste due giornate – afferma il prof. Roberto Marcone, responsabile dell’orientamento in entrata e docente di Osservazione del Comportamento infantile – Abbiamo invitato le scuole superiori delle province di Napoli e Caserta in Facoltà, al contrario di quanto abbiamo fatto negli anni passati quando eravamo noi docenti a recarci presso le scuole”. Perché questo cambiamento? “A mio avviso, non era un’attività molto produttiva in quanto non si stimolava l’autonomia dello studente, il quale ha bisogno di scrollarsi di dosso il concetto di scuola. L’Università è un altro mondo e i ragazzi devono cominciare a rendersene conto”. E quindi, oltre a spiegare cos’è la Psicologia, cosa significa fare lo psicologo e illustrare l’offerta formativa della Facoltà, è anche importante respirare l’aria universitaria. “Dopo una mia presentazione iniziale – continua Marcone – alla quale era presente anche il prof. Alessandro Lo Presti, docente di Psicologia del Lavoro, e durante la quale abbiamo risposto alle domande che ci hanno posto i ragazzi (dai test d’ingresso agli sbocchi occupazionali), abbiamo organizzato un giro per la Facoltà facendo visitare ai ragazzi la biblioteca, il laboratorio multimediale, le aule”. Un consiglio che il prof. Marcone rivolge sempre alle future matricole: “Andate a seguire le lezioni del primo anno e scambiate opinioni anche con gli studenti in aula. Quale migliore aiuto per riflettere sugli studi da intraprendere?”.
(Ma.Es.)
- Advertisement -




Articoli Correlati