“Otto ore al giorno in Facoltà”

Che sia importante frequentare i corsi è cosa risaputa almeno dalla maggioranza degli studenti, ma trascorrere due ore di lezione seduti per terra o seguire per otto ore di fila no stop è inconcepibile. E’ quanto accade agli studenti della Facoltà di Economia i quali, con l’inizio del secondo semestre, cercano di organizzarsi alla meglio per non perdersi le lezioni, spostandosi tra una sede e l’altra (via Acton, piazza Municipio e Palazzo Pacanowsky). “Siamo in Facoltà otto ore al giorno – dicono Vincenzo e Serena, entrambi di Afragola, iscritti al secondo anno di  Management delle imprese internazionali – Siamo tenuti a seguire le lezioni tre giorni a settimana: il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 17, il mercoledì, invece, fino alle 19, sempre presso la sede di via Acton. Il giovedì, è giorno libero, mentre il venerdì ci tocca raggiungere Palazzo Pacanowsky per partecipare ai seminari, anche se solo per mezza giornata”. “E’ assurdo – interviene Serena – ma è possibile che non abbiano pensato neanche ad una pausa pranzo? Personalmente, porto un panino o uno snack da casa e mangio in aula, seduta al mio posto, tra una lezione e l’altra!”. Marianna, 21enne di Napoli, invece sostiene che i docenti ad ora di pranzo lasciano un po’ di tempo per consentire di consumare qualcosa. Gli orari tanto rigidi, però, non risolvono la questione degli spazi. “Dovremmo seguire tre giorni a settimana fino alle 17 o alle 18, in aule davvero piccole. – spiega Giovanni, altro studente al secondo anno di Economia – L’esempio lampante è il corso di Contabilità: siamo in duecento in un’aula che riesce a contenere circa cinquanta persone. Più volte, mi è capitato di arrivare in ritardo, e di stare circa due ore appoggiato al calorifero: non c’era un altro posto!”. “Lasciamo l’auto al parcheggio del Beverello, sostenendo una spesa di circa otto euro al giorno – aggiungono Federico e Carla, entrambi di Frattamaggiore – poi, arrivati in Facoltà, sempre la solita storia: non troviamo posto. I docenti continuano a sottolineare che è importante seguire, ma dove e in quali condizioni?”. Andrea e Paola, studenti di Economia aziendale, sarebbero molto più contenti di seguire per mezza giornata. “Vorremmo anche venire in Facoltà tutti i giorni, sopportando le spese dei mezzi pubblici, ma finire verso le 14, in modo da avere il pomeriggio libero da dedicare ad altre attività o allo studio”. Adriano La Rocca, iscritto a Economia e gestione delle imprese turistiche, per ora, ha rinunciato al corso di Inglese perché “si tiene a Villa Doria d’Angri, troppo lontano da via Acton”. Francesca avrebbe dovuto seguire Francese ma ha fatto la stessa scelta: “studierò da sola e proverò a sostenere l’esame”, dice. Vista la situazione, una percentuale di ragazzi opta per lo studio individuale, tenuto anche conto della prossima sessione di esami, dal 2 al 18 aprile. “Sto preparando Matematica e Diritto privato – dice Mario, di Nola, al secondo anno di Economia aziendale – sono entrambi fondamentali ma non so se riuscirò  a sostenerli visto che sono stati programmati nello stesso giorno”. Stessa situazione per Annalisa, 22 anni, di Pomigliano d’Arco: “Sto alternando lo studio del Diritto commerciale e quello di Economia e Gestione delle imprese internazionali. Non è una novità: nonostante la sessione sia  di circa sette/otto giorni, tutti gli esami sono concentrati nelle prime due giornate. A febbraio, per esempio, ho sostenuto Statistica il 6 e Gestione delle imprese il 7”. Pietro, terzo anno di Economia, ha sperimentato un’altra strategia: “Fissano le prove più importanti nello stesso giorno, capita spesso. Io ho imparato a seguire i corsi in maniera attiva: sto molto attento durante le lezioni, cerco di prendere quanti più appunti possibile in modo, poi, a fine corso, da integrarli con i testi e avere già metà esame pronto”. 
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