Quando si vuole fare dello sport il punto di riferimento fondamentale della propria vita, studiare Scienze Motorie può rivelarsi una scelta vincente. E’ il Preside della Facoltà di Scienze Motorie, prof. Giuseppe Vito, ad affermarlo, suggerendo questo percorso di studi “a tutti i ragazzi che già fanno sport e desiderano metterlo al centro della propria vita, e a chi abbia voglia di scommettere su un mercato che è in formazione, quello delle attività motorie e del management dello sport”. Il prof. Vito è tanto ottimista sulle possibilità di espansione del mercato in questi settori, quanto realista nel descrivere l’attuale situazione nell’ambito delle professioni sanitarie, dove “le prospettive di lavoro per i laureati in Scienze Motorie sono molto incerte”. “E’ bene sottolinearlo – dice- per ora ci sono solo dei disegni di legge sul tema, come ad esempio quello presentato dal senatore Tomassini, che prevede che le attività motorie diventino attività del comparto sanitario. Ma non è legge, e pertanto invito chi intenda operare nel settore sanitario a orientarsi senza alcun dubbio sui Corsi di Laurea in Professioni sanitarie, non in Scienze Motorie”. Dunque per chi ama lo sport e non ha difficoltà a immaginare per sé un futuro da manager sportivo, o da trainer (sorta di trade d’union tra il medico e l’istruttore sportivo), o ancora, da operatore della prevenzione (ma non della riabilitazione), gli studi di Scienze Motorie possono essere l’ideale. La facoltà offre un Corso di Laurea di primo livello, Scienze Motorie, e due di secondo livello, Scienze delle attività motorie preventive e adattive, Organizzazione e gestione dei servizi dello sport e le attività motorie, tutti a numero programmato. I posti disponibili per il corso di primo livello sono 460 per la sede di Napoli e 60 per la sede distaccata di Potenza.
Generalmente alla fine di luglio viene pubblicato il bando di concorso in cui sono indicate le date della prova di ammissione, che consiste in una serie di quiz a risposta multipla su argomenti di cultura generale, legati anche ad alcune delle principali discipline del primo anno: Economia aziendale, Igiene, Anatomia umana, Biochimica, Teoria metodologia e didattica degli sport di squadra. Altri insegnamenti sono: Psicologia generale, Didattica, Istituzioni di diritto privato con elementi di diritto dello sport, Lingua inglese. Tre gli indirizzi disciplinari: biomedico, psicopedagogico, economico-manageriale. Attenzione però, nel Corso di Laurea confluiscono sempre quattro ambiti disciplinari diversi, ossia quello delle attività motorie, quello biomedico, quello psicopedagogico, e quello aziendale. Tutti hanno la medesima importanza, nessuno di essi va sottovalutato, come sottolinea il Preside: “i ragazzi non facciano l’errore di credere che qui si studi solo attività motoria o solo anatomia. A volte gli studenti si trovano in difficoltà con le materie economiche o giuridiche e si lasciano andare, pensando che non siano poi tanto importanti. In realtà il corpo disciplinare è globale, e i suoi ambiti hanno pari valore tra loro”.
Le lezioni dei primi due anni si tengono normalmente ad Agnano, presso l’Auditorium Quadrifoglio, anche se questa sede è attualmente inagibile e negli ultimi due mesi i corsi si sono tenuti al cinema Duel. Al terzo anno gli studenti seguono le lezioni al piano superiore di Villa Doria d’Angri, dove ci sono aule ottimamente attrezzate, e dove si tengono anche i corsi delle specialistiche. Per le attività pratiche la facoltà si appoggia al CUS, Centro Universitario Sportivo. Una sede distaccata si trova a Potenza, in via Nazzaro Sauro.
Uno dei punti di forza della facoltà è la presenza di un corpo docente preparato e dinamico, che il prof. Vito definisce “di prim’ordine”. A questi docenti il compito di trasmettere agli studenti dei saperi le cui applicazioni solo recentemente, almeno da noi in Italia, stanno incominciando a godere della giusta considerazione. Il Preside fa un augurio alle future matricole: “spero che domani attraverso di loro le scienze motorie trovino una corretta collocazione nella società moderna, quella che gli è riconosciuta dalla comunità scientifica”.
Sara Pepe
Generalmente alla fine di luglio viene pubblicato il bando di concorso in cui sono indicate le date della prova di ammissione, che consiste in una serie di quiz a risposta multipla su argomenti di cultura generale, legati anche ad alcune delle principali discipline del primo anno: Economia aziendale, Igiene, Anatomia umana, Biochimica, Teoria metodologia e didattica degli sport di squadra. Altri insegnamenti sono: Psicologia generale, Didattica, Istituzioni di diritto privato con elementi di diritto dello sport, Lingua inglese. Tre gli indirizzi disciplinari: biomedico, psicopedagogico, economico-manageriale. Attenzione però, nel Corso di Laurea confluiscono sempre quattro ambiti disciplinari diversi, ossia quello delle attività motorie, quello biomedico, quello psicopedagogico, e quello aziendale. Tutti hanno la medesima importanza, nessuno di essi va sottovalutato, come sottolinea il Preside: “i ragazzi non facciano l’errore di credere che qui si studi solo attività motoria o solo anatomia. A volte gli studenti si trovano in difficoltà con le materie economiche o giuridiche e si lasciano andare, pensando che non siano poi tanto importanti. In realtà il corpo disciplinare è globale, e i suoi ambiti hanno pari valore tra loro”.
Le lezioni dei primi due anni si tengono normalmente ad Agnano, presso l’Auditorium Quadrifoglio, anche se questa sede è attualmente inagibile e negli ultimi due mesi i corsi si sono tenuti al cinema Duel. Al terzo anno gli studenti seguono le lezioni al piano superiore di Villa Doria d’Angri, dove ci sono aule ottimamente attrezzate, e dove si tengono anche i corsi delle specialistiche. Per le attività pratiche la facoltà si appoggia al CUS, Centro Universitario Sportivo. Una sede distaccata si trova a Potenza, in via Nazzaro Sauro.
Uno dei punti di forza della facoltà è la presenza di un corpo docente preparato e dinamico, che il prof. Vito definisce “di prim’ordine”. A questi docenti il compito di trasmettere agli studenti dei saperi le cui applicazioni solo recentemente, almeno da noi in Italia, stanno incominciando a godere della giusta considerazione. Il Preside fa un augurio alle future matricole: “spero che domani attraverso di loro le scienze motorie trovino una corretta collocazione nella società moderna, quella che gli è riconosciuta dalla comunità scientifica”.
Sara Pepe