75 studenti in visita al cantiere dell’Acquedotto Molisano Centrale

Visita tecnica per settantacinque studenti delle lauree Magistrali in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio e Ingegneria Civile. Il 12 dicembre, nell’ambito del corso in Acquedotti e Fognature, si sono recati con il prof. Giuseppe Del Giudice al cantiere dell’Acquedotto Molisano Centrale, alla foce del fiume Biferno, nel comune di San Polo Matese, in provincia di Campobasso. La parte originaria dell’opera, che risale agli anni ’50, si inoltra, per circa venti chilometri, nel massiccio del Matese captando le acque che sgorgano dalle pareti calcaree e trasportandole per centinaia di chilometri nel Molise – dove serve venticinque comuni, fra cui Termoli – ed in Campania, fornendo acqua ad una parte della città di Napoli. A breve, alla stessa sorgente sarà collegata una nuova rete, in via di ultimazione (denominata per l’appunto Acquedotto Molisano Centrale), che alimenterà i comuni della costa Adriatica. “Si tratta di un servizio essenziale per una vasta area, con una portata notevole, di circa tre o quattro metri cubi al secondo ed una delle poche opere ancora finanziate in Italia”, sottolinea il docente. Accanto alla visita in situ, gli studenti hanno avuto l’occasione di seguire un seminario, tenuto dal direttore dei lavori e dagli altri tecnici impegnati nel cantiere. “È stata un’esperienza molto utile perché i ragazzi si sono potuti rendere conto della realtà in cui un ingegnere si trova ad operare e quali sono le problematiche principali, in termini di certificazioni e gestione dei cantiere, che un direttore dei lavori si trova ad affrontare. In passato avevamo già svolto delle attività simili, ma su scala ridotta, limitandoci al napoletano, perché è difficile organizzare, anche logisticamente, una visita per così tanti ragazzi che, ci tengo a sottolineare, non hanno pagato nulla”, dice ancora il docente. E poi ringrazia tutti coloro i quali hanno reso possibile l’iniziativa, a cominciare dal Dipartimento di Idraulica Geotecnica e Ambientale, che ha messo a disposizione i due autobus per il trasporto, la Cooperativa di Costruzione attiva nel cantiere, che ha fornito il pranzo, il commissario straordinario Donato Carlea ed il vice commissario Leonardo Pace per l’assistenza e la disponibilità. 
Entusiasti gli studenti. “Per noi è stata un’occasione unica per vedere delle opere che studiamo solo in teoria e renderci conto pienamente di come ogni progetto presenti soluzioni tecniche peculiari perché deve adattarsi alla situazione geologica contingente. Abbiamo finalmente materializzato dei concetti e guadagnato pragmatismo”, commenta Daniele D’Avino, studente Magistrale di Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto. “Tante volte vedi belle formule e bei calcoli, senza capire quale sia la loro reale applicazione e spesso, per mancanza di tempo, corriamo troppo a lezione. Questa visita è stata l’occasione per verificare quello che andremo a svolgere in futuro, avendo anche una visione d’insieme dei problemi logistici. Poche volte abbiamo queste opportunità”, sottolinea la collega Merilisa Botte. 
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