A Chimica c’è chi tornerebbe volentieri al percorso quinquennale

Orari, logistica, calendari. Quali sono i problemi degli studenti della Facoltà di Scienze e come vivono la loro vita universitaria? “Vorremmo che il percorso fosse quinquennale, come una volta, per avere un po’ di tempo per respirare”, dicono due studentesse iscritte alla Triennale di Chimica. “Noi siamo anche in regola con gli esami – proseguono le due ragazze – Ma tantissimi al nostro Corso non ce la faranno a finire in tempo. Molti stanno ripetendo il secondo anno che è terribile, perché prevede dieci esami, tutti pesanti. Se studi tutti i giorni, riesci anche a stare al passo. Per fare presto, però, non restano in testa tanti concetti, che, invece, sarebbero utili”. Pasquale, iscritto al secondo anno di Biologia Generale e Applicata, è soddisfatto del suo Corso di Laurea: “non ho niente da dire, i professori sono disponibili, la struttura è bella e gli orari sono organizzati bene. Se non fosse per i tempi lunghi di viaggio per raggiungere Monte Sant’Angelo, non ci sarebbe alcun problema”. Anche Giorgia, studentessa Magistrale di Riproduzione e Differenziamento, si trova bene in Facoltà: “i corsi sono abbastanza ben organizzati, però svolgiamo poche attività di laboratorio, dove, invece, avremmo l’occasione di fare pratica. Inoltre, soprattutto a questo livello, ci sono pochi libri di testo a cui fare riferimento. Tanto del nostro lavoro consiste nell’assemblare materiale proveniente da varie fonti. I docenti ci vengono molto incontro, distribuendo materiale e mettendoci sempre al corrente di ogni nuova scoperta, ma il grosso lo dobbiamo fare da soli. È anche normale, è la caratteristica principale di una Facoltà scientifica: l’aggiornamento continuo. Il vero guaio è che questi studi formano principalmente ricercatori, e con le prospettive che si sono in Italia penso che saremo costretti, tutti, ad andarcene”. “L’unico vero grave problema che ci affligge è l’aumento delle tasse con il contributo regionale che da 62 è aumentato a 140 euro – afferma Vincenzo Fiengo, secondo anno della Laurea Magistrale in Informatica – Mentre dal punto di vista delle strutture e dei servizi di Facoltà non ci sono cose particolari da segnalare, se non per i laboratori che non sono sempre disponibili e per la carenza di aule studio, poche e non sufficientemente attrezzate”. 
Scarsa diffusione 
delle informazioni 
a Matematica
Più agguerriti gli studenti di Matematica. Giuliana e Teresa, iscritte alla Laurea Magistrale, non si fanno pregare per parlare dei loro problemi e delle questioni che stanno loro più a cuore. “L’organizzazione è scarsissima e non circolano informazioni su nulla. Per venire a conoscenza di cose importanti, devi stare all’università. Chi frequenta abitualmente il Dipartimento non ha problemi, ma chi abita lontano non sa niente, perché su internet non si trova nulla. L’orario delle lezioni è stato pubblicato in bacheca due giorni prima dell’inizio. Siamo venute a saperlo, grazie ad un collega che ha scattato una fotografia con il cellulare e l’ha diffusa sulla sua pagina Facebook”, fa notare Giuliana. “La segreteria didattica del Dipartimento, inoltre, da quando è andata in pensione una persona competente, è stata affidata ad un responsabile non all’altezza, che spesso è assente per ragioni personali”, aggiunge Teresa. Le due ragazze ne hanno anche per i docenti: “siamo pochi ma non ci seguono bene. Tanti professori sono andati o stanno per andare in pensione e noi non sappiamo a chi verranno affidati i loro corsi, chi terrà gli esami al loro posto e quale sarà il programma d’esame. È tutta una sorpresa. Arrivi in aula il giorno dell’esame e scopri cosa ti aspetta. Non c’è differenza fra Triennale e Magistrale, perché tanto le persone sono sempre le stesse. Ed hanno anche aumentato la tassa regionale per il Diritto allo Studio! Dove vanno a finire tutti questi soldi se le tasse aumentano ed i servizi, anche quelli basilari, diminuiscono?”.
(Si.Pa.)
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