Le pallavoliste cusine tra studio, allenamenti e sfide domenicali

Ottimismo e grande fiducia nelle potenzialità di un gruppo giovanissimo: è con atteggiamento propositivo che il tecnico della squadra femminile di pallavolo del C.U.S. Napoli Massimo Di Franco inaugura l’esordio dell’attività agonistica dell’anno sociale, all’insegna dell’avanzata in serie C. In merito alle prime sconfitte subite agli inizi del campionato cominciato da più di un mese, il tecnico sottolinea: “ci serve solo un po’ più di tempo, il nostro obiettivo è raggiungere il vertice della classifica”.
Con la ripresa degli allenamenti e delle partite nel fine settimana, per la maggior parte delle ragazze della squadra inizia anche un nuovo semestre all’università. “È una squadra di studentesse: otto sono universitarie mentre quattro frequentano ancora il liceo”, sottolinea Di Franco. Il punto di forza di un gruppo molto affiatato, tutto al femminile, è proprio la giovane età delle ragazze (in media diciannovenni), accomunate dalla grande passione per la pallavolo, dagli studi da portare a termine e dai sogni nel cassetto da realizzare. Oltre alle abilità tecniche maturate negli anni grazie ai consigli del Mister, anche l’affiatamento che caratterizza le cusine “veterane” contribuisce a superare le difficoltà di ciascun set. Ad unirle è un legame di amicizia e complicità consolidatosi nel tempo perché “la maggior parte di loro, negli anni, ha sviluppato un vero percorso di crescita nella squadra del C.U.S., sin dai tempi del liceo. Le nostre atlete hanno seguito una formazione ‘in casa’ – aggiunge il tecnico – un vantaggio che non ci ha mai fatto sentire l’esigenza di infoltire la squadra con pallavoliste provenienti da realtà agonistiche di un certo livello”. 
Come riuscire a conciliare il tempo da dedicare ai libri con quello da ritagliare per la squadra, le ragazze lo sanno bene. A dispensare ottimi consigli, però, è sicuramente il Mister, allenatore di pallavolo per vocazione ma avvocato di professione. Oltre a fortificare la propria personalità e a individuare nella disciplina sportiva un’efficace valvola di sfogo dopo una giornata trascorsa a studiare, il tecnico Di Franco sottolinea come “la pallavolo non rappresenta un impegno gravoso: le ragazze si allenano per circa due ore, a partire dalle 19.30, tre volte a settimana, oltre alle partite nel weekend”. Militando in serie C, gli spostamenti della squadra rientrano nei confini regionali “che non richiedono pernottamenti, né trasferte molto lunghe”. In ogni caso, il tecnico dimostra completa flessibilità in prossimità degli esami: “Priorità assoluta allo studio poi all’attività ludica”. 
Di Franco, che ha per “la pallavolo una grande passione, alleno da 30 anni (ora ne ho 47)”, è da una decina d’anni al C.U.S.: “un centro d’eccellenza dove riscontro una crescita nell’offerta dei servizi, così come una sempre maggiore attenzione alle attrezzature sportive”. Sul punto anche la squadra esprime grande apprezzamento per una “struttura che fa invidia a molte società sportive”. Tre campi di pallavolo in cui potersi allenare ed uno per le partite, tutti al completo di docce e spogliatoi, il complesso “a paragone di altri in cui abbiamo disputato diverse partite – commenta la squadra all’unisono – è uno dei migliori, rimasto tale nel tempo”. 
Francesca Giaquinta, iscritta al secondo anno di Farmacia e pallavolista nel ruolo di titolare centrale, è una “figlia del C.U.S.”, come lei stessa ama definirsi. La giovane ed ambiziosa ventenne, la più grande del gruppo, segue la squadra da ben 8 anni. “Ho iniziato la pallavolo al liceo – racconta – quando ero alla ricerca dello sport più adatto a me”. E da allora il campo non l’ha mai più lasciato. Alta 192 cm, Francesca sottolinea: “senza la pallavolo, sarei sempre nervosa, agitata, perché nel corso degli allenamenti e delle partite riesco a scaricare molta tensione accumulata nel corso della giornata. L’attività agonistica, poi, per me è un impegno da prendere alla massima potenza e l’ascesa in serie C è stata una gran bella soddisfazione”. Una giornata molto articolata quella di Francesca che, oltre a conciliare lo studio e la sua passione per eccellenza, riesce anche a ritagliarsi del tempo per un lavoretto occasionale e a divertirsi come tante sue coetanee. “Nei giorni in cui non ci sono allenamenti e partite – spiega – lavoro come animatrice per feste, mi diverto e poi non riesco a star ferma!”. Un impegno che, unito all’ostico percorso universitario e all’attività agonistica, “mi porta a metà anno a dover staccare la spina, a concedermi una pausa”. Università e pallavolo: due realtà parallele ma che nelle vite delle giovani pallavoliste s’intrecciano tutti i giorni. “Se la mattina seguo i corsi in Facoltà – racconta – poi torno a casa per pranzo, mi concedo un’oretta di svago in cui mi preparo il borsone per l’allenamento, poi studio per un paio d’ore. Alle 18:30 inizia il giro di telefonate alle mie compagne di squadra per metterci d’accordo a raggiungere insieme il C.U.S. con l’auto”. Così il tempo condiviso non si limita solo a quello trascorso in palestra, ma anche prima e dopo gli allenamenti. “Siamo cresciute, quasi tutte, insieme – racconta Francesca – Ci conosciamo così bene da intuire, da alcuni atteggiamenti, se una compagna di squadra ha avuto una brutta giornata o meno. Pur se iscritte a Facoltà diverse, ci confrontiamo sugli esami da sostenere e materie da studiare perché, per la maggior parte, abbiamo scelto l’ambito scientifico”. E dopo aver sostenuto i primi tre esami, tra cui Biologia del primo anno – “il libro era simile ad un’enciclopedia” -, Francesca si prepara ai prossimi appelli di Chimica organica e Farmacognosia. Determinazione e tenacia non le mancano per affrontare con la stessa determinazione sia il campionato che l’università. Sulle prime sconfitte subite, tra cui quella in casa contro la squadra di Aversa, sostiene: “la squadra non può andare avanti così, alcune ragazze devono impegnarsi di più e non considerare la pallavolo solo un modo per tenersi in forma!”. Un pizzico di severità che viene non solo dal legame che la unisce da anni alla maglia cusina, ma anche all’ambizione di giocare in categorie superiori. Sull’esempio del Mister, la studentessa non esclude, in futuro, “la possibilità di lavorare nell’ambito farmaceutico e, in tarda serata e nei week end, ritagliare del tempo per la pallavolo, magari nella veste di allenatrice!”. 
Anche Roberta Sannino, iscritta al secondo anno di Economia Aziendale e da sei parte della squadra, non può fare a meno della pallavolo nonostante gli esami richiedano un impegno notevole. “Al primo anno ho dovuto studiare il libro di 1200 pagine di Diritto Privato – dichiara – Mi sembrava impossibile, invece ci si organizza. Seguo i corsi all’università tre volte la settimana, a volte anche fino alle 17:00. Se non ho molto tempo per studiare perché devo allenarmi, cerco di rileggere gli appunti presi a lezione e di recuperare il giorno seguente”. Ecco perché “in prossimità di un esame, dovendo fare delle rinunce, preferisco saltare qualche allenamento in settimana ma non perdere nessuna partita, soprattutto quest’anno. Passando in serie C, sono diventata titolare attaccante di mano, uno dei ruoli, a mio avviso, più completi perché devi saper battere, attaccare, alzare e ricevere”. Cosa perfezionare? “Il palleggio e la ricezione, senz’altro!”. La pallavolo per lei, come per molte altre “veterane” del team cusino, ha sempre rappresentato una costante, “ormai sono così abituata al ritmo degli allenamenti e delle partite che non riuscirei a farne a meno!”. Oltre alla passione, anche l’entusiasmo di far parte di un gruppo molto unito perché “al di là dei cambiamenti verificatisi negli anni, il ‘nucleo’ di base c’è sempre; essere amiche da anni aiuta in campo perché conosci i punti di forza e di debolezza delle compagne e ti regoli di conseguenza; questa è la squadra”. Sulle prime sconfitte subite, Roberta si dice ottimista: “Siamo solo agli inizi del campionato e credo dobbiamo ancora abituarci alla ‘nuova’ formazione della squadra che, rispetto allo scorso campionato, ha subito dei cambiamenti”. 
Fiorella Di Napoli
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