A Lettere Moderne più iscritti e tanti laurea

Camicie addio. Il Dipartimento di Studi Umanistici fa da pilota per la verbalizzazione digitale. Niente più fogli volanti, dunque, per prenotare gli esami, e basta un PIN per registrarli nel curriculum, da cui la segreteria amministrativa attinge direttamente, senza inutili passaggi burocratici. Indubbiamente un passo in avanti che comporterebbe soltanto benefici, se non fosse per la copertura di rete, in alcune aule scarsa, come l’A4 di Corso Umberto. A testimoniarne la riuscita la prof.ssa Adriana Mauriello, Coordinatrice del Corso di Laurea in Lettere Moderne. “La partenza è stata buona, senza resistenze da parte dei docenti. Spesso gli studenti dimenticano il PIN e fanno perdere un po’ di tempo, ma per il resto non ci sono intoppi”. Positivo anche il trend di quest’anno “che registra un incremento degli iscritti e un incredibile numero di laureandi, in totale 594 per l’intero Dipartimento. In Lettere Moderne 114 e 70 alla Magistrale in Filologia Moderna”. La situazione sbocchi per tutti i futuri laureati si va leggermente sbloccando “grazie alla partenza, a breve, dei TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ordinario e speciale, che consentono l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole”. Solite difficoltà, invece, si riscontrano agli esami, a causa del frequente accavallamento degli appelli: “purtroppo siamo soggetti a diverse regole nel fissare una data utile. Questa deve precedere il 15 gennaio, per consentire ai laureandi di consegnare nei tempi la documentazione in segreteria, rispettare i 15 giorni di distanza tra un appello e l’altro, considerando che in totale devono essere tre. In ultimo, non deve coincidere con le sedute di laurea (fissate dal 17 al 28 febbraio) in cui i docenti sono impegnati”. L’esame di Letteratura Italiana con la docente è orale: “gli studenti hanno spesso problemi relativi a parafrasi, interpretazione critica e carattere metrico del componimento. Ovviamente chi segue acquisisce nozioni preziose ai fini dell’esame e inevitabilmente sfoggia una performance migliore rispetto a chi studia solo a casa”. Per quel che riguarda l’edizione dei commenti “ne posso consigliare diverse, basta chiedere e non scaricare testi da Internet, perché le fonti non sono controllate. Il ricevimento serve a questo, non come lezione privata. All’esame non boccio, preferisco consigliare di ripeterlo all’appello successivo”. 
Lingue: a marzo
le lezioni con il 
docente di spagnolo
Rassicura il prof. Arnold Kruse, Coordinatore del Corso di Laurea in Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee, riguardo la risoluzione dei problemi con il docente di lingua spagnola, assente al primo semestre del secondo e terzo anno della Triennale. “I contratti sono stati assegnati, da marzo si parte con il recupero delle ore di lingua perse”. Se lo spagnolo è più facile da imparare, il tedesco di sicuro risulta più ostico, ma uno studente di Lingue dovrebbe conoscerlo: “perché appartiene al più importante partner economico europeo, ma anche perchè Il turismo tedesco in Campania si è diffuso tantissimo negli ultimi anni. Spingo i miei studenti a completarne la conoscenza in Erasmus”. Sarà sottoposto ad ulteriori riforme il sistema di sbarramento all’ingresso della Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Europee. “La soglia scenderà sotto il 102, già non valida per gli studenti iscritti precedentemente a tale decisione, ovvero prima dell’anno accademico 2012/13”, sottolinea. Lavori in corso anche per la laurea binazionale: “attraverso una convenzione con la Germania, stiamo procedendo all’attivazione di un percorso che permetterà un titolo italiano e tedesco validi in entrambe le Nazioni”.
A Filosofia
 boom di frequenza
 ai corsi
Si registra un significativo aumento della frequenza ai corsi di Filosofia. Nell’aula Aliotta il boom di 180-200 studenti, alcuni in piedi, per seguire le lezioni di Filosofia Morale con il Coordinatore del Corso di Laurea prof. Paolo Amodio. “Non è facile una stima precisa, non possiedo ancora dati ufficiali, ma la mia impressione è che quest’anno, oltre ad esserne di più, gli studenti non hanno abbandonato il corso dopo il primo mese, come fanno di solito”, chiarisce il docente. Il Corso di Laurea è in fermento per la valutazione annuale stabilita dall’ Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). “Sistema discutibile, ma, laddove apporti un miglioramento, ben venga. Il problema, per me, è che non si capisce chi è che ci giudica, in base a quali criteri. Una valutazione è indicativa dove c’è chiarezza riguardo chi esprime il giudizio sul tuo operato”. Per esami e sedute di laurea le aule DSU sono una manna dal cielo: “dotate di microfono e proiettore, hanno risolto parecchi problemi relativi agli spazi per la didattica. Nonostante la ristrettezza del budget, dunque, procediamo al meglio”.
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