A lezione con l’aiuto di una psicologa

“Progettazione e procedimenti industrializzati nell’edilizia”, il corso tenuto dal professor Fabrizio Leccisi ad Ingegneria Edile, quest’anno presenta una novità. La spiega lui stesso, in poche battute: ”una psicologa, attraverso un’autodiagnosi attitudinale mostrerà agli allievi in che modo sfruttare al meglio le proprie risorse cognitive e sviluppare capacità adeguate di problem solving, per attuare praticamente nella progettazione d’anno i contenuti teorici acquisiti”. Maria Suppa, laureata in Psicologia all’Università la Sapienza di Roma, traccia un bilancio provvisorio dell’iniziativa che sta portando avanti e che rappresenta una novità assoluta in facoltà.  “Nel corso della prima lezione ho fornito questionari di autodiagnosi, per capire cosa sanno gli studenti del metodo psicologico. In generale, non molto. C’è una scarsa propensione verso l’introspezione. I ragazzi non sono abituati, l’ho verificato anche nel corso della seconda lezione, a parlare su sé stessi, a partecipare ad un dibattito, magari anche ad opporsi. Poi c’è qualcuno che è più interessato, naturalmente, e qualcuno che è un po’ più scettico”. L’obiettivo di questo approccio psicologico? “Conferire ai ragazzi gli strumenti psicologici per controllare gli elementi che interferiscono nel processo di apprendimento, metterli in condizione di sviluppare al meglio le loro capacità cognitive, prepararli a lavorare in gruppo, come è richiesto dal docente titolare del corso”.
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