Ad Architettura un corso per insegnare a raccontare i progetti

“Insieme agli studenti affronteremo la questione del racconto del progetto. Tutt’altro che banale, perché ho avuto modo di riscontrare le difficoltà delle ragazze e dei ragazzi nel connettere le ragioni della rappresentazione dell’architettura con il progetto. A volte arrivano agli esami presentando il rilievo di un edificio da costruire. Omettono quello che ci sta a monte e quello che avviene durante il progetto”. Maria Pia Amore, dottore di ricerca in Architettura, è, con Francesca Coppolino, anch’ella dottore di ricerca, titolare del corso a crediti liberi Il racconto del progetto. “Saranno otto lezioni da tre ore ciascuna – dice – con una forte impronta di laboratorio. Ci saranno poche lezioni frontali e poi il corso sarà sviluppato con il lavoro gomito a gomito con gli studenti del primo e del secondo anno. Proveremo a fare comprendere loro quali siano le modalità migliori per raccontare e trasmettere i contenuti di un progetto”. Precisa: “La difficoltà a raccontare è un problema che può interferire negativamente con l’attività professionale. L’interazione con i soggetti altri diventa la parte difficile del lavoro. È indispensabile comunicare e raccontare bene per convincere il committente ed orientarsi in base al tipo di fruitore”. 
Le nuove tecnologie – sottolinea l’architetto Amore – hanno ampliato le dimensioni del progetto di architettura, ridefinendone il processo ideativo e creativo e gli strumenti e le tecniche stesse di produzione. “In questa nuova prospettiva – aggiunge – si articola la necessità di ricalibrare il concetto stesso di comunicazione del progetto in relazione agli interlocutori e alle finalità del tipo di trasmissione”.
Quella che sta per cominciare è la seconda edizione del corso a crediti liberi ed è anch’essa sostenuta ed incoraggiata dalla prof.ssa Paola Scala, docente di Composizione architettonica e urbana. “Ci si propone – ribadisce Amore – di offrire agli studenti del primo e del secondo anno dei Corsi di Laurea in Architettura strumenti e tecniche di rappresentazione ‘aggiornate’ legate alla trasmissibilità dei contenuti ‘ampi’ del progetto di architettura”. Il racconto è proposto “come esercizio critico capace di rilevare i meccanismi che hanno portato all’elaborazione di un progetto, consentendo di valutare la consapevolezza dello studente, a valle del processo, di ricostruire e spiegare le scelte, le tecniche e i materiali adoperati”. 
Con i laboratori gli studenti sperimenteranno le differenti declinazioni del racconto di una stessa architettura: dalla rappresentazione “tradizionalmente intesa di piante, prospetti e sezioni, qui tematizzata e impaginata criticamente, si sperimenteranno le differenti forme di rappresentazione diagrammatica” fino ad arrivare alle più contemporanee tecniche del collage e del montaggio. Obiettivo: “contribuire ad aumentare la capacità degli studenti di gestire la comunicazione in maniera efficace e calibrata del progetto di architettura e del suo processo di ideazione”.
Fabrizio Geremicca
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