Dopo gli incrementi dello scorso anno, che hanno suscitato vivaci proteste da parte degli studenti, per il 2018/2019 il sistema di tassazione della Federico II non subisce ulteriori ritocchi verso l’alto. È stato approvato a fine luglio, con il parere negativo del Consiglio degli Studenti di Ateneo. “Avremmo voluto – dice Antonio Chianese, rieletto presidente del parlamentino studentesco – più coraggio da parte dell’Ateneo nell’introdurre agevolazioni ed opportunità. Sarebbe stato un segnale importante, dopo i rincari dell’anno precedente. Ciò detto, il giudizio complessivo non ci impedisce di apprezzare alcuni importanti elementi che sono stati introdotti nel meccanismo delle tasse per il 2018/2019”. Tra le più significative novità, indica “l’allargamento della soglia no tax area. Si passa da 13 a 15 mila euro di Isee. È importante perché significa comprendere nella fascia di esenzione totale altre centinaia di studenti”. Altra novità è l’incremento delle rate per il saldo di quanto dovuto da parte degli iscritti. “Si passa – riferisce – da due a tre rate. Scadono il 31 ottobre, il 28 febbraio ed il 30 aprile. Anche la nuova terza rata, come già la seconda, non sarà sottoposta a mora in caso di pagamento ritardato”.
Significativa, secondo Chianese, è poi la possibilità che sarà concessa ai laureandi i quali non riescano a sostenere l’ultimo esame entro il 31 marzo di non pagare per intero le tasse del successivo anno accademico. “Purché ci si laurei entro luglio – spiega – si verserà un contributo unico forfettario comprensivo del costo di un corso e del contributo di laurea. Ammonta a 380 euro. Un bel risparmio, rispetto alla cifra intera delle tasse per un anno accademico”.
Tra le conferme, rispetto al meccanismo in vigore nel 2017/2018, gli sconti per i familiari di studenti già iscritti, purché l’Isee non sfori i 30.000 euro, e le fasce di premerito. Chianese spiega cosa siano queste ultime. “Premessa è che lo studente meritevole, che abbia conseguito almeno dieci crediti al primo anno ed almeno 25 al secondo, fruisce di sconti sulle tasse. Già lo scorso anno, poi, c’era la possibilità di ottenere sconti più ridotti per chi si fosse avvicinato a quella soglia, collocandosi in una fascia di premerito, pari a nove crediti per gli iscritti al primo anno e 24 crediti per gli iscritti al secondo anno. Questo sistema resta anche per il 2018/2019”.
Al di là delle novità ed alla luce dei rincari di un anno fa, alla Federico II gli studenti ora chiedono soprattutto un deciso miglioramento della qualità e della quantità dei servizi offerti. “C’è molto da lavorare in tal senso – sottolinea Chianese – perché alcuni servizi restano inadeguati. Per esempio, in molte sedi mancano ancora sufficienti aule studio. Bisognerebbe incrementarle e, in prospettiva, sarebbe il caso di pensare ad aule aperte 24 ore su 24. Accade in Atenei europei e si stanno attrezzando anche alcune Università del Nord. Non si comprende perché non possa farlo la Federico II”. Incalza: “Strutture informatiche e laboratori non sono di livello adeguato in tutte le realtà dell’Ateneo. Bisognerebbe, poi, immaginare un servizio mensa che sia di qualità superiore a quello che offrono oggi gran parte delle strutture convenzionate”. Altro tema: “vanno migliorati i meccanismi di prenotazione on line degli esami”.
Significativa, secondo Chianese, è poi la possibilità che sarà concessa ai laureandi i quali non riescano a sostenere l’ultimo esame entro il 31 marzo di non pagare per intero le tasse del successivo anno accademico. “Purché ci si laurei entro luglio – spiega – si verserà un contributo unico forfettario comprensivo del costo di un corso e del contributo di laurea. Ammonta a 380 euro. Un bel risparmio, rispetto alla cifra intera delle tasse per un anno accademico”.
Tra le conferme, rispetto al meccanismo in vigore nel 2017/2018, gli sconti per i familiari di studenti già iscritti, purché l’Isee non sfori i 30.000 euro, e le fasce di premerito. Chianese spiega cosa siano queste ultime. “Premessa è che lo studente meritevole, che abbia conseguito almeno dieci crediti al primo anno ed almeno 25 al secondo, fruisce di sconti sulle tasse. Già lo scorso anno, poi, c’era la possibilità di ottenere sconti più ridotti per chi si fosse avvicinato a quella soglia, collocandosi in una fascia di premerito, pari a nove crediti per gli iscritti al primo anno e 24 crediti per gli iscritti al secondo anno. Questo sistema resta anche per il 2018/2019”.
Al di là delle novità ed alla luce dei rincari di un anno fa, alla Federico II gli studenti ora chiedono soprattutto un deciso miglioramento della qualità e della quantità dei servizi offerti. “C’è molto da lavorare in tal senso – sottolinea Chianese – perché alcuni servizi restano inadeguati. Per esempio, in molte sedi mancano ancora sufficienti aule studio. Bisognerebbe incrementarle e, in prospettiva, sarebbe il caso di pensare ad aule aperte 24 ore su 24. Accade in Atenei europei e si stanno attrezzando anche alcune Università del Nord. Non si comprende perché non possa farlo la Federico II”. Incalza: “Strutture informatiche e laboratori non sono di livello adeguato in tutte le realtà dell’Ateneo. Bisognerebbe, poi, immaginare un servizio mensa che sia di qualità superiore a quello che offrono oggi gran parte delle strutture convenzionate”. Altro tema: “vanno migliorati i meccanismi di prenotazione on line degli esami”.