Allarme furti, nelle aule studio è caccia ai contanti

Emergenza furti al Policlinico, in particolare all’Edificio 20, cuore pulsante dell’attività studentesca a Medicina. Lì tanti studenti alle prese con libri e appunti affollano le aule studio e i corridoi. Prede facili viste le inevitabili distrazioni e gli spostamenti per ripetere ad alta voce o per una piccola pausa caffè. “Fate attenzione”, l’allarme scattato via social sui gruppi studenteschi. Tra le vittime recenti, Rossella Tartaglione che, allontanatasi dall’aula studio per ripetere, al rientro ha trovato una brutta sorpresa: “ero in Aula C, all’Edificio 20. Sono uscita fuori per ripetere. Rientrata in aula, ho trovato il portafogli a terra aperto e senza soldi. Sul tavolo c’erano anche l’Ipad e il cellulare che per fortuna non hanno toccato. Evidentemente il ladro è a caccia di contanti. Mi hanno sottratto solo dieci euro, ma resta comunque un brutto gesto”. Un brutto gesto ormai noto: “l’anno scorso di questi periodi e poco prima di Natale sono state derubate un sacco di persone. Non è un problema recente, va avanti da parecchio tempo. Dobbiamo tenere gli occhi aperti”. Confondersi tra la folla è gioco facile vista l’alta frequenza e l’accesso libero: “non è semplice identificare un malintenzionato. Chiunque può confondersi tra noi”, dice un collega di Rossella. Un habitué dell’aula studio: “qualche anno fa a me hanno rubato una felpa, un capo da pochi euro. Resta un’emergenza di vecchia data. È capitato anche di aver trovato rotti gli armadietti delle aule studio dove normalmente si lasciano soltanto i libri, salvo poi non ritrovarli”. Nel mirino anche motorini e auto. Nel periodo in cui nel parcheggio adiacente la Presidenza arrivano le colonnine per ricaricare le auto elettriche, qualcuno rischia di tornare a casa con vetture monche. Uno studente: “poche settimane fa a un mio amico hanno rubato dei pezzi dalla Smart. Succedono cose strane e bisogna fare attenzione”. Stesso monito di un’altra studentessa di Medicina che solitamente studia in sede: “non ho avuto disavventure. Di norma non lasciamo mai oggetti incustoditi in aula, resta sempre qualcuna di noi. È necessario”.
- Advertisement -




Articoli Correlati